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Autore: bluees    18/02/2014    2 recensioni
Harry Styles, vent'anni da poco compiuti, popstar mondiale, stronzo, idiota, vigliacco e bastardo.
Allyson Forwood, diciotto anni, impiagata in un locale e futura giornalista, disordinata, stupida, bimba, perfettina di merda.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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                        Parigi
 
   La ragazza della cioccolata a Parigi


 
 
 
Harry Styles, vent'anni da poco compiuti, popstar mondiale, stronzo, idiota, vigliacco e bastardo.
Allyson Forwood, diciotto anni, impiagata in un locale e futura giornalista, disordinata, stupida, bimba, perfettina di merda.
 
Ecco, Allyson ad esempio odiava un innumerevole valanga di cose, materiali e non solo; prendi ad esempio il cappuccino senza schiuma, la linea di eyeliner che non riusciva a venir dritta quando aveva un importante colloquio di lavoro ed odiava il clima glaciale che stava investendo Parigi in quei giorni di metà febbraio: un vero e proprio schifo, soprattutto per via delle sue labbra perennemente screpolate e del naso rosso per colpa degli sbalzi di temperatura. 
Si chiese cosa ci facesse in quel periodo proprio lì, in quel momento avrebbe preferito mille e mille volte il clima Inglese che aveva per tanto tempo detestato, in compenso, però, una visione fantastica le toglieva il fiato ogni qual volta che apriva la finestra:  la Torre Eiffel in tutto lo splendore sembrava così vicina che quasi riusciva a toccarla con un dito. Una meraviglia, almeno quello!
«Mi chiedo ancora cosa ci faccia esattamente qui» mormorò atona, voltandosi coperta da un'enorme sciarpa verso la sua migliore amica Caroline. «Siamo qui perché vogliono pubblicare uno dei tuoi libri ed il rappresentante della casa editrice era a Parigi per via di un improrogabile impegno di lavoro. E' più chiaro, adesso?» rispose allo stesso modo la sua coinquilina storica mentre chiudeva la valigia facendo leva sulle ultime cose che ci aveva infilato dentro; era ad un passo dallo scoppiare, era evidente e spaventoso allo stesso tempo.
«Si, Cara... è che ho una cattiva sensazione e sai quanto io capti bene le situazioni future!»
«Sei una specie di vegente senza poteri sovrannaturali, quindi?» rispose in gioco Cara, giocando con il ciondolo dell'enorme collana a forma di baffi che aveva indossato quella mattina, mentre un trench rosso le copriva il corpo fino alle ginocchia. 
«Davvero divertente e maturo da parte di una donna ventisettenne; menomale che dovevi occuparti di me» fece, retorica, Ally. 
Una soffiata di vento glaciale le spettinò mentre entrambe erano appena uscite dall'Hotel dove avevano alloggiato per quei pochi giorni di soggiorno in Francia. 
Il cielo grigio coperto da miliardi di nuvole ed una leggera pioggerellina che si abbatteva delicatamente sul suolo umido facevano da sfondo ad una bellissima città imbiancata di colori spenti per via della particolare stagione e del clima, a detta di Ally, artico.«Su dai Allyson, non fa poi mica così tanto freddo! Bisogna abituarsi e giuro che pensavo fossi meno delicatina di così»
«Teoricamente non dovrei risponderti male, dal momento in cui sei quella che si occupa dei nuovi stagisti ed io, purtroppo, sono una di quelli - sospirò scherzosa, infilandosi le mani candide fra le tasche capienti - ma in pratica potrei lasciarti qui e scappare, magari tornare in Inghilterra e dire alla strega che sei morta a causa del freddo.» continuò, tentando di nascondere una risatina che stava uscendo spontaneamente dalle sue labbra rosee. 
Entrambe furono presto in uno di quei deliziosi café dove puoi tranquillamente chiacchierare davanti il tepore di un camino, o quantomeno di una stufa, mentre rilassatamente sorseggi una bevanda calda in compagnia dei tuoi amici: ecco, Allyson amava quei posti perché amava la cioccolata, e il caldo, e le stufe quando fuori c'è qualche grado sotto lo zero.
Sorseggiando la loro cioccolata calda parlarono del più e del meno; delle esperienze lavorative, della vita sociale e di quella privata come se si conoscessero da una vita. 
Si erano conosciute un anno prima, quando Caroline era entrata in un bar convinta di non riuscire a trovare nessuna ragazza che si offrisse di fare la stagista per un po' di tempo e fu lì che trovò una ragazza appena diciassettenne che puliva il bancone mentre canticchiava canzoni di Taylor Swift come se non ci fosse un futuro. Aveva fatto colpo, infatti, Allyson stava proprio cercando quello!
«I francesi non mi sono mai andati a genio» confessò la diciottenne dai capelli castani e gli occhi nocciola «Non so, c'è qualcosa nei loro comportamenti che trovo fastidioso... non lo nascondo!»
«Ti farà piacere sapere che sono per metà francese, mia carissima Forwood.» parlò con nonchalance la quasi trentenne bionda, mentre allontanava dalle sue labbra tinte di rosso la tazza di porcellana bianca.
A quell'affermazione Ally abbassò il viso quasi mortificata, abbozzando un sorriso di scuse; era abituata a fare pessime figure come questa ma d'altra parte non poteva fare altro che essere completamente sincera, e forse lo era fin troppo
 
Harry era in via di fuga da quel branco di tredicenni che urlavano parole nella loro lingua madre, al suo orecchio incomprensibili. Urletti, risatine e vociferii non erano ciò che cercava dopo una notte insonne per colpa di Zayn e della sua deliziosa miscela di caffé italiano che si era fatto portare da sua cugina Madison... brutto stronzo, probabilmente voleva innocentemente sabotare la sua giornata al parco con quella che doveva essere la sua pseudo-fidanzata Kendall Jenner, ma tanto meglio! Harry non ne' poteva più di tutti quei gossip, di tutte quelle notizie in prima pagina del The Sun o di tutte le voci, naturalmente false, che mettevano in giro perfino i familiari di lei. 
Stava diventando un'ossessione bella e buona!
Continuando per la sua strada passò davanti ad un piccolo bar, poco distante dall'Hotel dove aveva alloggiato; prima di entrare controllò attentamente ogni angolo della stanza, sperando che nessuna fan fosse stata lì dentro fin quando, stupidamente, incrociò i suoi occhi verdi con un paio castani, probabilmente non aveva mai visto occhi così castani.
«Harry, amico, svegliati! Salta su, ci sono una dozzina di ragazze che ti stanno cercando»
«Grazie, Niall» mormorò mentre con la coda dell'occhio ancora fissava quel remoto angolo del bar, dov'era seduta una ragazzina castana che aveva fatto colpo su Harry dal primo momento. 
Attrazione prettamente fisica, ovvio; non aspettatevi chissà cosa, però, Allyson era una normalissima diciottenne senza lo spazio fra le cosce ed un po' di pancetta sul ventre.
«Che succede, Haz? sembra che tu abbia visto un fantasma...». 
L'irlandese dai capelli biondi tinti smorzò il silenzio che si era creato nell'abitacolo della sua auto nera, mentre si accendeva distrattamente una sigaretta, tenendo fermo il volante con solo una mano. Harry boccheggiò un po' d'aria, tossendo per via delle puzza di fumo ed abbassando di seguito il finestrino; tirandosi su il cappuccio della felpa.
«Peggio, Niall. Molto, molto, molto peggio.» Disse senza entusiasmo, forse ancora sconvolto. «Questa è una persecuzione o cosa?» continuò, giocando nervosamente con il polsino della felpa che stava indossando e che aveva rubato al biondo.
«Allora cosa diamine succede?»
«L'ho rivista, la ragazza del bar, quella che cantava la Swift mentre puliva il bancone e che mi ha rovesciato il cioccolato addosso. Lei

 





Salve cupcakes!
come state? non so se ve ne siete accorte ma ho eliminato la storia, quella di due capitoli in quanto:
  • Il secondo capitolo non l'ha recensito nessuno e letto davvero poche persone
  • Sono stata presa da un altro di quei miei momenti di cambiamento e così... amen!​​

Detto questo, scusatemi se me ne esco con sparate simili e ritorni improvvisi ma ho poca ispirazione e ciò che viene fuori sono semplici OS... quindi, passiamo alla os, che ne pensate? vi piace? avete visto che c'è il banner? ci ho impiegato tanto nonostante faccia decisamente schifo e chiedo umilmente perdono a tutte-i voi! Ho deciso Barbara perché è la mia modella preferita e sin da subito, con anche le mie storie precedenti, ho usato lei come prestavolto alle mie protagoniste semplicemente perché l'adoro... e poi è bellissima! Questa OS è nata da un momento di noia e particolare ispirazione; ho visto nella home di facebook una foto di Parigi et voilà, una nuova OS (nonché prima di questa sessione di nuove storie, completamente diverse da quelle che scrivevo precedentemente). Cos'altro c'è da dire? uhm.. si, sto cambiando nick e mettero bluees, tenetelo a mente!
Adesso credo proprio di aver finito; come al solito mi farebbe piacere leggere cosa ne pensate!
Un bacione, 
Alessandra.
P.P.S: ecco il mio profilo su
 
Twitter , sentitevi libere di chiedermi qualsiasi cosa, sono stradisponibile!
P.P.S: Mi scuso con quelle che non ci saranno ma devo fare una domanda; il ventotto sarò presente al concerto dei ragazzi e volevo trovare la ragazza che aveva il posto accanto al mio, così, c'è qualcuna, o qualcuno, di voi che va al concerto il ventotto ed è secondo anello rosso settore 224? se è così scrivetemi nei messaggi o contattatemi su Twitter, ne sarei davvero felice!

 

xoxo
 
   
 
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