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Autore: telesette    20/02/2014    1 recensioni
Per tutta risposta, lei gli allungò le braccia sul petto e gli stampò un bacio dolcissimo sulle labbra.
Akira ammutolì, socchiudendo gli occhi e rispondendo istintivamente, percependo tutto il calore e la passione sincera della ragazza nei suoi confronti. Senza smettere di baciarla né ritrarsi in alcun modo, Akira le cinse la schiena con tutte e due le braccia, abbandonandosi al tepore su quelle candide lenzuola di lino...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.  
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...  
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.  
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme.  
Ciao Gina!

***

 

Virtua Fighter ( バーチャファイター Bācha faitaā ), è una serie animata di 35 puntate basata sul videogioco Virtua Fighter creato e sviluppato da Sega-AM2. Apparsa originalmente in Giappone su TV Tokyo si è poi diffusa in tutto il mondo arrivando anche in Italia su Junior Tv dal maggio 1997.

 

 

Guarda la sigla italiana:
http://www.youtube.com/watch?v=X5uL-66dPX4

 

***

 

Festa di compleanno
immagini tratte da internet

 

 

 

- Waaahhh, che stanchezza... Dite quel che volete ma gli aerei della "Bryant Airlines" non valgono quanto una nave da carico di Yokohama: i sedili sono scomodissimi, ho il collo ancora tutto incriccàto! 
- Bene, vuol dire che ti riposerai meglio in albergo - fece Pai scherzosamente.

 

Akira sbadigliò altre due o tre volte di fila. 
Tutto sommato, la festa per il compleanno di Pai valeva pure dodici ore di volo transoceanico. Jackie e Sarah gli avevano addirittura prenotato un posto su uno dei voli della compagnia aerea di famiglia, pur di agevolarlo, tuttavia quell'incorreggibile pigrone era abituato a dormire nel vano-stiva delle navi e non sopportava i mezzi di trasporto troppo moderni.

 

- Allora - sorrise Pai, baciandolo affettuosamente sulla guancia. - E' andato bene il viaggio? 
- Oh sì, l'atterraggio soprattutto - commentò Akira sarcastico. 
- Oh, scusa tanto - sbuffò dunque l'altra, serrando le mani sui fianchi. - Se avessi saputo che un volo in America era tanto fastidioso per te, non mi sarebbe certo passato per la testa di scomodarti per la mia festa di compleanno! 
- Eddài, sto scherzando - si affrettò a dire Akira a mo' di scusa. - Lo sai che mi sei mancata tantissimo!

 

Pai arrossì vistosamente. 
Dopo la faccenda di Durral Gold, e la morte della dottoressa Durix, ognuno di loro era tornato alle proprie rispettive attività: Akira era tornato ad allenarsi con suo nonno, Kagemaru a rimettere in piedi ciò che restava del suo villaggio distrutto, Jackie aveva ripreso a correre sul circuito internazionale delle gare automobilistiche, Sarah stava cercando di ottenere un'importante cattedra presso un'università di Scienze e Tecnologìa, Lion stava cercando di riconciliarsi con il padre... e ovviamente Pai aveva firmato il contratto assieme al signor Davies per interpretare un nuovo film d'azione. 
Non si vedevano da mesi, ormai. 
Akira si passò una mano sulla nuca, quasi con imbarazzo, constatando con ammirazione come Pai si fosse fatta ancora più bella. Ancora faceva difficoltà ad abituarsi alla sua celebrità come attrice, pur essendo felicissimo per lei, ma in fondo al cuore sapeva che era sempre la stessa Pai Chan.

 

- Andiamo, ti ho prenotato una stanza nell'albergo vicino a dove si svolgono le riprese del nuovo film! 
- Ma... Io credevo che fossi in vacanza... 
- Magari - sospirò lei, facendo segno al tassista di caricare nel bagagliaio la sacca di Akira. - A dire la verità, quella della festa è un'idea della produzione: il signor Davies ha insistito che avevo diritto ad una gratifica personale così, in accordo con la troupe, hanno deciso di organizzare una festa di compleanno in grande stile! 
- E' meraviglioso - osservò Akira. 
- Non lo sarebbe, se tu non fossi qui - fece Pai sottovoce. 
- Scusa, hai detto qualcosa? 
- Come ?!? No, nulla... Non farci caso!

 

***

 

Una volta giunti in albergo, Akira quasi non riusciva a credere ai suoi occhi.

 

- Accidenti, che roba - esclamò. - Sei sicura che sia un albergo? Sembra piuttosto un palazzo reale! 
- Guarda che siamo a Hollywood - gli ricordò Pai con una smorfia. - Non è poi così strano! 
- Beh, sai... l'ultima volta che siamo stati assieme in albergo, non era certo un ambiente così di lusso!

 

Pai trattenne a stento una risatina.

 

- Dai, vieni a vedere la tua stanza!

 

Nel ritrovarsi in quell'ambiente da ricconi, Akira si sentì quasi tremare le gambe. 
Pai era molto più tranquilla e disinvolta, segno che si era abituata a pernottare in stanze del genere, e addirittura gli spiegò con un certo orgoglio di aver chiesto espressamente per lui un letto grande e soffice per conciliare i suoi pisolini.

 

- Uao, che meraviglia - urlò Akira, gettando via la sacca e tuffandosi a pesce sul morbido materasso di un magnifico letto a due piazze. - Sento che dormirò almeno dodici ore filate, devo recuperare tutto il sonno arretrato di quello scomodissimo volo e... Eh ?!?

 

Akira non aveva fatto in tempo a finire la frase che, riaprendo gli occhi di scatto, vide Pai distesa e sorridente al suo fianco.

 

- Pai... - mormorò.

 

Per tutta risposta, lei gli allungò le braccia sul petto e gli stampò un bacio dolcissimo sulle labbra. 
Akira ammutolì, socchiudendo gli occhi e rispondendo istintivamente, percependo tutto il calore e la passione sincera della ragazza nei suoi confronti. Senza smettere di baciarla né ritrarsi in alcun modo, Akira le cinse la schiena con tutte e due le braccia, abbandonandosi al tepore su quelle candide lenzuola di lino.

 

- Ti voglio bene, Akira - mormorò Pai, stringendosi ad Akira quasi temesse di perderlo. 
- Anch'io, Pai - rispose l'altro, abbracciandola teneramente. - Se solo sapessi quanto... 
- Abbiamo tempo - rammentò lei. - La festa comincerà non prima di altre quattro ore! 
- Ma gli altri non si offenderanno, se non ci vedono all'aeroporto?

 

Pai sorrise maliziosamente.

 

- E' per questo che ho dato loro due ore di ritardo sull'arrivo del tuo volo - spiegò. - In questo modo, ti ho tutto per me! 
- Oh, Pai... 
- Akira - disse lei, baciandolo nuovamente. - Tu sei il regalo di compleanno migliore che io possa desiderare! 
- Un tempo, però, non la pensavi così - sottolineò l'altro scherzando. 
- Dai, scemo, piantala!

 

Entrambi rimasero abbracciati su quel letto, dimenticandosi completamente di tutto il resto, e neppure il tonfo sordo del bagaglio di Akira sul pavimento parve scuotere la loro attenzione. Tuttavia, dalla tasca anteriore della sacca, scivolò fuori una foto di alcuni anni addietro: in quella immagine, Akira e Pai erano ancora soliti andare d'accordo come cane e gatto...
Incredibile come il tempo e i sentimenti facessero presto a cambiare le cose.  

 

 

FINE

   
 
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