La nebbia or sale diffusa creando qui un mondo irreale. Cammino silente e chiusa in una realtà che fa male. La rabbia riaccende il cuore, le mani mi fremono in tasca. Nell'aria un sordo rumore: il fischio del treno che passa. Io vado verso i binari, è forte il freddo addosso. Due mici lesti dai filari corrono sull'orlo del fosso. Il fulvo manto è bagnato, riluce di piccola brina. Gli sguardi fieri in agguato analizzano chi cammina. Tesi e pronti allo scatto, palpita il piccolo cuore; dalla pena son distratto, nei miei occhi ora c'è amore. Quel tenero nido peloso ha sciolto la rabbia nel pianto. Son cauti i mici sul fosso, adagio vi passo accanto.