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Autore: BarbaraGherman    20/02/2014    0 recensioni
Oggi viviamo una vita frenetica, rincorrendo il successo, la ricchezza, le comodità, le apparenze. Ma in questa nostra corsa verso le cose materiali trascuriamo e sacrifichiamo i valori più importanti della nostra esistenza: la famiglia, le amicizie, la salute e noi stessi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza mortuaria bianca, piastrellata,
aperta la bara, la salma velata,
composta, scalza, incrociate le mani,
pronta per l'ultimo viaggio tra gli umani.

Il silenzio regna in quella stanza spoglia,
partecipare alla tristezza par voglia
di noi mesti ed attoniti spettatori
sgiuntamente chiusi nei propri dolori.

Le poche parole giungono in bisbiglio,
dette lontano dal velato giaciglio,
quasi con timore di turbar quel sonno
o di quanti muti sfogan cordoglio.

Davanti la bara un sentimento sordo,
non voglio portar quest'ultimo ricordo
della persona c'ho consciuto in vita
e di cui ogni traccia ora sembra sparita.

Rivedo corpi tra legno e stoffa stretti
di quanti mi han lasciato, i loro aspetti
uguali nell'immobilità mortale,
il ricordo di ognuno mi fa star male.

Tutti perfetti in quel dormir così spento,
nei loro volti fugato è ogni tormento
dell'ultimo travaglio della lor vita,
che tanto hanno amato, che è finita.

Osservo, quasi in attesa timorosa
che il corpo all'improvviso cambi posa,
quegli occhi chiusi, quegli abiti ordinati,
senza scarpe i piedi con cura posati.

Nella morte la pelle divien più bianca,
il corpo somiglia, ma l'essenza manca.
Il termine che misura e meglio coglie
il senso del dipartir è quel di spoglie:

ciò che rimane dell'umana natura
è sagoma vuota, una caricatura,
che troppo accentua nel dormir apparente
caretteristiche proprie del vivente.

Seppur sereno appar il livido viso
è privo d'espressione, manca il sorriso;
la quiete non è del sonno assorbimento
è del respiro assenza di movimento.

E' questa la fine della corsa umana,
seppur l'uomo caparbiamente s'affanna
a rincorrer disperato dietro il tempo,
senza sosta, senza fermarsi un momento.

Ma qui dovrebber cogliere l'occasione
di fare sulla vita seria riflessione:
vale la pena per lucrosi interessi
trascurare famiglia, affetti, se stessi?
  
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