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Autore: malukuku    20/02/2014    3 recensioni
Franz non riesce a concentrarsi sul lavoro e il pensiero che dipenda da cosa vede fuori dalla finestra, non gli piace. Se finirà per fare una buona azione, sarà solo perché lo irrita venire distratto da una simile scemenza.
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(C'è una specie di secondo capitolo in stato embrionale per questa cosetta ma per ora meglio ritenerla una semplice One Shot piccola piccola)
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessina
Se potessi, taggherei questa storia sotto #dreamsh*t: significa che è la versione riordinata e aggiustata di un sogno che ho fatto veramente. Uh, tutto qui, non so se è valsa la pena fare una premessa per dire questa cosa .-.

A good deed

Franz non prova particolare avversione per il suo lavoro, solo che quando deve compilare diagrammi, è inevitabile che la sua concentrazione cali rapidamente.
Da stamattina è il quarto caffè che prende ed è almeno la ventesima volta che lascia scivolare lo sguardo fuori dalla finestra. Gli uffici del marketing sono al terzo piano e la sua postazione ha un'ampia visuale sulla piazza affollata del centro. Nonostante il freddo mattutino, c'è un gran via vai di persone.
Senza accorgersene, per la ventunesima volta indugia con lo sguardo sulla panchina vicino al chiosco dell'edicola. Aggrotta la fronte.
Torna ad affrontare lo schermo del computer: di questo passo non finirà mai 'sto dannato diagramma.

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Arrivato mezzogiorno non ha ancora finito ma se non mangia qualcosa subito, rischia di dare di matto.
Si passa le mani sul volto e si stiracchia. Recupera la giacca dall'appendiabiti. - Io vado a mangiare. - comunica alla sua vicina di postazione mentre cerca il portafogli. Ancora incollata al computer, Fantine si limita ad annuire.
Riflettendo su come l'attaccamento al lavoro della sua collega non possa essere salutare, Franz si volta involontariamente a guardare fuori dalla finestra, verso la panchina.
È ancora lì.
Infila la giacca con due gesti secchi. Non è un tipo dall'animo buono, sa di non esserlo: lo irrita essere preoccupato per una ragazzina seduta al freddo da ore.

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Quando riattraversa la piazza per tornare in ufficio, non è sorpreso di trovarla ancora.. È rannicchiata con le braccia attorno alle gambe, ha i capelli biondicci infilati nella grossa sciarpa insieme a naso e bocca, gli occhiali dalla spessa montatura verde le si appannano ad ogni respiro. Non si è mossa di un centimetro da quella mattina alle 8.
Franz arriva fino alle porte girevoli dell'azienda prima di tornare indietro. Le si pianta di fronte e aspetta che alzi lo sguardo su di lui.
Ha gli occhi lucidi per il freddo ma Franz ricaccia indietro la sensazione che stavano per fargli provare, qualsiasi cosa fosse.
- Se proprio devi sprecare una giornata in questo modo, vedi almeno di non farlo al freddo. -
La chiara confusione della ragazza lo fa sospirare. Deve essere impazzito per rivolgersi così ad una perfetta sconosciuta.
- Puoi stare alla reception: dirò alle ragazze al banco di non darti noie e starai al caldo. Ti va bene? -
La ragazza annuisce nonostante abbia l'aria del tutto smarrita. Le fa cenno con la testa di seguirlo e raggiunge le porte senza più voltarsi. La sente entrare poco dopo di lui.
Al banco della reception, due ragazze dai sorrisi meccanici lo interrompono prima che possa aprire bocca.
- Chi ti porti appresso? -
- Una parente? La figlia di un amico? Un'amante? -
La ragazzina fa un verso strozzato ma Franz si limita a roteare gli occhi alle risatine delle due pettegole.
- Era fuori che prendeva freddo. -
- Ah, quindi una gattina abbandonata. -
- Che dolce! -
Continua come se non avessero parlato: - Non è un problema se resta seduta qui da qualche parte, vero? -
Le due scuotono la testa contemporaneamente. Lo ha sempre trovato spaventoso, il modo in cui si muovono esattamente allo stesso modo.
- Nessun problema. - sorride la prima.
- Siediti dove vuoi, cara. - termina la seconda rivolta alla ragazzina.
Franz la studia da oltre la spalla: ha ancora la faccia di chi non ha idea di cosa stia succedendo. Incrociando il suo sguardo però, annuisce una seconda volta, facendo seguire un mansueto "Grazie".
Raggiunge una delle poltroncine della reception ma lui sale in ascensore prima di vederla sedersi. Ora che si è tolto questo pensiero, spera di riuscire a terminare il lavoro.


-- L'Autrice Rantola --
Riesco a sentire qualcuno chiedere: "Qual è stata l'utilità di questa storia?"  
Nessuna. Non ha avuto nessuna utilità. Volevo solo sputare fuori questa idea.
Perdonatemi T___T 

  
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