Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: MorganaLuce    20/02/2014    1 recensioni
Sto ritrovando caratteri presenti nel vecchio Peeta e che credevo fossero persi per sempre dopo il depistaggio e questo non fa altro che riaffiorare le mie speranze di riaverlo del tutto indietro, ma già che rimanga a dormire con me senza tentare di soffocarmi col cuscino durante il sonno è un buon segno. Osservo le sue labbra e mi accorgo che mi mancano, mi mancano i suoi baci di cui mi priva ma che prima mi donava generosamente, mi mancano persino i baci dal sapor salato e bollenti dalla febbre nella grotta dell'arena.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Ranuncolo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                  
       Capitolo primo
       I love him, he will kill me




Vengo svegliata da un raggio di luce che penetra dalla finestra della mia camera da letto, sono avvolta da un calore piacevole e familiare che mi fa compagnia ogni notte da qualche mese e che avevo tanto atteso dalla fine della rivoluzione. Peeta è addormentato con le sue braccia forti avvolte al mio corpo, non ha russato questa notte e non si è svegliato per gli incubi, nemmeno io. Studio i tratti del suo volto calmo con le dita, tentando di non svegliarlo. E' strano che sia sveglia prima di lui, che di solito si alza per preparare il pane (una delle cose che lo rilassano di più al mondo) ma aprofitto di questo strappo alla regola per farmi un bagno caldo e preparare la colazione a Peeta. Con cautela mi libero dalla presa di Peeta, esco dal letto e mi dirigo verso il bagno per preparare la vasca. Non sono abituata a farlo, mia madre la preparava per me, ma era solo un modo per riacquistarsi la mia fiducia e io non glielo impedivo, anzi, da quando ho vinto i miei primi Hunger Games ogni sua dimostrazione d'amore e affetto veniva accettata ma non ricambiata. Penso per qualche minuto ai suoi abbracci aspettando che la vasca si riempia di acqua bollente che va a mischiarsi con vari sali da bagno e oli speciali per le mie cicatrici. Quando la schiuma è quasi arrivata all'orlo chiudo l'acqua e mi libero dalla camicia da notte leggera e dalla biancheria intima che lascio sparse sul pavimento del lussuoso bagno. Le bruciature non pizzicano più a contatto con l'acqua bollente e il mio corpo non si ricopre più di un rosa acceso, è una sensazione piacevole. Mi rilasso e giocherello con la schiuma profumata poi con una spugna di mare proveniente dal Distretto 4, regalatami da Annie Cresta, mi strofino via quella poca sporcizia che ho sulla pelle. Passo quei minuti di relax ammirando le pareti piastrellate grigie e azzurre che mi ricordano le sfumature degli occhi di Peeta. Sorrido per un secondo poi mi ricordo di dover preparargli la colazione. Da quasi cinque mesi Sae la Zozza non viene più a prepararci da mangiare, gliel'ho chiesto io poichè non volevo che concentrasse le sue giornate sul nutrire una piccola pazza che non sapeva nemmeno nutrirsi da sola, il che è strano dati tutti quegli anni passati a procurare illegamente il cibo per sfamare mia madre e la mia sorellina Prim. Prim, la piccola Prim, uccisa da una bomba scagliata dal mio migliore amico. La rivedo nelle rose che Peeta ha piantato di fronte a casa, sento la sua risatina nelle fusa di Ranuncolo. 
-Mi manchi- sussurro mentre la mia mente vaga nel suo ricordo. Scuoto la testa per levare quei ricordi se pur belli troppo tristi da sopportare e dopo aver svuotato la vasca e essermi asciugata e intrecciato i capelli per bene, mi dirigo nuovamente verso la mia camera da letto per vestirmi. Appena apro la porta scopro il letto vuoto e ciò significa che Peeta è sveglio e sta di certo già preparando la colazione, cosa che eccezionalmente volevo fare io per lui. Anche dopo il depistaggio non fa altro che prendersi cura di me e ciò dimostra quanto il vecchio lui sia sempre presente, anche se in parte. Mi vesto con una semplice canottiera verde e dei jeans, fuori l'estate si fa sentire, scendo le scale e come previsto in cucina c'è Peeta, intento a impastare, che improvvisamente alza lo sguardo verso di me.
 -Buongiorno- e subito si riconcentra sull'impasto. - Buongiorno, mi hai preceduto, lo sai?- un sorriso spunta sul mio volto e vedo il suo che assume un'aria interrogativa -Cioè?- le sue mani premono ripetutamente sull'impasto che dev'essere del pane alle mandorle che prepara quando è di ottimo umore. Sto ritrovando caratteri presenti nel vecchio Peeta e che credevo fossero persi per sempre dopo il depistaggio e questo non fa altro che riaffiorare le mie speranze di riaverlo del tutto indietro, ma già che rimanga a dormire con me senza tentare di soffocarmi col cuscino durante il sonno è un buon segno. -Volevo preparare io la colazione ma...- non faccio in tempo a terminare la frase che lui mi interrompe con le sue parole dal tono giocoso -ma la vasca da bagno era più allettante, comprendo- mi avvicino al piano da lavoro e appoggio i gomiti sulla superficie avvicinando il viso e quasi sussurro -Falso, signor Mellark- mi ha lanciato una frecciatina e io devo rispedirla indietro. -E allora perchè quando mi son svegliato non usciva un buon profumo dalla cucina ma vapore da sotto la porta del bagno, signorina Everdeen?- anche lui ha avvicinato il viso e imita il mio tono e siamo poco distanti l'uno dall'altra, mi vengono i brividi lungo la schiena. Mi sorride sarcasticamente, poi si distacca dal mio sguardo e torna a maneggiare l'impasto mentre fischietta. Osservo le sue labbra e mi accorgo che mi mancano, mi mancano i suoi baci di cui mi priva ma che prima mi donava generosamente, mi mancano persino i baci dal sapor salato e bollenti dalla febbre nella grotta dell'arena. Mi mordo il labbro inferiore. L'osservo per qualche minuto quando il suo sguardo si alza verso di me, si è accorto che lo sto fissando e di scatto punto gli occhi verso la finestra, il calore pervade il mio volto, sto diventando rossa, ottimo! Lui se n'è accorto e di sicuro mi sta prendendo in giro. -Dato che ti ho preceduto, che ne dici almeno di aiutarmi? Così prima mangiamo meglio è- per fortuna che ha rotto lui il silenzio. Annuisco e preparo una purea di mele mentre lui inforna il pane. Non appena chiude il forno vedo tutti i suoi muscoli irrigidirsi, i suoi occhi azzurri spalancarsi e capisco che sta per avere un episodio. Gli prendo una mano mentre lui, non del tutto ancora perso nel ricordo fasullo, si siede sul pavimento poggiando la schiena al muro e fa  per chiudere gli occhi. -Va tutto bene, Peeta. Non sono un ibrido. Ricorda i luccichii, non è reale, non voglio ucciderti.- gli sussurro mentre con la mano libera gli accarezzo i riccioli biondi, questo solitamente aiuta e l'episodio termina in pochi secondi, ma non ora, sta tremando e mi stringe la mano talmente forte da bloccarmi la circolazione. Schiude improvvisamente gli occhi e gli sgrana, poi mi guarda e quasi ho il terrore che la mia tecnica stavolta abbia fallito miseramente. Libero la mano ormai addormentata dalla presa per paura che possa evitarmi di scappare mentre l'istinto omicida pervade la sua mente avvelenata. Indiettreggio terrorizzata con gli occhi che sento riempirsi di lacrime. Lo sento, sta per attaccarmi, non ho nemmeno il coraggio di scappare nella stanza dove tengo uno dei miei archi e conficcargliene uno nel cuore, ponendo fine alle sue pene e per proteggermi. Ma mi rendo conto che non potrei mai ucciderlo, perchè anche se non ho mai voluto ammetterlo, io amo Peeta.

_________________________________________________________________________________________________
Note dell'autrice: Mi presento, sono MorganaLuce, ho 17 anni e non avete idea dell'amore che ci ho messo per scrivere questo primo capitolo. Essendo stata rapita dalla saga di Hunger Games, come tutti voi mi son sentita vuota alla fine del terzo e ultimo libro (Mockingjay- Il canto della rivolta) e perciò ho deciso di condividere quello che secondo me sarebbe potuto succedere prima dell'epilogo. *Ma questi due cristiani riusciranno a copulare prima o poi?* In sincerità vi dico SI', ci riusciranno ma non subito, piccole menticine perverse! Dunque, arrivando ad una conclusione di questa infinita nota (so di avervi già scartavetrato i genitali) vi ringrazio per aver letto questa storia e spero seguiate i prossimi capitoli che seguiranno, recensite ecc ecc. Bye and see you soon :3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: MorganaLuce