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Autore: JinxxedOutlawGirl    20/02/2014    0 recensioni
[My Satellite]
Per Christine,ragazza italo-tedesca che ama il suo lavoro e la buona musica (rock e metal),sta per arrivare una svolta che difficilmente si potrà scordare.
Lavorerà per una band americana e si innamorerà di uno dei componenti.
Attenzione!
Non è la solita storia d'amore tra la ragazza e il cantante o un qualsiasi musicista della band,è una storia dolce e "particolare" che vi consiglio di leggere.
Nella storia parlerò dei My Satellite,band americana di cui Sammi Doll tempo fa era la tastierista.
L'ho messa nella sezione "Altri" perchè purtroppo,al momento,non c'è ne una loro sezione ne una che riguarda Sammi Doll,provvederò a chiederne l'apertura all'amministrazione in caso qualcuno voglia scrivere su di lei.
Detto questo,spero che vi piaccia e gradirei ricevere recensioni,sono sempre gradite :)
xoxo JinxxedOutlawGirl.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo.

Da qualche giorno a questa parte,dopo la rottura col mio ragazzo,ero convinta che non meritassi né di amare, né  di essere amata.
Ero stra convinta che, non avrei mai più trovato la persona che più di tutte mi avrebbe fatto battere il cuore all'impazzata, quasi fino a farlo esplodere fin fuori il petto.
Sono sempre stata una ragazza che pensa di non meritare il massimo,quando magari a volte lo merito anche più degli altri, più di quelli che ogni giorno mi fanno o mi hanno fatto del male.
E non parlo solo del male fisico,ma anche di quello psicologico,morale..
Ero convinta sin da sempre che,la vita l'avrei vissuta da sola,in compagnia del mio unico amore di sempre, in compagnia del mio gatto.
L'unico che è davvero in grado di capirmi.
L'unico che, non appena mi vede giù ,si accosta o salta sulle mie gambe per farmi le fusa.
L'unico che ha tutto un modo suo per dirmi che presto andrà tutto bene.
Che presto, anche per me ,arriverà la persona che mi farà perdere la testa.
Che presto, anche io sarò amata ,come mai lo sono stata prima.

Mi presento,sono Christine,per gli amici Chrissy,ho un fisico da vera donna e al contrario di molte altre ragazze,mi sento benissimo così.
Ho venti anni e ascolto di tutto, tranne roba commerciale , mi sono sempre voluta distinguere dalla massa di caproni che c'è in giro,ovviamente con scarsi risultati visto che ognuno ha sempre da criticare per le mie scelte e per i miei gusti musicali e non.
Lavoro da due anni in un negozio di roba alternativa e mi ci trovo benissimo,perchè quello è il mio ambiente e niente e nessuno mi leverà il lavoro che amo e che tengo molto ben stretto.
Anche se un giorno, quando meno me lo sarei potuta aspettare, dopo un attento ed accurato corso per diventare una make up artist, seguito due anni prima del mio attuale lavoro, venni contattata al cellulare da un agente di una band americana ,spiegandomi di essere stata selezionata insieme ad altre tre ragazze, per una prova trucco ,che sarebbe avvenuta il mese dopo, quando la band in questione sarebbe sbarcata per la prima volta in Italia.
Nell'incredulità, lasciai che l'agente continuasse a parlare, quasi come se stesse recitando un monologo, facendomi ricondurre dallo stesso uomo dal grosso timbro di voce,alla realtà.
Era il mio sogno poter seguire le star in giro per il mondo e sarei una grandissima stupida se non cogliessi la palla al balzo.
Perciò mi misi d'accordo con l'uomo,su data,ora e luogo dove sarebbe dovuta avvenire la mia prima prova a contatto col mondo in  cui ho sempre desiderato di lavorare.
Non mi restava che aspettare pazientemente un altro mese per conoscere anche la band in questione, visto che l'agente non mi aveva rivelato il nome della stessa, per questione di privacy o forse più di cautela.




***


Il tre marzo, esattamente un mese dopo la chiamata ricevuta ,verso le cinque del pomeriggio,mi recai con largo anticipo sul luogo dove si sarebbe tenuta la mia prima prova di make up artist.
Non avevo mai avuto così fortuna nel lavoro, però sono sicura di aver dato il meglio di me, durante il corso ,visto  che se sono stata selezionata insieme ad altre due  ragazze,su un migliaio di partecipanti.

Poco dopo notai delle macchina che arrivavano e due ragazze che scendevano sorridenti, forse anche loro incredule dell'immensa opportunità a noi offerta.
Le vidi che man a mano si stavano avvicinando con delle borse sicuramente piene zeppe di prodotti di ogni tipo e io non ero sicuramente da meno, visto che mi piaceva essere sempre provvista di ogni tipo di prodotto che mi poteva servire.

Le due ragazze di salutarono,come se si conoscessero da una vita e lentamente, attraversando la strada ,raggiunsero il marciapiedi sul quale ero ferma io, da quasi tre quarti d'ora.
Entrambe le ragazze si avvicinarono a me, salutandomi e chiedendomi se anch'io fossi li per la prova di lavoro.
Ovviamente risposi affermativamente, sorridendo ampiamente e cominciando a dialogare presentandomi, in quasi tutto e per tutto ,a quelle che sicuramente sarebbero state le mie due compagne di quella mini "avventura".
Scoprì, da subito ,che la bionda si chiamava Iris e la rossa Sofia, a primo impatto due belle ragazze sia esteticamente che caratterialmente.


"E' incredibile,non ho mai avuto così tanta fortuna in vita mia..." -esalò la bionda-
"Io sinceramente un pò ci speravo,dopo tanti sacrifici fatti,è il minimo essere stati chiamati.." -rispose la rossa,sicuramente la più determinata fra le due-
"Beh,se ti può consolare,io nemmeno ho avuto chissà quale fortuna nel lavoro,però credo dopo tanti sacrifici una soddisfazione deve pur arrivare..." -aggiunsi,accennando un sorriso-
"Sai Christine,non ti do torto,però pensa a quante povere ragazze avrebbero voluto essere al nostro posto.." 
"Ahh Iris,guarda già ti conosco poco e ti devo ammonire,se siamo qui vuol dire che noi tre abbiamo meritato fra tutte questa opportunità,questo è poco ma sicuro.." -ammise la rossa,annuendo convinta-


Se c'era una cosa che a me purtroppo mancava, forse quanto mancava alla bionda, era la convinzione di potermi meritare qualcosa, quando quel qualcosa mi si presentava davanti, come opportunità a me dedicata perchè alla fine valeva a dire che sono stata una fra le tre più brave, selezionate e scelte per questa prova che da li a poco si sarebbe "materializzata".
Quello che però io e le ragazze ci domandavamo, era come mai fossimo state condotte in un posto discreto, sembrava che fossimo state burlate, il che ci rendeva ancora più nervose, fino a quando il cellulare della bionda non cominciò a squillare, facendoci ovviamente sussultare per lo spavento per via dell'ansia.
Al cellulare era lo stesso agente, che chiedeva alla ragazza se fossimo tutte li, nel posto indicato il mese prima.
La ragazza rispose affermativamente,precisando anche i nostri nomi.
Era arrivato quasi il nostro momento,era arrivato il mio momento.
Ed avrei sicuramente dato il meglio di me stessa per ottenere la ricompensa a me dovuta.
   
 
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