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Autore: Alive_Reader    20/02/2014    1 recensioni
[Ginnaste - Vite parallele]
Mi presento. Sono Marika, una ragazza di 16 anni che ha una passione sfrenata per:la musica, il cioccolato e Filippo Landini. Filippo è un ragazzo bassino, biondo, dagli occhi azzurri e molto muscoloso, è timido ma quando ci si mette è molto simpatico. Vive a Milano e i cameraman lo riprendono tutto il giorno mentre si allena con gli altri. Forse oggi ci riuscirò, al Mandela Forum di Firenze si terrà una gara di ginnastica artistica ed io ci andrò con la mia miglior amica. Vorrei solo poterlo vedere da vicino e non solo tramite uno stupido schermo e oggi potrebbe realizzarsi il mio sogno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono agitata, così tanto che sto per fermare la circolazione alla mano di Sofia, la mia miglior amica. Finalmente mio padre trova un posto e noi possiamo scendere per dirigerci al Mandela Forum, appena arriviamo all’entrata il bigliettaio ci strappa i biglietti e ci fa passare. Troviamo dei posti liberi nella parte davanti alle parallele maschili, in sesta fila, così ci sediamo e guardiamo i concorrenti dell’A2 allenarsi.
-Pensi che li vedremo?-mi chiede Sofia, si sta agitando anche lei
-Spero di sì-le rispondo, mentre cerco di individuare Filippo tra la massa di atleti, anche se con scarsi risultati
Comincia la gara degli A2, ma non stiamo molto attente dato che non conosciamo nessuno; sono intenta a guardare un atleta alla sbarra quando vedo un ragazzo un po’ bassino, biondo, con un giubbotto grigio a quadri. Il mio cuore comincia a battere all’impazzata e le mani mi tremano, gli occhi cominciano a luccicare dall’emozione e sento l’adrenalina salire e mandare a farsi fottere il cervello. Prendo la macchina fotografica e zummo nel punto in cui ho visto il ragazzo biondo.; con mio grande stupore scopro che  i miei sospetti erano fondati.
-Che hai?-mi chiede Sofia sorpresa da tutta quell’agitazione
-Laggiù c’è Filippo-dico indicando il punto e cercando di non urlare
-Allora che facciamo?-mi chiede lei visibilmente emozionata
-Andiamo-le suggerisco
-Ora? Ma come facciamo ad arrivare laggiù?-mi chiede facendomi notare che è dalla parte opposta rispetto a dove siamo noi
-Nono lo. Aspettiamo che siano in punti più raggiungibili-le rispondo rassegnata cercando di portare la mia attenzione sulla gara, anche se in realtà non seguii un bel niente, visto che la mia mente era troppo occupata a pensare a quanto potesse essere bello Filippo da vicino.
-Se hai visto Filippo ci sarà anche Nicola-commenta Sofia
-Penso di sì-le rispondo portando lo sguardo dove erano prima
-Allora? Lo vedi?-mi chiede ansiosa
-No. In realtà non vedo nessuno di loro-affermo sbalordita. Non vedo né Filippo, né Ludovico che era vicino a lui prima. E se era tutta un’allucinazione? No, non può essere. Va bene che sono svitata di mio, ma non così tanto da immaginarmi Filippo Landini!
Sposto lo sguardo su tutto il perimetro del campo gara, ma non li vedo. Ad un certo punto mi accorgo di alcune ragazzine che corrono con un libretto e una penna in mano, seguo il loro percorso con lo sguardo e capisco che stanno andando sugli spalti alla nostra destra, la domanda è: perché? Guardo meglio e scorgo una testa bionda:Filippo!
-Sofia andiamo!-esclamo. Lei si gira verso di me con aria interrogativa ed io le spiego tutto. Lei prende la borsa e andiamo verso gli spalti dove ci sono i ragazzi. Una volta davanti alle scale sento le gambe farsi molli, di sicuro non riuscirò a reggermi in piedi.
-Dai muoviti-mi incita Sofia già in cima. Io salgo le scale lentamente mentre lei sbuffa annoiata. Una volta in cima mi blocco. No non ce la posso fare.
-Che hai?-mi chiede guardandomi negli occhi
-Non ce la posso fare-lo dico titubante
Lei sbuffa e comincia l’opera di convincimento; alla fine mi ce la fa minacciandomi di far vedere il video di quando ero piccola e cantavo Whisky Ragnetto a tutta la scuola. Ci avviciniamo al gruppetto di ginnasti e quando ce li troviamo davanti rimaniamo a fissarli incantate. Ci facciamo fare l’autografo da Ludovico, che scopriamo essere molto simpatico e davvero bello! Guardo chi c’è dopo e quando vedo un ragazzo biondo girato a parlare sento una stretta allo stomaco. Con Ludovico ce l’ho fatta, ma non penso di riuscirci anche con Filippo.
-Scusa, F..Filippo..-sussurro prendendo un po’ di coraggio. Lui si gira ed io rischio di morire! Quando le mie iridi color cioccolato incontrano le sue di un azzurro chiaro sento le farfalle che mandano in subbuglio il mio stomaco ed il cuore comincia a battere all’impazzata come se volesse uscirmi dal petto; ok di qui a poco rischio un infarto! Lui vedendomi in difficoltà mi sorride, no così non mi aiuta però! Io se lo vedo sorridere svengo!
-P..puoi farmi l’auto..grafo?-chiedo balbettand. Ecco ora penserà che sono una cretina!
-Certo-dice convinto sorridendomi. Oh, la sua voce! È così meravigliosa..ok, peno che tutti ormai abbiano notato i cuoricini che mi svolazzano intorno alla testa..
Lui prende il quadernino e la penna dalle mie mani sfiorandole. Quel contatto, se pur breve, mi procura una mandria di gnu impazziti all’interno dello stomaco, il mio cuore comincia a fare mille capriole. Ho lo stomaco in subbuglio, sto letteralmente lasciando il pianeta Terra!
-Vuoi anche la dedica?-mi chiede con la sua fantastica voce. Io annuisco senza parlare, sono sicura che se apro bocca gli urlo che è bellissimo.
-Per?-mi chiede
-Me-rispondo io ovvia
-Ti chiami me?-mi chiede ridendo
-Ah, no. Marika, con la “k”-dico mentre le mie guance vanno a fuoco
-Ok, Marika con la k-dice mentre scrive qualcosa. Di solito odio quando la gente fa quel tipo di battute, ma ora che l’ha fatta lui mi fa stranamente ridere.
-Lo passo a Nicola?-mi chiede indicando il ragazzo moro accanto a lui, chino sul cellulare.
-Sì-rispondo mentre lui picchietta sulla spalla di Nicola. Il ragazzo si gira e con svogliatezza prende il squadernino, mi guarda, sbuffa e impugna la penna. Sento la rabbia salirmi e mandarmi in pappa il cervello. Io ci metto tutto il coraggio che ho e tu fai anche lo snob? Te lo puoi scordare carino! Gli frego il quadernino dalle mani prima che possa poggiarci la penna, mi guarda perplessa e Filippo pure.
-Se devi farlo con svogliatezza non farlo, tanto non muore nessuno senza il tuo autografo. Non vorrei ti si rovinasse la mano a scrivere il tuo nome su un foglio. Ah e..abbassa la cresta-gli dico con tono indispettito mentre lui rimane sbalordito. Passo a Matteo, il ragazzo di Carlotta, che sorridendomi firma il foglio e me lo rende. Poi passo all’ultimo:Marco. Lo chiamo per nome e lui si gira sorridente. O mio Dio! Se guardandolo alla tv pensate che Marco Sarrugerio sia un bel ragazzo allora preparatevi a svenire quando lo avrete davanti, perché visto da vicino è ancore meglio! Mi fa l’autografo sempre tutto sorridente e mi rende il quadernino degli appunti. Aspetto che abbia finito il giro anche Sofia e poi decidiamo di fare le foto. La faccio con Marco che mi mette il braccio intorno alla vita, cosa che mi manda completamente fuori di testa e poi mi avvicino di nuovo a Filippo.
-Possiamo fare una foto?-gli chiedo
-Oh certo-risponde sorridente-Solo io?-chiede poi imbarazzato
-No. Se è possibile anche con gli altri-rispondo mentre sento che le farfalle allo stomaco tornano a tormentarmi
-Ludo vieni? Facciamo la foto con loro-dice Filippo chiamando l’amico. Lui annuisce e si avvicina con il biondo. Chiedo ad una ragazza riccia se può farci la foto e lei prende la macchina fotografica. Sofia viene alla mia destra e alla sinistra si mette Filippo, infine accanto a lui Ludo. Sento una mano che mi tocca il fianco e accorgendomi che è di Filippo un sorriso ebete mi si stampa in faccia. Ok, ora posso morire in pace! Con un po’ di coraggio metto la mia mano sul suo scoprendo che è davvero molto muscoloso. Purtroppo quel momento finisce e a malincuore mi devo staccare da lui, lo ringrazio e faccio lo stesso con la ragazza riccia riprendendo la macchina fotografica.
Siamo sull’autobus per tornare a casa, alla fine la Pro Patria Bustese è arrivata terza, per chi non lo sa è la squadra di Filippo, Nicola, Ludovico e un altro ragazzo che di cognome fa Lo Presto. Mi ricordo di non aver ancora letto la dedica, così prendo il quadernino degli appunti e lo apro.
“Per Marika (con la k), Quando arrossisci sei bellissima."
Sorrido arrossendo. “Magari tu mi potessi vedere ora, mi troveresti bellissima. Sono un peperone” penso ridendo tra me e me.
  
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