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Autore: jaseywantsthiseasy    20/02/2014    2 recensioni
Cinque canzoni, cinque baci.
Per una volta, tutto era giusto. Nessun litigio, nessuno ad interrompere. Solo loro.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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lilyjam- all about usTitolo: Do you think we're ready yet?
Personaggi: Lily Evans, James Potter
Pairing: LilyJames
Rating: Giallo
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic
Avvertimenti: one-shot, What-if, missing moments
Note: La mia prima Jily, wo-oh!  Era ora che scrivessi qualcosa su questi due idioti :P Questa è una raccolta di cinque oneshots su cinque baci Jily. Non tutti saranno felici, ma saranno sempre baci :) Per ogni bacio ci sarà una canzone diversa.
Disclaimer: James e Lily sono della Rowling e "All about us" dei He is We. 




Do you think we're ready yet?








Se la perfezione avesse avuto un altro nome, sarebbe stato Lily Evans.
Con quei capelli rosso fuoco e gli occhi smeraldo, dopotutto, non poteva essere di meno. Soprattutto quando stava in abito da sera.
Per la barba di Merlino, James era sicuro che quella ragazza sarebbe stata la sua morte. Assolutamente certo.
Anche perché non bastava che lei fosse così bella e splendente e—wow— sexy, ma doveva avere anche un accompagnatore. Che, ovviamente, non si chiamava James Potter.  Quest'ultimo grugnì.
Non era perché si stesse annoiando (anche perché aveva rifiutato vari inviti a questa specie di ballo, cosa che aveva destato preoccupazione nei malandrini come poi nel resto della popolazione femminile di Hogwarts), ma perché continuava a fissare insistentemente Lily Evans.
Lo stesso Sirius aveva cercato di distrarlo, anche con manovre poco ortodosse (il povero ragazzo era arrivato al punto di tentare di baciare Remus che era sul punto di maledirlo), senza successo. Non poteva dargli torto, tuttavia. La rossa era veramente bella stanotte.
Il vestito blu notte le cingeva il corpo, lungo fino a toccare terra, con una scollatura a cuore senza spalline. I capelli color del fuoco era sciolti e ricadevano sul mantello chiaro, chiuso alla base del collo.
Non era giusto che l'accompagnatore, quell'idiota di Amos Diggory, l'avesse tutta per sè. Insomma, quella ragazza non aveva per niente pensato alla propria casa?! Andare al ballo con Tassorosso! Uno scandalo!
James ridacchiò sotto i baffi. Lily aveva decisamente un'espressione annoiata, poteva vederlo. Per lui era un libro aperto.
«Prongs, il punch ti ha dato alla testa. Stai ridendo da solo. Rettifico, stai ghignando da solo! » disse Sirius con espressione sgomenta. Remus alzò un sopracciglio perplesso.
«Riesce a reggere tre bicchieri di wiskey incendiario e "il punch gli ha dato alla testa"? Sei completamente fuori, Padfoot.» ridacchiò quest'ultimo.
«Mi chiedo perché io stia ancora parlando con te.»
«Tranquillo, io me lo chiedo da sei anni!»
James ignorò i due suoi amici, alzando gli occhi al cielo. «Peter, dammi una mano. Ammazzali entrambi.» pregò al ragazzo biondo che era seduto vicino a lui. Peter rise.
Sirius gli buttò un braccio sulle spalle. «Risorgi dalle tue ceneri, James Potter! Dov'è finito il mio malandrinooooo?» gli urlò praticamente in faccia, scuotendolo.
Questa azione aveva attirato lo sguardo di una certa ragazza annoiata che stava disperatamente cercando di sciogliersi dalle grinfie di Amos Diggory. Maledetto polipo.
Aveva cercato in ogni modo di evitare di guardare un certo ragazzo bruno, il quale, purtroppo, le stava rendendo difficile la vita fissandola constantemente. Dannato Potter e il suo dannato sguardo. 
La loro relazione era nettamente migliorata negli ultimi mesi fino ad arrivare ad una zona grigia, tra il "wow siamo amici" e il "non credi che la mia bocca starebbe meglio sulla tua che su quella di Diggory?". Ma ovviamente il ragazzo non capiva i segnali.
Ovviamente.
Lily sbuffò sonoramente. Per quattro anni non aveva fatto nient'altro che chiederle di uscire quasi al punto di stalkerarla e adesso che finalmente anche lei era interessata, lui non capiva. Oh, l'ironia.
Senza nemmeno accorgersene, iniziò a camminare verso il tavolo dei malandrini. Sirius continuava a fare il cretino e Remus non riusciva a fermarlo, innervosendo James sempre di più.
«Uh la là, Evans! A cosa dobbiamo l'onore della tua splendida compagnia?» chiese malizioso il molestatore di James. Quest'ultimo non alzò nemmeno gli occhi al cielo per quanto era incantato dalla ragazza.
Lily, invece, alzò un sopracciglio. «Zitto, Black. Sono venuta solo a reclamare un ballo con il tuo compagno di giochi, che a quanto pare non riesce a comprendere l'uso di una spazzola.»
I malandrini si congelarono sul posto. Lei—cosa?! James si strozzò con la sua stessa saliva, ottenendo qualche pacca sulla schiena da parte di Peter.
«Tu cosa? Lil, non credo che Diggory ne sarebbe contento! Non che a me interessi la sua felicità, ovviamente, ma..!» boccheggiò il ragazzo.
Lei arrossì. «Non fraintendermi. Mi sto seriamente divertendo con Amos, ma la regola impone che i due caposcuola abbiano un ballo insieme. Se mi pesti i piedi, ti uccido, James.» disse, tendendogli una mano.
Non se lo face ripetere due volte.
Con un sorriso splendente, le strinse la mano e quasi la trascinò in mezzo alla pista da ballo. Il resto della scuola non poteva credere ai propri occhi.
Lily gli sorrise e gli allacciò le mani al collo, mentre lui poggiava le sue sui i fianchi della rossa. Miseriaccia, il vestito ha dei lacci dietro!

“Take my hand, I'll teach you to dance.
I'll spin you around, won't let you fall down.
Would you let me lead? You can step on my feet.
Give it a try, it'll be alright

Iniziarono a ballare lentamente, quasi con incertezza. James era bravo, notò Lily; era lei che doveva fare attenzione a non schiacciargli i piedi, cosa che aveva appena fatto. Il ragazzo sorrise quando lei si scusò.
«Lil, ringrazia l'ossessione di mia madre nel farmi insegnare a ballare. Se non fosse stato così ci saremmo schiacciati i piedi a vicenda e tu probabilmente mi avresti ammazzato.» scherzò lui, alzando gli occhi scuri al cielo.
Lei rise, facendo risplendere gli occhi smeraldini. Non c'era suono più bello.
Dio, sto diventando un dannato smielato. Che Merlino mi aiuti.
«Ammetti il misfatto, Potter. Hai nascosto queste abilità per farmi fare una brutta figura, vero?» ridacchiò la strega, la quale stava cercando di non giocare con i capelli del suo compagno di ballo.  Lily Evans, contieniti.
James fece una faccia sbalordita. «Oh, signorina Evans, mi avete beccato! Il mio piano di umiliarla davanti all'intera scuola è stato rovinato!» disse con fare melodrammatico, sempre continuando a ballare.
Risero entrambi; intanto il ragazzo la fece girare, rompendo per un momento il contatto.
Il mago poteva vedere i malandrini che facevano il tifo per lui, incluso Sirius che non la smetteva di agitare le braccia come un cretino, attirando l'attenzione di non poche persone.
Ma a lui interessava solo il modo in cui il corpo di Lily poteva aderire perfettamente al suo (tra i due c'era comunque dello spazio) o come il mantello della ragazza brillasse ad ogni giro. E la sua risata lo stava uccidendo.
«James?» lo guardò intensamente. Il ragazzo rimase esterrefatto dal colore smeraldo degli occhi.


“The room's hush hush and now's our moment.
Take it in, feel it all and hold it
Eyes on you, eyes on me.
We're doing this right.”

Sembrava veramente che ci fossero solo loro nella sala da ballo. Nessun rumore oltre i battiti dei loro cuori e la loro voce.
Per una volta, tutto era giusto. Nessun litigio, nessuno ad interrompere. Solo loro.
«Hm?»
«Mi dispiace essere venuta con Amos.»
Questo era seriamente inaspettato. Cioè, cosa?!
James non disse nulla, ma alzò un sopracciglio con un'espressione inquitrice. Lily distolse lo sguardo.
«Volevo che qualcuno me lo chiedesse. Non Amos.» borbottò.
«Qualcuno in particolare?»
«Zitto, Potter, stai rovinando la mia dichiarazione.»
A questa frase il mago si azzittì definitivamente.
Prendendo un bel respiro, la ragazza continuò. «Insomma, avrei potuto farlo io—chiedertelo, ma mi è mancato il coraggio ed ho accettato la proposta di Amos. Ma io volevo venirci con te. »


“Suddenly I'm feeling brave

Don't know what's got into me
Why I feel this way
Can we dance real slow?
Can I hold you real close?”

«M-mi hai sempre chiesto se volessi uscire con te. Per sei anni sei stato un cretino di proporzioni epiche e molte volte ho pensato seriamente di odiarti per questo. Tutta la faccenda con Sev...Quella non è stato qualcosa facile da mandare giù, James. Ma mi sono resa conto solo ultimamente che mi avevi anche difesa, quel giorno. Ed io era stata una maledetta egoista a urlarti contro.»
Il ragazzo ancora non diceva nulla, ma lo spazio tra i due era visibilmente diminuito, tanto che sentiva ogni volta che Lily prendeva un respiro. Ormai stavano ballando molto lentamente, ma con molta meno incertezza. Perché non era importante. Non in quel momento.
I loro sguardi erano incatenati e un delizioso rossore coprì le guance della strega.
«So che non è giusto che io venga adesso da te a dirti questo. Ti ho fatto aspettare tanto, troppo. Se non vorrai stare con me, va tutto bene. Lo capirei. Ma è veramente quello che vuoi?» chiese, quasi con voce supplicante.
James non rispose, senza parole. Stava seriamente succedendo? Non ci poteva credere.
«Potresti rispondere, per favore? Se rimani ancora zitto, ti tiro il malocchio.»
Ed ecco la Lily normale.
Il ragazzo rise. «Lily Evans, stai seriamente chiedendo a me, James Potter, il ragazzo che ti sbava dietro da quando aveva undici anni, se mi va di stare con te? Sei completamente fuori di senno?»

“'Cause lovers dance when they're feeling in love
Spotlight's shining. It's all about us
It's oh, oh, all
About uh, uh, us
And every heart in the room will melt
This is a feeling I've never felt
But it's all about us”

«Non ridere di me! Sono serissima!» esclamò la ragazza, gonfiando le guance arrossate. Fece per distanziarsi, ma James la strinse più a sè.
Il ragazzo aveva assunto un'espressione seria.
«Sai per quanto tempo ho desiderato sentire una cosa del genere? O stringerti in questo modo? Non ne hai idea, Lily. Ed ora mi stai dicendo che io non ti voglio? Sono offeso. Completamente e irrimediabilmente offeso.»
«Non è colpa mia se sei così ottuso, James Potter! Sono almeno tre mesi che cerco di farti capire che voglio stare con te e tu sei così dannatamente stupido da non comprenderlo!» sbottò la rossa.
«Idiota.»
«Cretino.»
(Forse un giorno si sarebbero resi conto che erano entrambi dei stupidi, ma quella è un'altra storia.)
Il mago le sorrise dolcemente, per la prima volta in molto tempo. Dovette impegnarsi per non mettersi a ridere come una ragazzina innamorata.
«Miss Evans, credo che ci sia un solo modo per farsi perdonare. E non è la sua torta al cioccolato, che–tra parentesi– trovo squisita.» ridacchiò facendole l'occhiolino.
Lily gli diede un pugno leggero sulla spalla. «Pervertito.» borbottò.

“Do you hear that love? They're playing our song
Do you think we're ready yet? Oh, I'm really feeling it
Do you hear that love? Do you hear that love?”

Prima che iniziassero a litigare di nuovo, James prese la mano che era ancora sulla sua spalla e la strinse, fissando la ragazza.
Ecco. Questo è il momento. pensarono entrambi, quasi all'unisono.
Bastò che lui si abbassasse di poco che Lily incontrò le sue labbra a metà strada.
E fu un bacio terribilmente casto rispetto a quelli che aveva sperimentato James nella sua vita, ma era perfetto. Ed era così perchè lei era Lily Evans ed aveva passato la maggior parte dei suoi anni ad Hogwarts a negare il fatto che le interessasse lui.
Era perfetto perché lei teneva gli occhi chiusi e lui aperti, non volendo perdere nemmeno un'espressione.
E quando si staccarono non sentirono gli applausi dei malandrini o i pianti delle ragazzine innamorate del mago. Lily non fece nemmeno caso alle occhiatacce che Severus le indirizzava.
Erano solo James e Lily ed era perfetto così.

   
 
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