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Autore: Tomlinson_ismine    21/02/2014    9 recensioni
Dal 16° capitolo:
"Come mai? Hai le tue cose?" domandai scherzando.
-"No no, è proprio per quello che sono nervosa...".
-"Che vuol dire? Spiegati".
-"Che non mi arrivano da quasi un mese, sento che sto per esplodere, per non parlare dei capogiri a non finire e la nausea, ma
quella credo che sia per la sbornia di ieri sera, sai non mi sono trattenuta nell'alzare il gomito!" disse ridendo con tanta franchezza e senza
nessun suono di preoccupazione, mentre io con la mia intuizione eravamo arrivate qualcosa di più concreto.
-"Ma non è che sei incinta?" dissi scherzando.
-"C-cosa? E di chi poi? Scusami?" rispose perplessa.
-"Bè, se non lo sai tu, con chi vai a letto, come faccio a dirtelo io? Ti aiuto..chi hai portato circa un mese fa tra le tue lenzuola?".
Un tonfo.
-"Charlie, Charlie ci sei?" continuavo a chiamare.
-"Sam sono una grandissima cogliona!"
-"Perché? Vedi che scherzavo..."
-"No, no!" m'interruppe -" Credo di essere incinta!".
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You don't know who I am



9 Marzo 2013


Charlie

La fioca luce che attraversava la stanza, mi fece capire che era già mattino. Il freddo mi fece stringere ancora più a Louis che dormiva beato, sia io che lui avevamo trovato la nostre pace dopo le varie tormente. –“Lou” lo chiamai, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.
-“Mmm..” mugugnò.
-“Sveglia” dissi .
-“Giorno” disse aprendo i suoi meravigliosi occhi che si scontrarono subito coi miei, mi faceva stare bene perdermi dentro quell’oceano.
-“Giorno!” risposi sorridendo e mi strinse forte a se. Non riuscivo a capacitarmi di come avevo potuto negarmi tutto quest’amore. Volevo essere cullata da quelle braccia per sempre, volevo respirare il suo odore in eterno.  Poi mi lasciò un bacio sulla fronte e si alzò. Io lo segui a ruota ma perdendo più tempo, ero enorme. Lui mi guardava divertito.
-“Lou, non guardarmi cosi! Sono orribile!” mi sentivo ingombrante e goffa.
-“Ma che dici Cha? Vieni qui!” disse attirandomi a se. Sentire il suo addome poggiato sul mio grembo, mi dava un senso di sicurezza e completezza. Poi il piccolo scalciò nuovamente.
-“Qualcuno qui ha fame!” dissi accarezzandomi la rotondità.
-“Andiamo” disse prendendomi per mano e trascinandomi nelle scale.
Udii una voce familiare, mia mamma. Era appena tornata,ecco che sarebbe scoppiato il cazziatone dell’anno.
-“Lou, c’è mia mamma!” dissi attirandolo a me prima di entrare in cucina.
-“Tranquilla amore, so che abbiamo cominciato col piede sbagliato, ma deve capire, io ti amo” disse;  non potevo resistere, mi era mancato troppo, così mi catapultai sulle sua labbra, lo afferrai per la nuca, stringendolo eccessivamente a me, era uno di quei paci inappagabili. Poggiò una delle sue mani sulla mia pancia, mentre l’altra vagava tra il collo e la mascella. Io feci scivolare la mani sul suo petto,  stringendo forte la maglia leggera che portava. Poi le sue labbra passarono sul mio collo,ma quando inclinai il collo per dare maggiore libero accesso alle sue labbra mi accorsi che mi madre ci stava osservando con le braccia conserte. Poi tossì.
-“Lou” dissi allontanandolo.
-“Mmm?” domando lui, ancora preso.
-“C’è mia mamma” dissi imbarazzata, come una ragazzina di 14 che era appena stata scoperta a pomiciare nella sua cameretta col suo primo fidanzato, piuttosto che come una ragazza incinta con il suo grande amore.
-“Cazzo” imprecò a bassa voce, -“Signora Moore” disse tendendo la mano verso mia madre, aspettando che fosse stretta da quest’ultima, ma lei lo ignorò voltandosi –“In cucina, subito” ci ordinò.
Entrambi mano nella mano la seguimmo in silenzio.
-“Sedetevi” disse guardando le sedie che stavano attorno alla tavola, subito ci affrettammo a prendere posto, strinsi la sua mano e lo guardai, cercando di rassicurarlo, perché io conoscevo i cazziatoni di mia madre, lui no.
-“A quanto vedo, avete smesso di litigare” disse riferendosi al baciò che ci eravamo appena scambiati.
Entrambi sorridemmo. –“Avete finito di fare tira e molla? Lo volete capire che questo non è un gioco? C’è in ballo una vita, non solo i vostri sentimenti! Ma la vita di qualcuno che amerete più di voi stessi.  A presto sarete entrambe genitori e voglio che vi prendiate le vostre responsabilità” disse seria, fucilandoci con lo sguardo. Non potevo darle torto, ma stava esagerando non eravamo due bambini. 
-“Mio Dio! Mary ma lasciali vivere, sono giovani e si amano, sono sicura che si prenderanno cura di loro figlio nel miglior modo possibile!” sbottò mia nonna all’improvviso.
-“Mamma fatti gli affari tuoi!” disse mia mamma in propria difesa.
-“ Mi è bastato farmeli quanto riguardava te! Non farò fare lo stesso errore a Charlie” disse mia nonna seria, ma sapevo quanto addolorata fosse.
-“Nonna, mamma …” dissi richiamandole a me.
-“Io e Louis ci amiamo, davvero. Le nostre sono state solo frutto di tante incomprensioni, l’amore non è tutto rose e fiori, ti assicuro che cresceremo nostro figlio nel modo migliore possibile, perché oltre noi due avrà un intera famiglia ad amarlo” dissi col cuore.
-“Signora le prometto, che mi prenderò sempre cura di entrambe, lo so, possono sembrare le promesse di un ragazzino, ma le giuro che quello che dico è vero, quando decido di fare qualcosa nella mia vita è perché la voglio veramente, e anche se un domani Charlie non dovesse amarmi più, prometto che sarò sempre presente per mio figlio e mi prenderò cura di lui finché potrò” disse Louis.
 
Mia madre chiuse gli occhi e sospirò –“ Eh va bene …” disse arresa. Entusiasta, mi alzai e la raggiunsi per abbracciarla –“Grazie Mamma” dissi lasciandole dopo un bacio sulla guancia.
 
 
Julia

Quella mattina decisi di andare sola da Liam, ero veramente stanca, questo lo si poteva capire dalle intense occhiaie, ma soprattutto dal mio fulmineo dimagrimento. Non ero stata mai una di quelle ragazze pelle e ossa, ma di questo passo ci sarei riuscita. Scesi del bus, che mi lascio proprio davanti l’ospedale e come ogni mattina presi prima un caffè alle macchinette. Dinanzi la porta trovai i genitori di Liam intendi a parlare con il medico, quindi mi avvicinai con cautela.
-“Ciao tesoro” mi salutò come sempre cortese sua madre.
-“Buon giorno a voi” dissi ad entrambi e anche il signor Geoff ricambiò.
-“Cosa vi ha detto?” domandai subito curiosa.
-“Ci stava informando della gamba rotta di Liam, forse dovrà subire un intervento qualora lui si svegli” disse amareggiata.
Annuì pensando alla tristezza di quelle parole, quanto avrei voluto che si svegliasse.
-“Cara io vado a prendere il caffè e a leggere un giornale” informò Geoff sua moglie.
-“Va bene” disse stanca passandosi una mano sulla fronte.
-“Vada pure lei, ci sto io qui con Liam” suggerii, in modo che quella donna potesse rilassarsi un attimo.
-“Grazie tesoro, ma devo rasare Liam, sai che odia avere la barba disordinata” disse.
-“Ci penso io, stia tranquilla, si rilassi un po’” le sorrisi per confortarla e convincerla.
-“Grazie tante tesoro” ringraziò gentile.
-“Di nulla” dissi sorridendo.
Entrai nella stanza ed era ancora buia, così decisi aprire le persiane per fare entrare un po’ di luce. Guardai il suo volto tranquillo, era bellissimo, persino in quella stato, con una benda che gli avvolgeva la testa e una mascherina.  Poi cambiai l’acqua ai fiori, nel frattempo riempi una vaschetta d’acqua poggiandola sul comodino in seguito cercai tra le sue cose rasoio e schiuma da barba.  Con cura iniziai a radere la parte destra del suo viso arrivando sino al confine con la mascherina dell’ossigeno. Così impossibilitata nel procedere, decisi di sollevarla minimamente per non complicarmi il lavoro. Fu un attimo quando dall’elettrocardiografo  iniziarono ad accelerare i battiti cardiaci, mi preoccupai immediatamente, cosa avevo combinato, forse avevo azzardato troppo a togliere quella benedettissima mascherina?  Il senso di colpa prevalse e quel dannato bip non faceva cha aumentare, subito arrivarono  gli infermieri e i dottori, facendomi allontanare e occupandosi della situazione. –“Giuro che non ho combinato niente, ho solo leggermente sposato la mascherina” piagnucolai.  Ma nessuno mi diete retta troppo occupati nel loro dovere.  Arrivarono pure i suoi genitori  preoccupati –“Che succede?” domandarono. –“Niente di grave signori Payne, suo figlio sta solo prendendo riconoscenza” spiegò il dottore.  Fui travolta dell’immensa felicità che quelle parole mi mandarono, era il miglior giorno di sempre. Inconsciamente abbracciai la madre di Liam. Ero incredula. E pensare che mi stava venendo un infarto, pensando che stesse succedendo qualcosa di grave di nuovo per colpa mia.  –“Potete momentaneamente lasciare la stanza?” ci chiese cortesemente un infermiera. –“Perché ?” domandò suo padre.  –“Dobbiamo staccare alcuni macchinari e iniziare altre terapie credo, dopo potete rientrare” disse cortese. Così uscimmo tutti. I signori Payne chiamarono le loro figlie, mentre io mi preoccupai di chiamare Niall, in modo che potesse dare la notizia a tutti.  Puntualmente come sempre, arrivò quella sgallettata di Alicia, lei era sempre ben vestita e truccata, non sembrava per niente scombussolata per la situazione, magari era una tipa forte.  Si avvicinò a noi, più che altro ai genitori di Liam, ignorandomi come al solito.  –“Liam?” domandò con quell’aria  da narcisista che aveva.  –“Oh tesoro, si sta risvegliando!” disse la madre entusiasta.  –“Grazie per avermi avvisato!” disse retorica. –“Scusaci ma è appena successo” rispose la signora. Ma come poteva comportarsi così con i suoi? Si era fatta chiedere pure scusa e lei non era nessuno per Liam.  –“potete entrare” ci avvisò l’infermiera che uscì con tutto l’equipe dei medici, lasciando solo con noi il primario. Ero entusiasta non stavo più nella pelle.
-“Mamma, Papà …” disse lievemente appena vide i suoi genitori. Il mio cuore scoppiò di felicità al suono della sua voce.  –“Alicia ci sei pure tu” disse sorridendo sorpreso. Cosa? Cosa avevano appena sentito le miei orecchie? Perché stava calcolando lei e non me? Voleva dire che era arrabbiatissimo con me per quello che gli era successo e stava già cominciando ad ignorarmi? –“Amore mio” disse lei civettuola avvicinandosi pericolosamente a lui sino a stampargli un lieve bacio sulle labbra. Ma come poteva? I genitori di Liam erano un po’ confusi, ma gli feci cenno di lasciare stare, me la sarei sbrigata da sola.  –“Ehy” dissi avvicinandomi al letto, volevo che mi dicesse qualcosa, anche un ti odio.  –“Salve” disse sorridendo, più che per piacere, lo fece per educazione.
-“Liam scusami” dissi prima di tutto.
-“Per cosa?” disse confuso.
-“Come per cosa? Per l’incidente!” risposi più confusa di lui.
-“Quale incidente?” domandò.
Sia io che i genitori di Liam ci guardammo in faccia, aspettando spiegazioni dal medico, che in fine parlò –“ Liam l’incidente è il motivo per cui sei qui dentro” spiegò il dottore.
-“Si lo avevo intuito … ma non capisco cosa c’entri lei, per caso sei la ragazza che mi ha investito?” disse. Cosa? Ero sconvolta, mi si mozzò il fiato. Non potevo crederci, non si ricordava di me.  Una lacrima attraverso il mio viso –“Scusate” dissi correndo fuori.  Dopo cinque minuti venni raggiunta dai genitori con il medico. La madre di Liam mi abbracciò per consolazione;
-“Che è successo? Perché non si ricorda più di me?” domandai frustata al medico.
-“Credo che Liam abbia avuto una perdita di memoria tempo breve, molto probabilmente a causa del trauma cranico” spiegò.
-“Che c’entra col fatto che non si ricorda più di me?”  domandai confusa.
-“Vedi in pratica la memoria a breve termine di una persona può essere pensata come una camera di stoccaggio temporaneo per eventi recenti e ricordi , quindi molto probabilmente a dimenticato tutto quello che gli era successo di recente, a causa dell’ematoma che si è venuto a creare, quindi bisognerebbe aspettare che l’ematoma si asciughi e iniziare una terapia di ricordi per così dire, Scusa se te lo chiedo da quanto tempo conosci Liam?” domandò diplomatico.
-“Da questa estate” risposi amareggiata.
-“Quindi ha momentaneamente cancellato i ricordi di circa 7/8 mesi” rispose.
-“Credo di si … anche se penso che abbia rimosso di più”  dissi.
-“Perché?” domandò il dottore, aveva bisogno di conoscere i dettagli se voleva aiutarlo.
-“Perché lui a Maggio si era lasciato con Alicia e adesso crede che sia ancora la sua ragazza” dissi afflitta.
-“Quindi ha perso circa un anno di memoria … grazie per l’aiuto signorina” disse il medico prima di andare.
-“Di niente, ma aspetti, devo chiederle una cosa” dissi turbata.
-“Mi dica” rispose gentile.
-“Quanto durerà? Come possiamo aiutarlo?” domandai.
-“Non penso durerà molti giorni , dobbiamo aspettare che l’ematoma asciughi, ma una cosa importante per aiutarlo, oltre la nostra terapia, è che dovete fare in modo di mandargli dei ricordi, ma senza forzarlo, ad esempio non dirgli di essere la sua attuale ragazza, perché non capirebbe, per adesso è confuso” rispose.
-“Va bene” risposi in lacrime, dopo di che mi allontanai da tutti, volevo stare da sola.
In lontananza vidi arrivare i ragazzi, Zayn, Niall e Harry.
-“Ehy July, che ci fai qui fuori?” domandò Niall preoccupato.
-“Liam ha perso la memoria” dissi disperata, buttandomi tra le braccia di Niall in un pianto liberatorio.
-“Cosa?” domandarono Zayn e Harry confusi.
Mi asciugai le lacrime, facendo attutire i singhiozzi, prima di spiegargli tutta la situazione.
-“Quindi in pratica la sua memoria è rimasta ferma, tipo ad Aprile?” domandò Harry ancora incerto.
-“Si, quindi per lui sta ancora con Alicia e quindi e come se io e le ragazze non fossimo mai esistite” spiegai.
-“ E adesso come si fa?” disse Zayn.
-“Gli state vicino, è tutto quello che potete fare, non forzartelo con la verità perché non capirebbe” risposi triste.
-“Che situazione di merda!”  sbraitò.
-“Ragazzi, qualcuno di voi potrebbe lasciarmi a casa? Non ho più voglia di stare qui per adesso, ho bisogno di riposare” chiesi per cortesia.
-“Certo, ti accompagno io e poi ritorno” si propose Niall.
-“Scusami” dissi.
-“Di niente, se vuoi chiamo Sam, ti fa compagnia?” mi chiese.
-“No, grazie ma voglio stare sola” dissi, lo so che volevano consolarmi in tutti modi, ma per il momento l’unico che poteva farmi stare bene era Liam, e lui non sapeva chi ero io.
 
Charlie

 -“Appoggiate completamente la vostra schiena  sul petto del vostro compagno e rilassatevi, fate un lungo sospiro e prendete le sue mani, riportandole sul grembo, dopo di che a ogni contrazione che percepirete il giorno del parto, stringete entrambe le mani sul ventre … bene così … potrete entrambe concepire il tempo e il dolore di una contrazione …” spiegava l’educatrice.
-“A me sembrano un mucchio di stronzate” sussurrò al mio orecchio Louis, facendomi sorridere, mentre stringeva la sue mani su di me.
-“Smettila” dissi rimproverandolo sottovoce, non potevamo parlottare.
-“Scusa perché dovrei pure percepire lo stesso dolore?” rispose sconvolto.
-“In modo che sappiate cosa si prova”  risposi saggia.
-“Che razza di masochismo è questo?” rispose scettico.
-“Non è masochismo, ma tu ci pensi che devo fare uscire una testa dalla mia vagina eh?” sbottai.
-“Ti prego non dirlo nemmeno che mi sento male” rispose quasi schifato.
-“Adesso voi donne allargate le gambe più che potete e portatele su, facendovi sostenere sempre dal vostro compagno” continuò.
-“Te lo dico io, questa non vuole che proviamo gli stessi dolori, stiamo solo facendo da lettino” disse sarcastico.
-“Lou, ma la vuoi smettere” dissi colpendolo, non sapeva mai comportarsi seriamente.
-“Per favore silenzio” ci guardò storta l’educatrice.
-“Ci scusi” risposi io per entrambe.
A interrompere di nuovo la lezione, fu una suoneria.
-“Di chi è?” domandò la donna severa.
-“Mi scusi, il mio” disse Louis.
Dovevamo farci riconoscere ovunque.
-“Potete lasciare la sala cortesemente, se non siete interessati” disse con un finto sorriso.
-“Charlie, è Zayn,devo rispondere” disse Louis non preoccupandosi di quello che aveva appena detto la signora.
-“Scusate” s ‘intromise avvicinandosi.
-“Okay okay andiamo …” risposi io, stirai le braccia verso Lou che era già alzato in modo che potesse aiutarmi ad alzarmi, poi raccolse il tappetino  -“Per la cronaca, secondo me questa lezione è una stronzata, mia madre fa nascere bambini da più di vent’anni, non ha mai fatto niente di tutto questo” disse prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciando tutti a bocca aperta.
-“Louis sempre tu sei! Adesso siamo proprio fuori dal corso” dissi contrariata.
-“Tranquilla Tesoro, quel giorno avrai solo bisogno di me” disse lasciandomi un lieve bacio sulle labbra per calmarmi, ma più che altro per zittirmi.
-“Che voleva Zayn?“ dissi cambiando discorso.
-“Ha chiuso, adesso lo richiamo!” compose il numero e partì la telefonata.
-“Ciao Zayn … tutto bene, che succede?” disse.
-“Davvero? Non ci posso credere! Certo che torniamo!” rispose entusiasto.
-“Ci vediamo presto, vi voglio bene!” riattaccò.
-“Allora?” domandai curiosa.
-“Liam si è risvegliato!” disse felice.
-“Ma è grandioso!” dissi abbracciandolo .
-“Questo si che è un miracolo” disse ricambiando l’abbraccio.
-“Quindi dobbiamo tornare a Londra?” dissi un po’ dispiaciuta per il poco tempo trascorso insieme.
-“Se per te è un problema, scendo solo e poi ritorno” disse apprensivo.
-“No tranquillo, torniamo insieme” disse sorridendo e baciandolo.
-“Sicura?” domandò .
-“Si, tanto da qui ci hanno cacciato!” dissi scherzando, prima di ributtarmi sulle sue labbra.
 
Bonnie
 
-“Oh Zayn sono felicissima che Liam stia bene” dissi mentre parlavo al telefono con lui, avevo appena ricevuto la notizia e stentavo a crederci.
-“Vieni con me?” mi propose.
-“Non posso Zayn “ dissi dispiaciuta.
-“Perché?”  domandò .
-“Sta arrivando James” dissi amareggiata.
-“Va bene, va bene … non so fino a quanto potrò resistere con questa storia, davvero…” disse esausto.
-“Zayn , te l’ avevo detto che non era facile”  chiarii.
-“Si ma non mi va di condividerti con qualcun’atro” rispose serio.
-“Dobbiamo ricominciare a litigare?” dissi.
-“No no, lascia stare, oggi è un bel giorno … ci si sente, Ti amo!” disse.
-“Ti amo anch’io” risposi prima di riagganciare.
Scesi in cucina a prendere un succo dal frigorifero quando venni chiamata da mia mamma.
-“Che c’è mamma?” domandai stufa.
-“Va a vestirti in modo decente, tra un po’ arriva James” mi consigliò.
-“E allora?” risposi irritata.
-“Bonnie ti prego , non fare la sciocca, fa come ti dico e poi capirai” seguì il suo consiglio, solo per non sentirla parlottare ancora; se fossi stata con Zayn, potevo benissimo passeggiare in pigiama, non c’era bisogno di rendersi lussuosamente presentabili.
Dopo essermi cambiata, trovai tutti in salotto persino James.
-“Bonnie, puoi avvicinarti” e così feci. Mia madre batté le mani euforica. Mi sentii leggermente sotto pressione con gli occhi di tutti puntati addosso, da quello di mio padre sino a quello di James. Avevano scoperto qualcosa?
-“Bonnie, visto che ho già chiesto il permesso ai tuoi genitori ed ho ricevuto la loro benedizione” disse mettendosi in ginocchio, no ti prego non lo fare pensai.  Afferrò un cofanetto dalla tasca della giacca e lo aprì –“Mi vuoi sposare?” mi si mozzò il fiato in gola. No. Non poteva essere successo. Tutti mi fissavano in attesa di una risposta, soprattutto James, che era abbastanza confuso. Le mani sudavano e la paura cresceva in me, che dovevo fare ? 
-“Amore?” richiamò la mia attenzione James, poi guardai mia madre e mi fece cenno di accettare. Ma io non volevo.
-“Allora?” continuò.
-“Ehm… si” dissi in un sussurro. Subito mi mise l’anello e mi baciò. Ero scombussolata, non potevo crederci, avevo fatto la più enorme cazzata della mia vita.
 
Ciao ragazze, eccomi qui dopo un mese. Volevo aggiornare ieri sera, ma ero troppo concentrata sui Brits 2014, perché c’erano i nostri ragazzi!!! Ma avete visto quanto sono belli? *_*  Li amo <3 Erano vicino al palco quindi ad ogni entrata era possibile vederli, che figata!!! Tralasciando questo…la brutta figura di Harry che era al bagno??? Eh? Sempre e solo lui, sennò che Harry Styles sarebbe senza le sue brutte figure?  Menomale che con le sue lunghe gambe ha raggiunto il palco in poche solcate. E l’intervista nella stanza dei vincitori ???  Liam era ubriaco!!! Ahahahahah… E quando gli hanno chiesta qual è stato il miglior concerto , avete sentito cosa ha detto Zayn? Ha detto Verona e Niall ha confermato! Mi sento lusingata… anche se io non c’ero è sempre un onore essere ricordate anche in quell’attimo.
Tornando al capitolo, che dire Lou e Charlie mi piacciono troppo, trionfa l’amore. Adesso spero che non mi ucciderete per Liam e July, vero? Perdonatemi, ma doveva andar così. E Bonnie? Come reagirà il nostro amato Malik?  Fatemi sapere, ci tengo ;) Ringrazio tutte, soprattutto colore che hanno recensito, grazie per quelle
8 recensioni, che mi fanno sempre piacere. 
Ps. Ho iniziato una nuova FF “A secret love story” date una sbirciatina e fatemi sapere, spero di aggiornare presto anche lì.  Bacioniiiiiii, la vostra Carmen <3
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
  
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