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Autore: sheermadness    21/02/2014    1 recensioni
La vita va avanti.
Il mondo continua a girare, il sole a sorgere, le foglie a cadere dagli alberi, i fiori a germogliare.
Il mondo non si ferma, non si ferma nemmeno per la morte.
È il tuo di mondo che si ferma, che si cristallizza in quell'attimo di impossibile dolore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La mano stretta a pugno sempre più forte, le unghie conficcate nel palmo, tanto che probabilmente il segno ti resterà per qualche giorno. 
Non ti importa. 
Non ti importa di niente adesso, veramente. 
L'unica cosa che riesci a fare è continuare a tenere il tuo sguardo puntato su quella bara di ciliegio. 
È così che va la vita, ti sei detta, ma non c'hai creduto nemmeno tu.
È tutta li, una vita. 
Uno sogna di star vivendo per fare grandi cose, per realizzare i propri sogni, mentre la verità è che si vive solo per morire.
È quello lo scopo finale, quello che ci aspetta alla fine della corsa. 
Che sia lunga, corta, bella, brutta.. che importa? Tanto moriremo tutti- ti ha detto Josephine per cercare di alleviare il tuo dolore. 
Il tuo dolore non può placarsi. No. Perchè importa la corsa, tanto quanto l'arrivo. 
C'è il mondo in mezzo. 
Ci sono i sorrisi, i baci rubati, le carezze, i pianti, i dolori.. 
C'è una vita li in mezzo. Come può non importare? 
Stringi più forte il pugno della mano, senti la pelle bruciare nel punto in cui le unghie fanno forza e premono. 
Beth ti accarezza delicatamente un braccio, vorresti voltarti e guardarla, vedere i suoi occhi, ma è come se una forza magnetica ti attiri a quella bara. Non puoi spostare lo sguardo. 
Vuoi poterla osservare più a lungo possibili, non vuoi perderti un momento. Sai che poi non ce ne saranno più. 
- È finita. Andiamo a casa- La voce carezzevole di Beth ti raggiunge come ottavata. 
Quindi eccoci, questo è il momento. 
È qui che finisce tutto. 
La tua vita. La tua vita con lui. I suoi sorrisi. Il suo profumo. 
Eccoci, non ci sarà più niente ormai. 
Eccoci, questo è il nostro addio. 
Vorresti dirgli tante cose. Vorresti aver avuto più tempo, per potergliele dire. 
Vorresti... 
E te ne torni a casa con il braccio di Beth intorno alle spalle. 












La tua casa non ti sembra più la tua. 
Ha un odore diverso, un aspetto diverso. 
È tutto ancora troppo ovattato. 
Hai troppo tempo. 
Ecco quello che nessuno ti insegna, ma che scopri sulla tua pelle. 
Dopo l'ultimo addio, c'è sempre troppo tempo. 
Sei sola, non hai niente da fare tranne che pensare. 
Troppo tempo. 
E se prima ancora fantastichi su quello che sarebbe potuto essere, quel dolore al petto ti ricorda che non potrà esserlo mai più. Mai. 
Troppo tempo. 
Per cercare di pensare a qualsiasi cosa che non sia lui, anche a quella marmellata dentro la credenza che probabilmente sarà scaduta. 
Troppo tempo. 
Per pensare a lui. 
Perchè è l'unica cosa che ti ha sempre riempito il cuore, la mente.
Troppo tempo per pensare alle sue carezze, al suono della sua voce, la sua risata. I suoi abbracci. 
E ti ricordi che vivevate insieme, che le sue cose sono ancora qui, nella vostra casa. 
E piangi e strilli, stretta a quel maglione che ne sa così tanto di lui.
Troppo tempo. 













- Guarda che mangiare non è diventato nel frattempo solamente un hobby- 
Nel frattempo?
Nel frattempo fra cosa? Tra la sua morte e ora? 
È passato un mese, anche se a te sono sembrati anni. 
Ogni mattina più dura, i pensieri sempre li presenti. 
Non ricordi nemmeno cosa hai fatto ieri sera. 
È sempre tutto offuscato, opaco, come se fossi veramente diventata solamente un autonomo. 
Ti alzi, mangi, vai a lavoro, vedi gli amici. Ma non sei veramente lì. 
Sei altrove, persa tra quei pensieri che non ti abbandonano mai. 
Non lo nominano più, di questo ti sei accorta. 
Come se ora che sia morto, non si possa più nominare il suo nome o parlare di lui. 
Forse lo fanno per te, o forse fa troppo male pensare a lui. 
Tu ci parli. Sempre, e lo senti ridere, risponderti. 
Ci parli, di tutto, sempre. 
- Rialzati. Forza. Ti devi rialzare, parla con noi, incazzati. Smettila di essere così ti prego. Tu non sei morta- 
- Lui sì. Mi manca in ogni istante. Sentirò la sua mancanza per tutta la vita. -
- Tesoro..- 
- Ho paura di scordarmi il suono della sua voce. Di dimenticare i suoi abbracci. La sua risata. Il suo amore per me. Ho paura di dimenticare il mio amore per lui- 
Caroline ti culla nel suo abbraccio, e per un momento ti dimentichi di tutto, sei concentrata ad assaporarti solamente quell'abbraccio. 













La vita va avanti. 
Il mondo continua a girare, il sole a sorgere, le foglie a cadare dagli alberi, i fiori a germogliare. 
Il mondo non si ferma, non si ferma nemmeno per la morte. 
È il tuo di mondo che si ferma, che si cristallizza in quell'attimo di impossibile dolore. 
Si ferma per un po', e poi riparte.
Riprende la sua corsa. 
Perchè ci sono gli amici da abbracciare, il sole da cui farsi riscaldare, i panni da lavare, i pavimenti da spolverare.. 
- È così bello riavere con noi la nostra amica!-
Lui non lo riavrai più. Questo lo sai. 
Non l'hai accettato, perchè ti mancherà sempre, però hai imparato come conviverci.
Hai imparato che lui ha un posto tutto speciale nel tuo cuore, e che nessuno mai te lo porterà via. 
Che forse con il passare degli anni, la sua voce si affievolirà nella tua mente, ma non dimenticherai mai quanto lo ami. Quanto lo hai amato e quanto continuerai a farlo. 
Hai imparato che forse ti innamorerai di nuovo, che sarà bello farsi riscaldare il cuore, che ci sarà un nuovo lui. Avrà uno spazio tutto per se nel tuo cuore, proprio li vicino a dove l'altro lui è così tanto tempo che sta. 
Imparerai a fargli condividere lo stesso spazio. Imparerai che l'esistenza di uno non pregiudica l'esistenza dell'altro. 
Imparerai ad andare avanti, a tendere una mano al passato senza perdere di vista l'orizzonte.  











- Sono a casa, idiota! - 
Le chiavi tintinnano quando le lasci cadere sul mobile. Posi la borsa, ti togli il cappotto, e vaghi alla sua ricerca. 
- Porevi dirmelo che saresti tornato oggi! Che senso ha mandarmi la foto del portone di casa? - 
Esci dalla cucina e ti dirigi verso la camera da letto. 
- Che poi, brutto farabutto, ti sarei venuta a prendere! A che ora avevi il bus?- 
La camera è vuota. 
- Adam? ma dove sei?- 
Bussi alla porta del bagno.
Non risponde nessuno. 
Tiri fuori il telefono e controlli l'ultimo messaggio. 
Lo hai ricevuto mezz'ora fa.  
 
 
'Mi era mancata questa porta celeste! Ti aspetto a casa, quando torni andiamo al bar dagli altri! Non fare l'arrabbiata!'  
 
 
Dov' è, allora? 
Apri la porta del bagno. 
Eccolo dov' è. 
Non pensi a niente, ti precipiti solamente a raggiungerlo per terra. 
Ti avvicini al suo viso, e provi a scuoterlo per le spalle. 
- Adam. Adam. Adam.-
È disteso a terra, a pancia in giu. Il viso rivolto verso sinistra, verso la vasca, una braccio vicino, l'altro lungo il corpo. 
È freddo. 
È la prima cosa di cui ti sei accorta. 
È freddo. 
Ed immobile. 
Immobile. 
Non respira. 
È li disteso, inerme ed è immibile. 
Non alza e abbassa lo sterno. 
Immobile. 
Chiami di corsa l'ambulanza, ma  sai che non potrà fare più niente. 
Ti siedi a terra, in bagno,e lo guardi. 
Erano tre settimane che non lo vedevi. 
Era dovuto partire di corsa per lavoro. 
Tre settimane. 
Non ti era sembrato un sacrificio così grande allora, ora è cambiato tutto. 
Ha tagliato i capelli. 
Sono più corti, e disordinati. 
Erano così morbidi. Lo sono ancora? 
Passavi le ore a far scorrere le dita tra quei capelli biondi. 
Il neo sopra il labbro. 
Le unghi poco curate. 
Le gambe fine. 
Cerchi di guardarlo più attentamente possibile, non vuoi dimenticare niente. 
Non vuoi non vederlo più. 
Non ti parlerà più, non ti guarderà più con i suoi occhioni chiari.
 Non lo sta facendo già più. 
Non ti abbraccerà più. 
Non ti cullerà più. 
Non.. 
Tieni stretto a te il suo corpo. 
È inerme. 
Ti aggrappi, lo stringi, piangi, urli. 
È morto. 
Adam è morto. 



 
- Sai cosa? I nostri bambini avranno degli occhi azzurri stupendi. - 
- Ma smettila! Piega questi maglioni! - 



Carrie ha gli occhi marroni. 
Ha preso dal papà. 

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Spazio me: 
Non so che dire, è da tantissimo che non  pubblico qualcosa di mio. Non so perchè questa storia, so solo che mi è entratat dentro, è mia. Spero che vi piaccia.  Grazie a chi leggerà!! 
  
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