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Autore: Nami_88    21/02/2014    11 recensioni
Afferro il boccale.
Lo stringo piano.
Sono nell’angolo più nascosto e buio del locale.
Da solo.
Non amo molto la compagnia.
Soprattutto quando sono senza armature.
Senza la mia maschera.
Qui la luce non penetra, ma la mia posizione è perfetta per osservare ciò che accade in questo tugurio.
Per tener d’occhio il mio capitano.
Per proteggerlo.
È questo il mio dovere.
Da buon vice.
Gli devo la vita.
E vederlo così mi fa male.
Il grande Eustass.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Killer, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Afferro il boccale.
Lo stringo piano.
Sono nell’angolo più nascosto e buio del locale.
Da solo.
Non amo molto la compagnia.
Soprattutto quando sono senza armature.
Senza la mia maschera.
Qui la luce non penetra, ma la mia posizione è perfetta per osservare ciò che accade in questo tugurio.
Per tener d’occhio il mio capitano.
Per proteggerlo.
È questo il mio dovere.
Da buon vice.
Gli devo la vita.
E vederlo così mi fa male.
Il grande Eustass.
Da solo al bancone.
Fissa inebetito quel che resta di una bottiglia di rum.
Ringhia feroce.
Trema.
Non l’ho mai visto in quello stato.
Mai.
Quell’espressione sconfitta.
Abbattuta.
Maledizione non è da lui.
E lo sa.
È per questo che è furioso.
Vorrebbe morire piuttosto che subire ciò.
Non è virile.
Soffrire per una Lei.
Da mesi ormai.
Mi scappa un sorriso.
Ricordo ancora le sue parole.
Mi diceva che quella rossa non la sopportava.
Che gli faceva salire il sangue al cervello.
Da Sabaody.
Il loro primo incontro.
È da allora che è iniziata la “caccia”.
Doveva trovarla.
Non poteva sopportare di essere stato trattato così.
Quell’arroganza.
Quella prepotenza.
Quella bellezza.
Lo avevano stregato.
Dannazione.
Abbiamo seguito la rotta di cappello di paglia.
Sempre.
Da quel momento.
In ogni isola in cui si fermavano noi approdavamo.
Eravamo lì.
Sempre.
Nell’ombra.
Ma come fare per avvicinarla?
Come fare?
Come fare senza usare le maniere forti?
Questo il tormento.
Questo.
Niente di più banale.
Niente di più terribile.
Il sanguinario terrore dei mari.
Ridotto così.
Prendo un’altra sorsata di questa birra chiara.
Buona.
Non eccezionale.
I pensieri viaggiano veloci.
Tanto da non rendermi subito conto della porta che si apre.
Sento delle risate.
Una gran confusione.
Saranno i soliti insopportabili ragazzini.
Sollevo lo sguardo.
Piano.
Ed è lì che la vedo.
Bella come la ricordavo.
Sempre.
La lunga chioma arancio le cade sulle spalle nude.
Gli shorts non lasciano molto all’immaginazione.
I soliti tacchi alti e quel profumo di mandarino.
Dannazione.
Di certo non è una che passa inosservata.
Il mio sguardo corre svelto da Kid.
Come previsto.
La sta fissando.
La ragazza è insieme ai suoi amici.
Tutti i mugiwara al completo.
Devo stare in guardia.
Conosco l’impulsività del mio capitano.
Potrebbe far a pezzi tutto solo per una bibita calda.
Figurarsi ora.
Lei lo vede.
Fa un mezzo sorriso.
Lo supera arrivando al bancone e poggiando i gomiti sul legno levigato.
Parla con l’oste del locale.
Non so cosa gli sta chiedendo.
Da bere.
Delle informazioni.
Non riesco a sentire.
Troppo il rumore nel bar.
In quell’istante vedo Eustass girarsi verso lei.
E fa proprio ciò che temevo, vista la sua rabbia repressa.
Con uno scatto poco carino la afferra per il polso portandola a pochi centimetri dal suo viso.
Senza una parola.
Senza preavviso.
Un istinto.
Cerca di sopravvivere.
Basta questo.
So bene ciò che accadrà.
L’ho visto mille volte.
Sposto il bicchiere.
M’infilo la maschera.
Ma è tardi.
Nel locale scende un silenzio surreale.
I mugiwara sono tutti in piedi.
Ma è il cacciatore di taglie ad aver fatto la prima mossa.
Non l’ho nemmeno visto.
È stato un fulmine.
Un lampo.
La punta della sua katana sta sfiorando la giugulare dello spietato Eustass.
La vedo male.
Il locale si svuota in pochi istanti.
Devono essere abituati alle risse tra pirati qui.
Ma questa potrebbe trasformarsi in una vera guerra.
E maledizione lo sappiamo tutti.
La nostra ciurma si alza in piedi.
Siamo in molti.
Circondano i pirati di cappello di paglia.
Ma non si muovono.
Non attaccano senza un nostro ordine.
Io non faccio un passo.
Non posso.
Se dovessi farlo vorrebbe dire che la battaglia è iniziata.
E devo evitarlo.
La ragazza ha smesso di dimenarsi.
È intelligente.
Sa bene anche lei che non finirebbe bene uno scontro.
Ma Kid non intende lasciarla.
Anzi.
Testardo.
Fissa come un cane rabbioso il ragazzo dai capelli verdi che lo ha sfidato.
Non intende mollare la presa.
Vuole quella donna.
E, da come si stanno mettendo le cose, è pronto a radere al suolo questa baracca.
“Togliti dai piedi ragazzino!”.
Fa con quel suo tono spavaldo il mio capitano, accompagnando la frase con un ghigno.
Ma la katana non si muove di un millimetro.
“Lasciala”.
Non è una richiesta.
È chiaro che è un ordine.
Pessima idea samurai.
Kid si volta afferrando con la mano d’acciaio la spada dall’elsa nera del mugiwara.
“Ho ucciso per molto meno…”.
Ammette serio e felice.
Mi ritrovo ad annuire alle parole del mio capitano.
La verità.
So bene che se sta mantenendo la calma è solo perché non vuole coinvolgere la rossa nei loro scontri.
Se non ci fosse stata lei…
Li avrebbe già fatti fuori.
“Lascia Nami lurido bastardo!”.
Il tono del ragazzo dai capelli verdi si sta alterando.
Non è più freddo.
Né distaccato.
Sta per esplodere.
Quel suo unico occhio nero sembra quello di una belva assetata.
Si sta mettendo male.
Afferro silenziosamente le lame.
Gli altri non intervengono.
Sono lì fermi a guardare la scena.
Lasciano che se la sbrighi il loro compagno.
Come noi, non vogliono uno scontro tra ciurme.
Non ora.
Non è il tempo.
“Zoro…”.
È la delicata voce della rossa a sussurrare questa volta.
Ci riporta per un attimo alla realtà.
“Fermo, non fare sciocchezze!”.
Lo rimprovera.
Non deve innervosirsi.
“Non dire stronzate Nami, non ti lascio a questo verme”.
Dice mentre sfodera l’altra katana.
Si prepara ad attaccare.
È in posizione.
Merda.
Mi alzo di scatto.
Non deve succedere.
No.
Kid è fermo.
Allenta la presa sulla ragazza.
Si gira a guardarla mentre lei, imperterrita, fissa il suo compagno.
Preoccupata.
È allora che accade qualcosa che mai mi sarei immaginato.
Mai.
Il feroce Eustass…molla.
Si arrende.
Non combatte più.
Lancia la ragazza addosso al samurai che prontamente la afferra.
Le accarezza la testa.
Le avvolge il viso con la mano.
Sono una coppia.
Solo ora me ne rendo conto.
Ma non credo sia stata quest’intuizione a far demordere Kid.
No.
“Mi avete stancato…”.
Fa scocciato mentre ritorna a sedersi sullo sgabello davanti al bancone.
Afferra un’altra bottiglia di rum.
Con una calma che non lo contraddistingue si accomoda dando la schiena a chi, pochi istanti prima, stava per far fuori.
La ciurma lo guarda sconvolta.
Che stia male?
Non capiscono.
Abituati a vederlo senza freni.
Mai rimpianti.
Mai rese.
Abituato a prendersi tutto ciò che vuole.
Non chiede il permesso.
Non è misericordioso.
La ragazza si volta un secondo a fissare la grande schiena dell’uomo che la teneva prigioniera.
Si sofferma solo un secondo.
Tranquillizza il suo cacciatore di pirati.
Fa un sorriso che ha il potere di far arrossire anche me.
Impossibile non restarne invaghiti.
Innamorarsi di lei è così facile.
Come cambiare.
Per le cose veramente importanti.
Come diventare ciò che più odiamo.
Solo per evitare che chi si ama possa correre rischi inutili.
Ritorno seduto, nel mio posto in fondo al locale.
Al buio.
Sfilo la maschera.
Respiro a pieni polmoni quel profumo di mandarino che ora sta uscendo dal locale.
Il mio pensiero è rivolto al mio capitano.
So che si sta odiando.
Nessuno dovrà mai far più parola di quello che è accaduto qui stasera.
Mai nessuno.
Domani ritornerà quello di sempre.
Quello che ci condurrà al Raftel.
Domani.
Ma stasera no.
Stasera è un uomo.
Un uomo che si è ucciso per una donna.
 
Angolo dell’autrice latitante
 
Ehilà!
Eccomi di nuovo dopo una lunga latitanza, ma purtroppo il lavoro mi assorbe tutte le energie e non ho nemmeno più la forza di leggere le fic…
Ma fortunatamente ora sono in ferie :D :D una settimana di libertà, e per festeggiare condivido questa mia gioia con voi!! Sperando ovviamente che la fic vi piaccia ahahahaha è un po’ diversa dalle solite, in questo caso ascoltiamo i pensieri di Killer, personaggio che adoro!! Non è una fic kid x nami, ma una zonami, anche se Kid è evidente provi qualcosa per la bella navigatrice!!
Li adoro insieme, ma questa volta volevo uno scenario diverso!!!
Fatemi sapere se vi piace!!
Bacioni!!
Nami_88
 
 
 
  
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