Prologue.
Elizabette Price aveva diciassette anni e una intera vita passata a scoprire quanto il mondo facesse schifo.
Ma capita quando non hai piu nulla in cui sperare, nessuno da amare, qualcuno da seguire.
Capita quando cerchi di cancellare il tuo passato e quello torna scritto a penna indelebile.
Capita quando non hai un presente e sai di aver mandato il tuo futuro a puttane.
Elizabette frequentava il Norwest Christian College.
Viveva da sola, o meglio, viveva con un padre (se così si poteva definire) che si era dato all' alcool ed ora era in chissà quale città a sbronzarsi con gli amici.
Non era quel tipo di ragazza da potersi definire bella.Liz si odiava.
Eppure era particolare,piena di dettagli che nessuno mai notava.
Era magra, tanto magra che le contavi le costole e tra le coscie ci passava un libro; i lunghi capelli rosso fuoco, arancioni sulle punte erano lasciati liberi sulle spalle. Era bianca come il latte, così pallida che la pelle sembrava quasi trasparire e lasciava intravedere due mezzalune scure sotto i suo occhi da gatto.
Occhi sempre contornati da una lunga riga d'eyeliner nero.
Era differente, ma a nessuno sembrava importare.
Indossava sempre lunghe cannottiere nere delle sue band preferite: Guns 'N Roses, Nirvana, Green Day, Arctic Monkeys a cui abbinava Dr.Martens, Vans, o Creepers.
Odiava perfino il suo carattere.
Odiava dover essere così fredda, acida, cinica, così stronza con chiunque.
Era stata definita apatica e forse,solo forse, avevano ragione.
Forse ne aveva dovuti portare così tanti di massi su quelle gambi così esili che ormai era vuota dentro.
E Liz si sentiva così.
Come la facciata di un palazzo,così ben decorata, e dentro invece c'è l'assenza di tutto.
C'è il vuoto.
E c'è lei.
Elizabette Price aveva diciassette anni e una intera vita passata a scoprire quanto il mondo facesse schifo.
Ma capita quando non hai piu nulla in cui sperare, nessuno da amare, qualcuno da seguire.
Capita quando cerchi di cancellare il tuo passato e quello torna scritto a penna indelebile.
Capita quando non hai un presente e sai di aver mandato il tuo futuro a puttane.
Elizabette frequentava il Norwest Christian College.
Viveva da sola, o meglio, viveva con un padre (se così si poteva definire) che si era dato all' alcool ed ora era in chissà quale città a sbronzarsi con gli amici.
Non era quel tipo di ragazza da potersi definire bella.Liz si odiava.
Eppure era particolare,piena di dettagli che nessuno mai notava.
Era magra, tanto magra che le contavi le costole e tra le coscie ci passava un libro; i lunghi capelli rosso fuoco, arancioni sulle punte erano lasciati liberi sulle spalle. Era bianca come il latte, così pallida che la pelle sembrava quasi trasparire e lasciava intravedere due mezzalune scure sotto i suo occhi da gatto.
Occhi sempre contornati da una lunga riga d'eyeliner nero.
Era differente, ma a nessuno sembrava importare.
Indossava sempre lunghe cannottiere nere delle sue band preferite: Guns 'N Roses, Nirvana, Green Day, Arctic Monkeys a cui abbinava Dr.Martens, Vans, o Creepers.
Odiava perfino il suo carattere.
Odiava dover essere così fredda, acida, cinica, così stronza con chiunque.
Era stata definita apatica e forse,solo forse, avevano ragione.
Forse ne aveva dovuti portare così tanti di massi su quelle gambi così esili che ormai era vuota dentro.
E Liz si sentiva così.
Come la facciata di un palazzo,così ben decorata, e dentro invece c'è l'assenza di tutto.
C'è il vuoto.
E c'è lei.
-----
Spazio dell' autrice.
hii.
bene,uhm,ecco.. si ciaao.
*sbucafuori* queesta è la mia prima storia e vi anticipo già che tratterà di questa Liz e dei...
*rulloditamburi* 5 Second Of Summeeer, YEEE.
anyway questo è solo il prologo, vi prego fatemi sapere se vi interessa e se posso continuare a scrivere il primo capitoluuss.
recensite,mettetelo nelle storie seguite o quaalsiasi cosa, ma pls fatemi sapere qualcosa.
okaaay, la smetto.
un beso.
-Sonosoladavantialcielo c: