Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |      
Autore: aury1994    23/02/2014    0 recensioni
sentì un leggero dolore alla schiena, poi il suo viso si avvicinò al mio e sentì il mio cuore battere forte
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono seduta al tavolo e ogni tanto guardo i miei genitori mangiare. "chiediglielo, su Jennifer chiediglielo o ora o mai più" volevo chiederglielo... davvero... ma non ne avevo il coraggio. Come potevo chiedere ai miei genitori di andare alla festa che ha organizzato la città? Io non sono tipa da feste, per niente,ma visto che mi sono appena trasferita pensavo che mi sarebbe piaciuto conoscere qualcuno prima dell' inizio della scuola... l'unico problema erano i miei genitori. Non sapevo come chiederglielo, "appena arrivata già pretende di andare a feste così grandi e pericolose" ecco cosa avrebbero detto.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che mia madre mi stava parlando -Jenny? Jenny?- mi chiamava come se stessi dormendo -scusa ero incantata-
-si lo so non ti preoccupare, ti stavo dicendo che domani sera..- al suono di quelle parole sperai che mi volesse dire di andare alla festa ma - ...c'è un bellissimo film in televisione su canale 5 e speravo di vederlo tutti insieme-ecco ti pareva-che film è?- mio padre intervenne -è...oddio non mi viene il nome.. tesoro quello della publicità dove c'era lei che si innamora di quello che era andato nel futro dal passato...- a questo punto mi ero persa ma non mi importava tanto - Kate e Leopold - mio padre intervenne ancora, era un bellissimo film ma ... io volevo andare alla festa! Respirai profondamente e dissi ad occhi chiusi e velocemente -mamma domani sera c'è una festa organizzata dalla città e io vorrei andarci- aprì gli occhi e vidi mia madre pietrificata che mi guardava stupita.. un momento interminabile di silenzio.. -mi lasci sola con tuo padre per favore?- me lo disse più come un'ordine che come una domanda, mi alzai e andai in camera mia
Dopo una buona mezz'oretta mia madre entrò e si sedette sul letto dove ero sdraita ad ascolatre la musica -tesoro se vuoi andarci ci puoi andare- mi brillarono gli occhi- mamma grazie, grazie mille- la abbracciai forte -ok ok ora però lasciami che devo uscire- disse ridendo un po, mi baciò sulla fronte e uscì... ero contentissima, ma poi pensai che non sapevo cosa mettermi... mi alzai e andai a cercare nell'armadio qualcosa di decente, niente di niente e così corsi in camera di mia madre, ormai uscita, e cercai un vestito... ce ne erano parcchi ma nessuno mi entusiasmava, poi -eccolo!- esclamai. Era un vestito corto fino al ginocchio, morbido e color verde acqua, sensa spalline. Cominciai a cercare oggettini da aggiungere e quali scarpe mettere. Ci abbinai una catenina che terminava con una farfalla che aveva sulla punta dei piccoli diamanti,avrei indossato delle scarpe col tacco argentate e i miei capelli mossi sciolti.
Guardai l'orario,erano le 15:04, ci avevo messo un'ora per decidere tutto: non era da me!
La domenica mi alzai tardi. Dopo il pranzo incominciai a prepararmi, mi feci un bagno e mi vestì, chiamai un taxi e poi mi truccai con un pò di mascara e un leggero ombretto verde acqua uguale al vstito. Ero in tempo, salutai i miei genitori e poi uscì. Il taxi non mi aspattava fuori casa ma più avanti. Menre arrivavo al luogo dell'incontro inciampai e nel cadere mi si ruppe un tacco e mi feci male ad una caviglia. Mi rialzai con fatica e sentì il cellulare scqillarmi. Numero sconosciuto.
Potrei sembrarvi strana ma odio i "numero sconosciuto".
Risposi -pronto?- una voce maschile mi disse -scusami, non posso aspettarti di più, ho una figlia che vuole andare alla festa che faccio, lei è pronta?- intuì che era il taxista, ma come faceva ad avere il mio numero?
-scusi ma come ha avuto il mio numero?-
-quando ha chiamato l'azienda il suo numero è rimasto memorizzato-
-a, ok, comunque non si preoccupi porti sua figlia alla festa-
-grazie allora, mi scusi se non posso portarla-
-no no, non fa niente- riattaccai e mi avviai verso casa. Entrai, i miei stavano guardando la tv ma il film non era ancora incominciato.
-tesoro che ti è successo, già a casa?-
-mi si è rotto un tacco e mi sono fatta male ad una caviglia, vado a cambiarmi le scarpe mi puoi chiamare un taxi che venga qui a casa?- mia madre mi guardò preoccupata
-si cerrto, ma sei sicura di andarci anche con la caviglia dolente?-
-si mamma, non fa poi così male- salì le scale e mi misi delle scarpe nere con un tacco più piccolo. Ero dinuovo pronta e la caviglia non mi faceva più tanto male. Uscì e il taxi era già lì.
Arrivai alla festa, era un posto enorme e degli uomini stavano all'entrata. Mi avvicinai e loro mi fecero entrare.
C'era gente che ballava, altra che si baciava, altra era seduta a fumare e altra stava seduta a bere. Decisi di sedermi anche io. -che ti porto dolcezza?- mi chiese il barista mentre aciugava un bicchiere -un bicchiere d'acqua per favore- mi guardò in modo strano e un ragazzo vicino a me iniziò a ridere -hahahahah un bicchiere d'acqua hahahah- lo guardai -scusa che c'è di cosi divertente?- -hahahah ma siamo ad una festa tesoro, si beve alcol alle feste- disse
-mica per forza, se non voglio bere non bevo-. Mamma mia erano tutti così qui?.
Arrivò il mio bicchiere d'acqua e iniziai a bere . Mi girai verso il ragazzo che mi guardava trattenendo una risata. Era un bel ragazzo: aveva i capelli marroni che gli coprivano la fronte ed erano spostati verso destra, gli occhi marroni e un gran fisico.
-perchè mi guardi così?-
-perchè mi va-
-a me dà fastidio- incominciava a innervosirmi
-e a me che importa-
-forse hai bevuto un bicchierino di troppo- dissi senza neanche pensare a ciò che dicevo
-forse anche due- rise, guardai in alto sospirando, poi dinuovo guardai lui.
-scusami se ti ho infastidita-disse dolcemente poi scese dalla sedia mi fece scendere, prese i miei fianchi e si avvicinò a me...ancora di più...ancora di più, fino ad arrivare al mio orecchio, stava per susurarmi qualcosa poi una voce strillò -Chaz- lui si allontanò dal mio orecchio ma le sue mani rimasero sui miei fianchi, guardò verso sinistra e poi mi lasciò -ci vediamo dolcezza- mi lanciò un occhiolino e seguì quella voce, evidentemente chiunque era gli aveva fatto cenno di andare da lui.
Mi risedetti, il cuore mi batteva ancora, che cosa voleva fare?.
Rimasi un'altra mezz'oretta poi stufa tornai a casa, papà era a letto mentre mamma stava in cucina.
-ciao tesoro com'è andata la festa?-
-bene, un pò noiosa a dir la verità, ma ora sono stanca e voglio andare a letto notte mamama-
-notte tesoro- andai in camera e mi misi a letto.
Ripensai a quel ragazzo. Poi mi addormentai.


Parte Justin;
Stavo ancora cercando Chaz poi lo localizzai attaccato ad una ragazza, strano dopo che si era lasciato con Lena non aveva mai fatto così ad una ragazza, lo chiamai -Chaz- si girò verso di me e gli feci cenno di venire, lui si staccò dalla ragazza e venne da me -che c'è Justin?- era umbriaco -che cazzo fai Chaz ti umbriachi proprio sta sera?- lo rimproverai -Justin che vuoi- mi disse serio
-te lo devo ricordare io che tra 5 minuti ti devi vedere con Lena, che gli hai chiesto a fare un appuntamento per chiarire le cose se poi non ci vai?-
-Justin non mi va di vedere Lena questa sera-
-che cazzo dici Chaz, tu eri quello innamorato che voleva vederla e chiarire il malinteso a tutti i costi no?- chiesi stupido della sua risposta
-si, ma sta sera non me la sento- sospirai e mi guardai in giro indeciso su cosa fare
Lo portai nella casa dove io, Chaz e Rayan abitavamo e lo feci appoggiare al divano. Poi andai in camera e mi addormentai
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: aury1994