チェリー、

恋してる。

I petali di ciliegio cadono dolcemente, si posano al suolo su altri petali come un manto di piume dalle sfumature rosee. Compiono una piccola danza in aria come piccole ballerine giapponesi dai kimono di delicata seta rosata e poi si adagiano sul terreno, inchinandosi alla Vita e riposando da quella danza leggiadra che mai più sarà ripetuta dallo stesso petalo.
La brezza fresca, agghindata di un profumo leggero e soave, culla le rondini. Le sospinge verso il punto più alto del cielo, guida quelle piccole e veloci figure nere verso la libertà. Un battito d’ali ed è un passo sulla strada piena di deviazioni della libertà. La libertà di scegliere, di essere chi si vuole, la libertà di amare. Il sole conduce le rondini nel cielo, scalda la danza dei petali dalle sfumature delicate di un piacevole e tenero tepore. Un piccolo paradiso in cui i petali si intrufolano tra i fili di erba rigogliosa e smeraldina, bagnati ancora un po’ dalla rugiada fresca del mattino spennellata da piccole fate eteree sui ciuffi teneri.
Un paradiso che appartiene solo a loro, i cui re sono solo Atsushi e Masaki.
Vola un piccolo sussurro insieme alle rondini, le labbra di Atsushi si increspano in un sorriso:«Masaki-kun~»
Passano i secondi, il sorriso di Masaki si fa spazio sul viso e gli imporpora un po’ le guance.
«Dimmi, idiota.»
E Minamisawa ride, sale a cavalcioni sul suo fidanzato e si china verso il viso del ragazzo immerso tra i morbidi petali. Fa sfiorare le loro labbra, una sorta di bacio leggero e fuggevole come una farfalla variopinta che vola via dopo un piccolo movimento di corolla del fiore più bello e prezioso. Ancora qualche secondo di silenzio, qualche guancia imporporata e i respiri vicini, intrecciati in un tepore solo loro.
«Koishiteru.» il malva sorride, sfiora ancora il naso del turchese con il suo, lascia che le parole gli volino via dalle labbra con naturalezza e amore.
Una sola parola per dirne infinite. Una sola parola per tutte le volte che fanno l’amore, che si tengono per mano e si abbracciano forte, proteggendosi l’un l’altro. Una sola parola per tutti quei baci scambiati all’improvviso, di quelli inaspettati e dolci, pieni d’amore che parlavano solo ed esclusivamente di loro.
Voglio passare il resto della mia vita con te.
Masaki lo guarda con gli occhi ambrati che lentamente diventano lucidi e luminosi, le guance imporporate come i petali dei ciliegi e le labbra piegate in un sorriso dolce e commosso:«Koishiteru.»
Una sola parola per dire “sono felice solo con te e il tuo amore”.

[ 16.12, 16.01, 16.02, ∞… ]