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Autore: dimplesismystory    24/02/2014    3 recensioni
Era il giorno di San Valentino.
Il giorno in cui gli innamorati camminano mano nella la mano per la città, baciandosi agli angoli delle strade, o scambiandosi frasi d'amore. il giorno in cui si ascoltano canzoni smielate. Il giorno in cui l'amore viene prima di tutto.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il giorno di San Valentino.
Il giorno in cui gli innamorati camminano mano nella la mano per la città, baciandosi agli angoli delle strade, o scambiandosi frasi d'amore.
Il giorno in cui si ascoltano canzoni smielate. Il giorno in cui l'amore viene prima di tutto. 

Harry si alzò tardi quella mattina, svegliato dal suono insistente del campanello.
Aprì gli occhi pesanti, spostando lo sguardo sull'orologio sveglia fermo sul suo comodino.
Erano le "11:15 del 14/02" solo allora Harry capì chi fosse, colui che, dietro la sua porta, aveva interrotto i suoi sogni. 
Il suo cuore accellerò al solo pensiero di quegli occhi blu che tanto amava. Non sperava di vederli in quel giorno, perchè, per ordine dei manager, dormivano in due alberghi diversi.
Corse alla porta, inciampando tra le lenzuola, abbassò la maniglia, l'amore della sua vita era lì, davanti a lui, con un mazzo di fiori in mano. Erano rose rosse, simbolo degli innamorati, e nel centro, due grandi orchidee. Nel momento in cui Harry lo guardò negli occhi, nel momento in cui il verde incontrò l'azzurro, i due non si trattennero più, l'amore superò la ragione, lo stomaco fu popolato da decine di farfalle in subbuglio, le labbra dell'uno si poggiarono sulle labbra dell'altro e da quel momento, nessuno di loro fu preoccupato di essere visto, nessuno di loro pensò di essere in un albergo al centro della città. Fu come se spazio e tempo finissero lì, nella linea fissata dal loro amore, in quella bolla di sapone che nessuno dei due voleva si rompesse mai. 

"Buon San Valentino." furono le parole che Louis sussurrò, sulle labbra di Harry.

Il più piccolo sorrise, le sue guance si imporporarono, non riusciva a parlare, troppo emozionato, troppo felice, troppo incredulo per poter formulare qualcosa di sensato. 

Louis rise leggermente, poi gli porse i fiori, accarezzandogli una guancia :"per te".

Harry li prese delicatamente tra le mani, fu inebrianto dal profumo delle orchidee, e dall'odore pungente delle rose :"le mie preferite." balbettò, cercando di riordinare i pensieri. 

Louis sorrise, compiaciuto e felice insieme, appoggiando nuovamente le labbra su quelle rosee e estremamente morbide del suo ragazzo. 

"Entra." Harry lo invitò ad entrare e l'altro obbedì, chiudendosi la porta alle spalle. "Credevo che non venissi" furono le parole del più piccolo, mentre spostava i fiori in un vaso pieno d'acqua, con estrema cura. 

"Non dovrei essere qui, infatti, solo che è San Valentino e mi mancavi troppo, Harold." 

I due si abbracciarono, e Louis giurò di sentire il battito del cuore di Harry martellare contro il suo petto, amava quel suono, e amava sapere che quel cuore era suo, suo e di nessun altro. La suoneria del telefono di Louis squarciò il silenzio come uno sparo nel deserto. I due sobbalzarono, Louis imprecò fra i denti. Poi afferrò il telefono, sentì la paura soffocargli lo stomaco. Lesse il nome sullo schermo. 
George. 
Il manager. 
Guardò Harry e nei suoi occhi ci vide riflesse le sue stesse emozioni, come in uno specchio fin troppo limpido, surreale. 
Poi aprì la chiamata, e azionò il vivavoce. 

"Hey Geor.." cominciò con un tono allegro, come al solito, nascondendosi dietro la sua maschera, come sempre, come ogni giorno, non c'era nulla di nuovo in quello che stava facendo. 

"Louis, Louis, dannazione Louis!" George urlava dall'altra parte del telefono. 

"Oh, anch'io sono felice di sentirti, Georgie" fu la risposta annoiata di Louis, una risposta che nascondeva ansia, paura, consapevolezza. 

"Ascoltami bene, razza di checca senza cervello, il web è pieno di foto di te e Harry che vi baciate, di tu che sali a portargli i fiori, è pieno di video è pieno di post, è pieno, Louis! È pieno di roba!" 

"E allora?" 

"E allora, adesso tu esci di lì e ti muovi a smentire tutto, corri dalla Calder e vedi di darti da fare, altrimenti....altrimenti sai che succederà, Tomlinson!" George riattaccò. 

Louis e Harry si trovarono a fissare lo schermo del telefono. 
Come unico suono quel bip incessante. 
Nella mente di Louis le immagini di quel giorno : 

La sua macchina, il conta chilometri che andava sempre più su. La musica al massimo. L'adrenalina e l'alcool nel suo sangue. Un tonfo. Il buio. Un uomo per terra, davanti all'auto. Il sangue. Più niente.

I manager avevano nascosto tutto, Louis non sapeva come. Erano passati cinque anni ormai, ma quel ricordo lo tormentava ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della sua vita. Non sognava più, solo incubi. Non aveva più luce dentro di sé, solo tenebre, e le tenebre lo tormentavano, minacciavano di poterlo avvolgere in ogni istante. 
Louis non si sarebbe mai pedonato. Nessuno avrebbe mai potuto farlo, nessuno, eccetto Harry. Quand'era con lui, Louis era sicuro di vedere una luce infondo al tunnel, Harry era la sua salvezza, il suo angelo, l'unico che era stato capace di perdonarlo, nonostante tutto, l'unico che era stato capace di amarlo, di amare un mostro. 
Non si rese conto delle lacrime che già scendevano a bagnarli il viso, non si rese conto dei singhiozzi di Harry. 

"Non posso, Harry, non posso andarci, non posso andare da lei, non posso mentire ancora, Harry io..."

 Ma Harry non rispose. Non parlavano, ma si dissero tutto. 

Era il giorno di San Valentino. 
Il giorno in cui gli innamorati camminano mano nella la mano per la città, baciandosi agli angoli delle strade, o scambiandosi frasi d'amore. 
il giorno in cui si ascoltano canzoni smielate. 
Il giorno in cui l'amore viene prima di tutto. 

Il giorno in cui la polizia sfondò la porta di una camera d'albergo, chiusa a chiave, trovando la finestra aperta. 
Il giorno in cui furono ritrovati due corpi, abbracciati. 
Il giorno in cui due ragazzi si tolsero la vita. 
Il giorno in cui l'amore vinse di nuovo.
  
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