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Autore: CastaDiva    24/02/2014    3 recensioni
Dopo quattro anni lontane Michiru e Haruka si ritrovano purtroppo non con i migliori auspici. La prima impegnata a districarsi con il suo ritorno alla vita scolastica giapponese e il suo debutto sulla scena musicale, la seconda alle prese con una dura riabilitazione a seguito di un incidente.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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" No, ma dico io, questo ti sembra un costume?" mi lamento con Setsuna alzando l'indumento che mi aveva comprato per la riabilitazione. Più che un costume sembra una muta da sub.
" Forse preferivi un bel bikini?" replica ironica lei incrociando le braccia al petto " E poi non pensare che l'abbia scelto alla leggera, ho chiesto a Chiba-san di poter parlare con il medico con cui farai la riabilitazione e questa mi ha detto che quella tipologia di costume è la più indicata. Ora comunque sbrigati, tra poco inizia la lezione e tu sei ancora in camera. "
Sbuffando sonoramente prendo le mie stampelle e mi appresto a camminare. Come se fosse la mia ombra Setsuna mi segue ad una distanza fin troppo ravvicinata così che per chi mi vede camminare per il corridoio sembro avere la scorta.
" Non provare lamentarti. " esclama intuendo i miei pensieri " Se tu fossi una persona ragionevole e pacata nei modi non dovrei farti da guardia carceraria ogni qual volta si prospetta una nuova esperienza."
" Una nuova spiacievole esperienza " la corressi io girandomi appena cosa che mi permise di guardare il suo volto cambiare in un'espressione maliziosa. Setsuna si avvicinò ulteriormente, quel tanto che bastava per non far udire da tutto il corridoio della clinica ciò che stava per dirmi. " Guarda il lato positivo, il medico che ti cura è molto carina, e so che avrà una bella assistente. Entrambe in costume da bagno ovviamente "
" Fantastico, effettivamente i miei ormoni avevano bisogno di un altro stimolo! " ironizzo aumentando l'andatura, sentendo le sue risate in sottofondo. Premo il tasto dell'ascensore, battendo ripetutamente il piede per terra. Possibile che con appena cinque piani da servire sia così lento ad arrivare? Finalmente si aprono le porte e davanti a me si mostra la schiena di un uomo intento a parlare con Chiba, anche lui dentro l'ascensore.
" Tenou-san, stai andando in piscina? Ero giusto venuto per ricordarti l'appuntamento" esclama il medico facendo segno all'altro di farmi entrare.
" Non ti preoccupare, ho già una balia " affermo indicando Setsuna. " Deduco che anche tu sarai presente". Chiba annuisce " Mi servono i risultati della riabilitazione per la mia tesi".
" Felice di essere la tua cavia" ribatto senza particolari emozioni mentre mi appoggio ad una parete dell'ascensore.
" Haruka, non essere sgarbata " mi ammonisce Setsuna per poi rivolgersi a Chiba " La prego di lasciar perdere la sua irruenza, il suo lavoro è molto apprezzato dalla mia famiglia "
" Ormai ci conosciamo da un pò, possiamo smettere di essere così formali " afferma lui sorridendole. 
" Vedo che sei un medico molto stimato " esclama l'uomo affianco a lui. Ora che lo vedo bene devo dire che somiglia molto a Chiba. Stessi capelli neri dal taglio corto e ordinato, stessi occhi blu, persino l'altezza e corporatura è simile.
" Oh, che sbadato. Setsuna-san, Ten-ou-san, questo è Blue Sapphire, seguivamo dei corsi insieme all'università. Ora lui lavora come consulente aziendale per suo fratello " spiega Chiba.
" Mentre il povero Mamoru-san è ancora invischiato con la sua tesi " sogghigna il tipo tirandogli una pacca sulla spalla. " Beh, spero che una volta diventato medico a tutti gli effetti tu possa mettere una buona parola con la direttrice "
" Dubito di riuscire ad avere una così grande influenza in poco tempo " replica il medico.
" Di cosa si occupa Blue-san? " chiese Setsuna. Non ho mai capito questa suo vizio di voler sapere tutto di tutti. Che cavolo ti frega di sapere i dettagli del suo lavoro?
" Conosce la Black Moon? " domanda lui di rimando.
"  Oh è quella nuova azienda che ha scalato i vertici della borsa di Tokyo vero? Se ne è parlato molto ultimamente, per la velocità di ascesa e soprattutto per la giovane età del suo presidente " risponde miss so tutto io. Santo cielo, ma quanto può durare un viaggio in ascensore?
" Quello è mio fratello Demand. Sotto suo consiglio mi sono iscritto ad economia, frequentando al contempo alcuni corsi di medicina per relazionarmi con l'ambiente e conoscerne il futuro. Secondo lui venire a contatto con futuri primari avrebbe giovato alla nostra azienda " spiega lui e giuro che adesso prendo a testate la porta dell'ascensore se non si apre immediatamente.
" E' piuttosto inusuale per un giovane creare una propria azienda, che tratta protesi mediche poi " constata Setsuna " A cosa è dovuto ciò? " Appena finisce di parlare l'ascensore raggiunge il piano indicato. Grazie al cielo!! Sfortunatamente Chiba e il suo amico ci seguono prolungando così questo strazio.
" Quando mio fratello frequentava l'università, scienze politiche per la precisione, seguì una conferenza della dottoressa Mizuno. Come sapete lei è famosa per battersi a favore di una sanità pubblica efficiente e a disposizione di tutti e nel giro degli anni questa sua convinzione ha fatto sì che si creassero numerosi dibattiti in merito, soprattutto nelle università. Mio fratello fu molto colpito dalla sua battaglia e dalle sue parole tanto da riuscire a credere in lei. Così finita l'università in barba alla propria laurea decise di creare un'azienda di protesi mediche sperando che, in un futuro in cui la sanità sia aperta a tutti, i nostri prodotti possano provvedere alla copertura nazionale." rispose lui.
" Non riesco a capire se il suo sia un gesto altruista o meno" mi lascio sfuggire. Visto che ormai è palese che non me li staccherò di dosso per un pò tanto vale fare l'acida.
" Mio fratello non è quel che si può definire un filantropo ma fintanto che i suoi profitti coincideranno con il bene delle persone sarò ben felice di seguirlo nella sua impresa " proclama solennemente l'amico di Chiba. Fin troppo per i miei gusti, non ho mai apprezzato troppo gli idealisti. In ogni caso ora è il momento per me di lasciarli, Setsuna inclusa. Sarà pure una piattola assillante ma almeno ha la decenza di non seguirmi nello spogliatoio. E a proposito di spogliatoio... In quale dovrei andare?

" Cosa vuol dire che dovrò sostituire Ami-san?" esclamo allibita. Quando la sera prima Ami mi aveva telefonato aveva parlato di un leggero cambiamento di programma, pensavo qualcosa riguardante gli orari, non di certo a questo!
" Credimi Hime, non è stata una mia idea " afferma Fish-eye che per inciso, non demorde dal cambiarsi nello spogliatoio femminile, mentre è intento a legarsi i capelli " Se vuoi una spiegazione devi chiederla a Mamo-kun, è stato lui a chiedere questo cambiamento a Viluy-san e a quanto pare lei ha accettato. Ah, ma come posso darle contro, avrei fatto lo stesso se me l'avesse chiesto un bocconcino come Mamo-kun. "
Mamoru-san? Per quale motivo ha fatto una cosa del genere? Mentre queste domande mi passano per la testa sento distintamente la porta del camerino aprirsi. Mi volto di stacco incontrando lo sguardo spaesato di Ami, evidentemente sorpresa nel vedermi scomposta rispetto i miei alti standard.
" Io non ne so niente " mette le mani avanti ancora prima che io possa esternarle una qualsiasi lamentela. " Sono rimasta sorpresa quanto te quando mi hanno riferito il cambio. Comunque è solo per una lezione, per il resto dei pazienti sarò io ad aiutare Viluy-san "
Non è questo il problema, avrei voluto dirle ma era inutile anche solo esternare una cosa del genere, anche perchè poi sarebbe dovuta conseguire una spiegazione del perchè mi stavo facendo tanti problemi.  E sinceramente non avevo voglia di spiegare che mi sarei trovata a disagio a lavorare insieme ad un degente maschio. Sì, perchè come se non bastasse il "caso speciale" è pure un ragazzo che sicuramente sarà felice di potermi guardare in costume. Come se non fossero sufficienti i ragazzi delle altre scuole che vengono ad assistere alle gare di nuoto e che da quando ho ripreso a frequentare si sono improvvisamente riscoperti amanti di questo sport. Mah, comunque è meglio smettere di lamentarmi, tanto l'unica conseguenza è farmi venire il sangue amaro. Inizio a cambiarmi , anche grazie alla ritrovata decenza di Fish-eye che esce dallo spogliatoio. 

A quanto pare mi cambierò nello spogliatoio femminile visto che quello maschile è occupato dai mocciosi del corso di nuoto infantile. Dico io, per quale motivo questi non si possono cambiare in quello delle donne? Han forse paura che vedere un paio di tette che non appartengono alle loro mamme li possa traumatizzare a vita? Sorpasso con decisone lo spogliatoio maschile, mentre mi accingo a raggiungere l'altro incontro Fish Eye che mi guarda con sguardo afflitto scuotendo la testa.
" Un vero peccato, un vero peccato"
Mai come in questo momento sono felice di essere nata con la vagina. Dopo questa mia aulica riflessione allungo il passo, arrivando finalmente alla meta. Abbasso la maniglia con l'intenzione di entrare ma rimango bloccata vedendo chi è presente all'interno.
" Oh merda!" non riesco neanche a trattenermi dall'esprimere in modo cristallino i miei pensieri. Ecco, se prima potevo sperare di svignarmela prima che mi vedessero ora ho gli occhi di quelle due puntati addosso.
" Haruka?"
Michiru, che santo cielo è senza la parte superiore della divisa, si avvicina nel modo più innocente possibile ma nella mia mente logorata da settimane di astinenza pare la più procace delle intrattenitrici. Come se non bastasse porta al collo il pendaglio che le regalai anni fa che neanche farlo apposta le cade perfettamente nell'incavo del seno. Beh, cadere è una parola grossa visto che viene sapientemente sostenuto da...
" Haruka cosa fai qui?" mi chiede tenendosi ora a debita distanza. Brava, ottima scelta.
" Riabilitazione " rispondo brevemente, la saliva mi impedisce di articolare frasi più lunghe.
" Capisco" mormora abbassando il capo. Anche se cerca di non farsi notare ho visto come il suo sguardo sia caduto sulla mia gamba mancante. La cosa non mi da neanche troppo fastidio, più lei sarà disgustata da me più mi starà lontana. E per la sua salute psicofisica farebbe proprio meglio a darsela a gambe molto velocemente.
" Anche io sono qui per lo stesso motivo, oggi sostituisco Ami-san con un degente " spiega indicando l'altra ragazza che a differenza sua è ancora completamente vestita.
" Oh, la figlia della dottoressa Mizuno vero?" improvviso andandole incontro. La somiglianza è palese ma anche se ho preso una cantonata almeno avrò creato una seppur esigua distanza tra me e Michiru. Curioso come pochi giorni fa ci stavamo scannando mentre ora cerco di evitare ogni contatto. E sembra che da parte sua ci sia la stessa intenzione.
" Sì sono io" conferma lei " Ami Mizuno. Avrei dovuto lavorare con te ma per qualche disguido Michiru-san mi sostituirà. Comunque non preoccuparti, sono certa che... "
" Che cosa?! " sia io che Michiru non perdiamo tempo per esprimere la nostra incredulità.
" Io avevo capito di dover lavorare con un ragazzo!! " esclama Michiru percorrendo la breve distanza che la separa dall'altra ragazza.
" Tenou-san è registrata in clinica come uomo " spiega Ami " Non so i particolari ma mia madre mi ha fatto ben capire che è meglio che il suo reale sesso sia conosciuto solo da poche e fidate persone e solo perchè queste sono indispensabili per il suo recupero motorio. Per cui ti pregherei di mantenere il segreto, ne va della credibilità della clinica "
A parte che non capisco come la fidanzata di Chiba e Hotaru ( ma questo in parte è colpa mia) siano indispensabili per il mio recupero, non mi è ben chiaro perchè deve essere Michiru a fare d' assistente al mio medico. 
" In ogni caso al momento è inutile perdere tempo a parlare tra noi " afferma la ragazza guardandosi l'orologio da polso " Meglio combiarci che siamo già in ritardo per le rispettive lezioni ".
Sebbene io non abbia la minima voglia di concludere così la questione non posso fare a meno di smettere di lamentarmi visto che a quanto pare Michiru è della stessa idea della figlia di Mizuno. Infatti questa inizia a spogliarsi come se niente fosse, e in fin dei conti è anche normale visto il luogo in cui si trova. Peccato che io debba correre immediatamente ai ripari prima di, come minimo, allagare lo spogliatoio con la mia bava.
" Se t'imbarazzi a cambiarti con noi laggiù c'è un camerino singolo " mi informa Ami indicandomi un piccolo cabinato monoposto.
" Grazie mille " ringrazio donando uno dei miei sorrisi migliori a questa ragazza che mi ha letteralmente salvato la faccia.

Con aria mesta raggiungo insieme ad Ami le piscine. Non mi sarei mai aspettata di trovare Haruka nello spogliatoio, nè che fosse lei il paziente misterioso di cui mi sarei dovuta occupare. 
" E così la conoscevi già " constata Ami.
" Sì " confermo " Tu che sei iscritta nella nostra scuola solo dalle superiori non lo puoi sapere ma anni fa, quando frequentavo l'ultimo anno delle medie, ci fu un incidente ad una scuola della nostra stessa prefettura. Un problema idraulico se ben ricordo, comunque il discorso è che tutto l'edificio non era agibile per cui trasferirono i vari studenti in altre scuole. E Haruka fu inviata nella nostra. Alla fine di quell'anno io me ne andai in Europa ed i nostri contatti si persero. " Evito di specificare che si persero per causa sua, non ho voglia di farmi compatire ulteriormente.
" In effetti non mi pareva proprio il tipo di ragazza che frequenta la nostra scuola " sorride " Dovevate essere molto unite se vi chiamate senza usare onorifici "
" A dire il vero la cosa ci è venuta naturale, non li abbiamo mai usati " le spiego. Effettivamente è piuttosto strano, fin dal nostro primo incontro non ho mai sentito il bisogno di creare della distanza tra noi due, come se la conoscessi da sempre. Chissà, forse in un'altra vita...
Insieme ad Ami mi immergo in piscina,tiro qualche bracciata per liberarmi dall'intorpidimento causato dall'acqua fredda per poi sedermi a bordo piscina, in attesa di Haruka.

Quattro anni prima.

Sebbene fosse ancora primavera quell'anno in Giappone l'estate stava già manifestando con prepotenza la propria presenza. Fortunatamente il grande plesso dell'Istituto Sophomore non era molto distante dalla baia di Tokyo, facendo sì che una leggera brezza marina riuscisse a circolare per le aule. Almeno c'era un aspetto positivo in quella giornata che, per Haruka, non era iniziata nel migliore dei modi. Non solo a causa del cambio d'istituto da tempo ormai si svegliava mezz'ora prima ma quel giorno, appena varcata la soglia del plesso scolastico, si era immediatamente imbattuta in un'anziana insegnante che aveva da ridire sul suo abbigliamento. E dire che la direzione della sua scuola era stata chiara, sebbene lei ed altre sue compagne avrebbero frequentato l'Istituto avrebbero continuato ad indossare le proprie divise. E allora perchè quella cornacchia aveva tanto da ridire? Lei aveva sempre indossato la divisa maschile e non avrebbe di certo smesso quel giorno per dar retta a lei. Benchè fosse riuscita ad averla vinta sul fatto dell'abbigliamento non poteva dirsi del tutto soddisfatta essendo diventata, sin dal suo arrivo, l'attrazione della scuola e quella diatriba battutina oltre a farà arrabbiare l'aveva messa ulteriormente sotto i riflettori. Non che le dispiacesse tutta quell'attenzione,da parte del gentil sesso specialmente, aveva ormai metabolizzato il fatto che le piacessero le ragazze, però da giorni quella sana curiosità si era tramutata ad una caccia al fenomeno da baraccone e questo non poteva sopportarlo. C'era poi un'altra cosa che le faceva saltare i nervi o meglio, una persona, Michiru Kaiou. Ad essere onesti non aveva mai avuto occasione di parlarle in quanto la bionda e le sue compagne di scuola erano state relegate in una classe tutta per loro e l'unico momento di contatto con le altre, salvo l'entrata e l'uscita dall'istituto, era durante la pausa pranzo. Pausa che comunque avveniva in una sala mensa in cui i due gruppi erano fortemente divisi, ognuno al limite della stanza. L'antipatia per quella ragazza era dunque puramente istintiva, e non causata da una conoscenza profonda o meno dell'altra. Probabilmente, la causa di questo attrito era da ricercarsi nella natura fortemente competitiva, nonchè egocentrica della bionda. Nella propria scuola, sebbene fosse aperta ad entrambi i sessi, Haruka era il perno verso cui ruotavano tutte le studentesse affascinate dalla sua figura di ragazza forte ed androgina. Haruka pensava dunque che in un istituto unicamente femminile la sua stella avrebbe brillato più che mai, non aspettandosi di dover dividere il palco con qualcuno. O meglio, dividere è una parola grossa in quanto era evidente come la parte regina, in quel teatro dell'assurdo, l'avesse la ragazza dai capelli acqua-marina mentre lei era relegata sullo sfondo. E per una come lei, che in contrasto al proprio carattere chiuso e riservato si nutriva dell'attenzione e delle lodi altrui tutto ciò era insostenibile. L'ecclettica Michiru, capitano e migliore atleta della squadra di nuoto, virtuosa del violino e della pittura. Un astro così brillante da offuscare quello della bionda.Dopo questa premessa è dunque comprensibile l'atteggiamento che Haruka ebbe quando Michiru le fece quella proposta.
Era l'ora di pranzo e come sempre Haruka si torvava in mensa, seduta con le sue compagne di classe. Beh, ad essere sinceri non è che stesse insieme a loro, semplicemente condividevano lo stesso tavolo assegnato dalla direzione dell'istituto. La ragazza aveva appena finito di pranzare e stava alzandosi per mettere a posto il proprio vassoio quando fu fermata dalla non di certo imponente figura di Michiru Kaiou.
" Posso andare ? " domandò Haruka vedendo come questa non muovesse un passo.
" Vorresti posare per un mio ritratto? " le chiese a bruciapelo l'altra ragazza lasciando l'altra attonita per qualche secondo.
" Prego? " Haruka pensò di non aver sentito bene.
" Trovo che tu sia un soggetto interessante, vorresti farmi da modella per un quadro, Haruka? " ripetè Michiru. Il loro breve scambio di parole non passò di certo inosservato in mensa, per quanto questa fosse ampia lo splendore metaforico che ricopriva le due ragazze era tale da risplendere ulteriormente una volta che queste erano vicine, al contrario di ciò che pensava Haruka.
" Non credo di essere troppo adatta nel ruolo di modella. " affermò Haruka alzandosi, sorpresa dalla sfacciataggine dell'altra che non solo le aveva fatto una richiesta del genere, ma aveva pure omesso ogni onorifico, come se si conoscessero intimamente da anni.  " Non vorrei certo infangare la tua reputazione " detto ciò sì alzò dirigendosi fuori dalla mensa, lasciando ferma sul posto la violinista. Immediatamente uno stuolo di ragazze avvicinò Michiru, chi per biasimare il comportamento della bionda, chi per chiederle che impressione le avesse fatto, chi semplicemente per poterle stare vicino al fine di vedere la sua reazione. Reazione che, ad un occhio esterno parve non arrivare. Come se niente fosse infatti Michiru abbandonò la mensa senza dare credito alle parole di chicchessia.
Prese la strada per il corridoio principale, chiedendosi dove fosse finita l'altra ragazza. Un sorriso increspò le sue labbra. Haruka non era l'unica i cui pensieri erano stati catturati da una nuova presenza nella propria vita scolastica. A differenza della bionda però Michiru non provava alcun astio verso l'altra anzi, ne era piacevolmente attratta. Certo, a difesa di Haruka bisogna dire che l'attenzione positiva di Michiru era in gran parte causata dalla consapevolezza di essere ancora, nonostante la presenza dell'altra, la stella indiscussa della scuola. Perchè c'è una cosa essenziale da sapere per poter comprendere appieno il carattere di Michiru Kaiou. Questa ragazza ha un ego pari, se non maggiore, a quello della bionda con la differenza che il suo è mascherato da una falsa modestia che pare così naturale e veritiera agli occhi altrui che solo pensare a Michiru come un'egocentrica affamata di lodi pareva un delitto. Questa farsa durava da così tanti anni che ormai era così radicata nella natura della ragazza che lei stessa non si rendeva conto di quanto falsa fosse la sua modestia. Come natura dimostra la co-esistenza di due api regine in un unico alveare avviene solo nel 3, 4 % dei casi, percentuale che scende ulteriormente nel caso i due animali non siano imparentati. Nella situazione di due api non legate da vincolo familiare, è unicamente la forte esigenza di una di esse ad avere un apporto a consentire la presenza dell'altra. E' dunque da ricercarsi unicamente nella tenacia figlia dell'esigenza di Michiru Kaiou se questa,con sfacciata ostinazione, fece sì che due api regine potessero essere complementari nel grande alveare che era il Sophomore.

L'aria che si respira nella stanza mi arriva rarefatta nei polmoni. Il cloro si sente tantissimo e per me che non ho mai amato piscine e affini la cosa viene percepita ancora di più. Cerco invano di far calare il girocollo della mia maglia al fine di respirare meglio. " Presto ci sarà un cataclisma, presto ci sarà un cataclisma"
" Se lo ripeti come un mantra è probabile che la cosa accada veramente "
Mi volto verso Setsuna-san che mi guarda piuttosto divertita.
" Sebbene sia stata una tua idea non sono ancora del tutto convinto " confesso " Ho paura che Tenou-san pianti una scenata memorabile quando si renderà conto di questo piccolo scambio "
" Sono qui proprio per questo " mi ricorda lei " Anche se probabilmente non sarà necessario, appena vedrà Kaiou-san in costume sarà già tanto se riuscirà a mantenere la mandibola attaccata alla testa, non riuscirà fisicamente a dare di matto. Fidati, conosco mia sorella "
Nonostante questa rassicurazione io però non riesco a rimanere tranquillo, esattamente come quando il giorno prima Setsuna-san ha proposto alla dottoressa Mizuno questo cambiamento. E poi un altra cosa mi disturba, il fatto di tramare alle spalle di Michiru-san. Sia chiaro, non mi sono mai fatto problemi con le inclinazioni di Tenou-san e vederla con una ragazza non mi creerebbe nessun disturbo. Però questo avvicinamento deve essere voluto da entrambe e consapevolmente, non per progetti esterni. Sono ancora raccolto in queste riflessioni quando sento un peso attorno al corpo, non troppo opprimente in verità, che mi riscuote.
" Momo-chan!! Che bello trovarti qui!! " esclama festante Usagi per poi staccarmisi di dosso per rivolgersi a Sapphire " E ci sei anche tu Sapphire-kun!! " strilla trotterellando intorno al mio amico.
" E' un piacere Usagi-san rivederti " saluta lui, garbato come sempre " Non cambi mai eh, sempre attaccata a Mamoru-kun "
" Non è vero, sono venuta qui per fare un corso insieme a Chibi-Chibi. " si giustifica Usagi.
" E dove sarebbe la tua sorellina? " chiedo intervenendo nella discussione.
" Beh, ora si trova con una mamma a cui ho chiesto di cambiarla perchè dovevo urgentemente parlare con un dottore " spiega lei ridacchiando.
" Usagi..." mormoro sconsolatto portandomi una mano al volto.
" Eddai Mamoru-kun, io sarei ben lieto di avere una fidanzata così attaccata a me " cerca di difenderla Sapphire " Non devi fartela sfuggire, fossi in te penserei già al matrimonio " A queste parole Usagi diventa paonazza e cerca di mascherare l'imbarazzo sul volto con le mani.
" Non scherziamo, Usagi fa ancora le superiori mentre io devo concludere l'università e cercarmi un lavoro " replico " Non ci sono proprio i presupposti per un matrimonio "
" Mamo-kun!! " strepita la mia fidanzata che come suo solito ha eliminato dal mio discorso tutta la parte logica memorizzando solamente il " questo matrimonio non s'ha da fare ". 
" Invece di parlare di me e Usagi perchè non ci concentriamo su di te?Sbaglio o sarebbe ora per te di accasarti? " gli faccio presente. Chi di matrimonio ferisce di matrimonio perisce mio caro. 
" Non me ne parlare, le sorelle di Petz mi danno il tormento " sospira lui " Ho cercato in tutti i modi di spiegare loro di volere prima che l'azienda abbia una stabilità tale da permettermi di pensare al futuro "
" Dunque la tua situazione non è poi diversa da quella di Mamoru-san " conviene Setsuna da dietro le mie spalle ricordandomi la sua presenza. E facendola scoprire a Usagi che arrabbiata mi scuote per la manica del camice " E lei chi è Mamo-kun? " domanda con un leggero fastidio nella voce.
" E' la sorella di Tenou-san " mi affretto a spiegare " E' qui per assistere alla sua prima sessione di riabilitazione " .Nonstatne tutto non pare pienamente convinta, fortunatamente la sua attenzione viene catturata da Fish-eye che la chiama a sè, la lezione dei bambini sta per cominciare. Nel mentre vedo entrare dalla porta che da sugli spogliatoi Michiru-san ed Ami-san le quali s'incamminano verso le vasche. A momenti dovrebbe dunque arrivare pure Tenou-san.
" Calmati" è un imperativo ciò che proviene dalle labbra di Setsuna " Se trasmetti sentimenti negativi come puoi pensare di aiutare qualcuno a risollevarsi? "
Sebbene io non sia in grado di quietarmi sono conscio che ha ragione. Chi meglio di me può comprendere che l'atteggiamento, anche del medico curante, persino dell'ultima delle infermiere, può avere un risultato positivo o meno sul paziente? Sospiro, nuovamente " Se pianta un casino dovrai vedertela tu "
" Mi pare di averlo già detto " mi sorride serafica lei. Non so se questa sua calma sia derivata da una conoscenza superiore, o da pura incoscienza. Forse entrambe.Fatto sta che questa donna, confermando la prima impressione che ebbi nei suoi riguardi, pare molto più matura rispetto agli anni che si porta. Anzi, più che matura direi consapevole, di quella consapevolezza propria dei grandi maestri di vita, la quale però nasce dopo innumerevoli anni ed esperienze. 
" Oh, ecco che arriva la star dello spettacolo " esclama la donna indicandomi Haruka in procinto di raggiungere la piscina.

Ridicola. Ecco come mi sento mentre cammino verso il mio patibolo. Ad attendermi vedo Michiru ( Ami probabilmente sarà andata dai mocciosi) più bella che mai con quel costume bagnato che pare una seconda pelle. 
Calma Haruka, calma!! Devi concentrarmi unicamente sulla riabilitazione, sì, devo concentrarmi solo su questo, e sulla tua futura vendetta su Chiba, quel maledetto.
" Così tu sei Tenou-san, piacere di conoscerti " 
Alzo lo sguardo da terra incontrando quello di una donna a me sconosciuta.
" Sono Viluy, il medico incaricato per la tua riabilitazione " si presenta lei che, casualità, ha pure l'aspetto di una modella. Occhi di ghiaccio, lunghi capelli di un biondo così chiaro da parere bianchi, un fisico mozzafiato. In effetti non erano abbastanza le strafighe in questa clinica.
" Su, entra in acqua " Mi esorta lei. Abbandono le stampelle a bordo vasca immergendomi. La piscina è bassa, tanto che sia io che Michiru riusciamo a toccare il fondo.
" Per iniziare è meglio una piscina in cui si tocca " mi spiega Viluy da fuori " E rimani vicino al bordo, per prima cosa devi imparare a stare in piedi.  "
Sebbene possa sembrare una cosa facile scopro come in realtà sia più complicato del previsto. La densità dell'acqua scombussola il mio precario equilibrio tanto che la maggior parte del tempo lo passo attaccata al bordo.
" Kaiou-san, aiutala reggendola per la vita, quando vedi che c'è una certa stabilità staccati leggermente " ordina il medico.
Se non facessi così tanta fatica a reggermi sulla mia gamba mi volterei di scatto per far vedere il mio volto contrariato a Viluy. Ho promesso a Setsuna di non piantare casini dunque posso solo far intuire ciò che penso. Ed in questo momento ciò che mi martella nella testa è voler star il più lontana possibile da Michiru. E avermela praticamente incollata addosso è quanto di più lontano dai miei piani. Non faccio in tempo a finire di formulare questo pensiero che sento distintamente due mai prendermi per la vita.
" Non ti preoccupare, ti tengo io " mi sussurra, il volto vicinissimo al mio orecchio. E il suo grande e sodissimo seno premuto contro la mia schiena. 
" Non tremare, non ti faccio cadere, riesco a reggerti benissimo " esclama lei con un tono leggermente risentito non capendo che il tremore non è minimamente causato dalla paura di cadere sul fondo ma di cadere in tentazione. 

Non si agita Haruka o meglio, non troppo, e questo lo reputo un fatto positivo. Pensavo che la scenata avvenuta giorni fa questa si sarebbe ripetuta ma inaspettatamente Haruka è fredda, quasi insensibile alla mia presenza e cerca di parlarmi il meno possibile. E la cosa mi ferisce ancora più degli insulti. Vorrei prenderla a schiaffi ma mi trattengo. Ripensando a come mi sono comportata giorni fa devo ammettere di essere stata un'egoista a lanciarle dietro le mie recriminazioni mentre lei stava in quelle condizioni. L'ho accusata di essersi completamente disinteressata a me ma non posso dire di non aver fatto lo stesso. Dopo quel giorno ho speso ore per cercare di documentarmi su cosa avesse fatto in questi quattro anni, a pensarci è piuttosto divertente, messa così sembravo proprio una delle mie fangirl che da sempre trovavo patetiche nella loro ossessione per me. Eppure dopo le prime informazioni trovate non sono riuscita a smettere. In poco tempo Haruka era riuscita a diventare l'astro nascente del Giappone dei motori il tutto nascondendo il proprio sesso. Immagino per una questione legata all'immagine, di certo non si vedono molte donne guidare le auto da corsa, nessuna famosa per il proprio talento ma piuttosto per il fatto di essere una donna che gareggia in un ambiente prettamente maschile. Conoscendo Haruka sarà stato questo il motivo del suo nascondersi. Non deve essere stato facile arrivare a certi livelli, e vedersi la carriera compromessa a causa di un incidente...
" Kaiou-san, non distrarti! " mi ordina Viluy riscuotendomi dai miei pensieri. " Accompagna Tenou-san a bordo vasca, adesso le faremo muovere entrambe le gambe "
Le porgo la mia mano per aiutarla ma Haruka si ostina a saltellare goffamente sulla gamba destra cercando di raggiungere il bordo. Sarebbe pure una scena divertente vederla così impacciata se non fosse che preferisce rendersi ridicola piuttosto che accettare il mio aiuto.
" Guarda,guarda, a quanto pare la mia presenza non era necessaria "
 mi volto in cerca di quella voce sconosciuta incontrando la figura di una donna sconosciuta.
" Sarai fiera di me Setsuna " le replica Haruka dimostrando di conoscerla. Anche piuttosto intimamente vista l'assenza di onorifici. Non posso negare che la cosa mi dia un pò fastidio visto che per quanto ne sappia sono sempre stata l'unica ad avere questo come dire, rapporto privilegiato. E' anche vero che sono passati quattro anni, mi sembra anche logico che si sia fatta nuove amicizie.
" Ora che hai visto che mi comporto bene puoi anche andartene " esclama Haruka dandole la schiena.
" Non ci provare, devo ancora parlarti " ribatte l'altra piegandosi sulle gambe per poterle parlare meglio " E poi la lezione è quasi finita giusto? " chiede, rivolta a Viluy. Questa guarda il proprio orologio da polso assumendo un'espressione stupefatta.
" Accidenti come passa il tempo, non me ne sono proprio accorta. E dire che sembrava avessimo appena iniziato "
" Tu centri qualcosa vero?" domanda Haruka con tono leggermente irritato.
" Come se potessi manipolare il tempo " ride la donna dandole un buffetto sulla guancia. Per fare qualcosa del genere devono essere molto in intimità, con me Haruka non si faceva toccare, ricordo bene i salti che fece quando innocentemente cercai di scostarle una ciocca di capelli dal volto. E' dunque questa persona così speciale per lei da renderla degna di toccarla? O forse ero solo io a non essere così importante? L'unica volta in cui vi fu un contatto fisico tra noi... Arrossisco ripensando alla vigilia di Natale di quattro anni fa.
" Tu devi essere Michiru Kaiou giusto? " mi domanda la sconosciuta inaspettatamente.
" Sì... " confermo senza troppo entusiasmo ricomponendomi " E tu sei... "
" Setsuna Meiou " mi risponde socchiudendo appena i suoi profondi occhi di un marrone così strano da sembrare rosso. Dopo avermi squadrato un sorrisetto divertito appare sul suo volto " Sono una persona molto speciale per Haruka "
" Sets...Setsuna!! " stilla Haruka voltandosi di scatto, forse troppo visto che sembra perdere l'equilibrio. Mi muovo immediatamente per stabilizzarla, riuscendoci. Per ringraziarmi dell'aiuto Haruka non trova di meglio che scostarmi da sè con veemenza.
" A...Abbiamo finito no? Posso andare? " domanda a Viluy che le conferma la fine della lezione. Haruka non perde tempo uscendo dalla vasca, Setsuna che le mette sulle spalle l'accappatoio, aiutandola poi ad alzarsi.
" Allora noi andiamo, è stato un piacere Michiru-san " mi saluta Setsuna e io non perdo tempo a ricambiare ma nonostante questa maschera di cortesia non penso di essere riuscita a celare del tutto la mia insofferenza verso la sua persona.

" Si può sapere cosa se ti è saltato in mente?! " stillo in mezzo al corridoio. Sono così infuriata che non mi sono neanche cambiata preferendo ritirarmi immediatamente nella mia camera.
" Oh, non sono forse speciale per te? Mi offendi " piagnucola fintamente Setsuna.
" Non potevi essere più ambigua di così " replico acida senza fermarmi.
" Non sottovalutarmi, potevo raccontarle che ti ho visto come mamma ti ha fatta " dice accarezzandomi i fianchi " Di come abbiamo fatto il bagno insieme "
" Avevo cinque anni ed è successo perchè siamo cadute in una pozza di fango e tua madre voleva pulirci il prima possibile!! " le ricordo mentre apro la porta della mia stanza trovandola vuota, Takeda sarà fuori a fare qualche esame. Ancora arrabbiata mi siedo sul letto guardandola storto. Per niente intimorita Setsuna mi si siede accanto sussurandomi sorniona. " Hai visto come Michiru-san mi ha guardata? Se avesse potuto mi avrebbe incenerita sul posto "
" Tu vaneggi "  ribatto. Come se fosse possibile tra l'altro. Michiru gelosa di Setsuna, quando mai, mi sorprende che un'idea tanto ridicola le sia venuta in mente.
" Comunque lasciando perdere Michiru-san, c'è un'altra cosa di cui devo parlarti " esclama Setsuna facendosi seria all'improvviso. " Lo sponsor ci ha fatto sapere che questo sarà l'ultimo mese in cui contribuirà alla retta della clinica a meno che non veda risultati tangibili "
" Non posso imporre al mio corpo la ricrescita di un arto per far felice lo sponsor " affermo.
" Questo è sicuro, come è anche probabile che non sarai in grado di ritornare in pista tra un mese " concorda lei " Però lo sponsor ha proposto di farti apparire in un'intervista in cui venga mostrato il tuo recupero. "
" Visto che come pilota ormai sono inutile vogliono guadagnare grazie ad un video strappalacrime in cui si parla della mia grande forza di volontà che mi fa superare le avversità eh? " domando ironica " Che lo sponsor vada a fanculo "
" Immaginavo avresti risposto così " sospira Setsuna alzandosi " E sono anche d'accordo con te, salvo le ingiurie ovviamente. Non ti preoccupare, troveremo il modo per pagare totalmente la retta. "
" Non dovete farlo, vi siete già dati troppo da fare. Mi farò mettere una protesi, finirò la scuola e in qualche modo mi cercherò un rognoso lavoro d'ufficio " 
" Non pensarlo neanche " afferma lei posando le mani sul mio ginocchio " Sei la mia sorellina e ti conosco fin troppo bene per non sapere che moriresti a passare tutta la vita dietro ad una scrivania. Fidati di me, di noi. Ce la caveremo "
Grugnisco qualche frase incomprensibile per poi sdraiarmi. Ho sempre odiato essere un peso per gli altri. Pensavo che grazie alla carriera di pilota di poter finalmente diventare indipendente e invece a causa di uno stupido incidente sono tornata a fare da zavorra a Setsuna e la sua famiglia. Praticamente nulla è cambiato da quando ero una mocciosa di quattro anni. Passa qualche minuto di silenzio nella stanza, nessuna di noi due vuole sprecare ulteriori parole per una situazione che non pare delle migliori. Sfortunatamente il silenzio viene interroto troppo in fretta a causa della porta della stanza aperta fragorosamente.
" Ehi, cosa sono quei musi lunghi, vengo a trovarti ed è così che ti trovo? " 
Non mi alzo neanche dal letto, è inconfondibile quella voce irritante, può appartenere ad una sola persona.
" Seya-kun, persino in clinica devi venire a rompermi le palle?"


Fine sesto capitolo!! Finalmente direi. Inizia la riabilitazione per Haruka e Michiru che non è cominciata nel migliore dei modi. La violinista ha avuto il suo primo contatto con la cognata e sono arrivati nuovi personaggi. Come si evolverà la situazione? Boh, mi inventerò qualcosa, alla prossima.
   
 
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