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Autore: persemprelui    25/02/2014    4 recensioni
Questo è il sequel di "Anime dannate"
Dal primo capitolo:
"Perché vedevo tutto buio?
Dove mi trovavo? Sentivo che ero sdraiata, ma dove?
Forza Hermione apri gli occhi, dai.
Dai.
Ok, al mio tre.
1
2
3
Niente.
Sentivo delle voci, ma non riuscivo a riconoscerle.
Riprovai di nuovo ad aprire gli occhi e questa volta ci riuscii.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Il mese di Settembre era arrivato veloce come un fulmine. I miei ricordi ancora non ne volevano sapere di tornare.
 
Quella mattina salutai Harry e Gin. Sarebbe iniziata una nuova vita, pur non ricordando quella vecchia.
 
Ero cosi eccitata all’idea di cominciare quel corso, ma qualcosa nei corridoi dell’università attirò la mia attenzione. Un profumo.
 

Menta.
Tabacco.
Dopobarba.

 
Chiusi gli occhi e ispirai a fondo. Merlino era così familiare. Come se avessi sentito quel profumo mille altre volte.
 

Lo guardai perplessa. Non eravamo mai stati così vicini e costatai che visti da vicino, i suoi
 
occhi assumevano una tonalità azzurra, ma forse era solo colpa della luce.
 
Non riuscii a smettere di fissarlo, come due calamite e potei sentire il suo profumo: menta, tabacco e dopobarba.

 
Mi appoggiai al muro. Per Godric che cos’era? Eppure era una sensazione così familiare come se avessi vissuto quella situazione.
Mi ricomposi e ricominciai a camminare, ma ancora sovrappensiero andai a sbattere contro qualcuno.
<< Scusami Herm non ti avevo vista!>> mi aiutò ad alzarmi.
<< Malfoy vuoi stare più attento la pros… Aspetta come mi hai chiamata?>>
<< Hermione. È il tuo nome no?>> lo guardai allibita. No ok la situazione era davvero strana. Ron che mi faceva del male, Malfoy che mi chiamava per nome. Non capivo più nulla.
<< Chi diavolo sei tu? E soprattutto cosa ci fai tu qui?>> mi sorrise. Cosaaaa??? Un sorriso davvero bellissimo. Smettila Hermione.
<< Oggi inizio il corso di Magisprudenza, proprio come te e c’è anche Blaise>>
<< T-tu… m-ma… com’è possibile? T-tu…>> mi presi la testa tra le mani.
<< Stai bene?>> mi chiese preoccupato. Era davvero troppo. Sbottai
<< Se sto bene? Vediamo un po’, non ricordo l’ultimo anno della mia vita, ho scoperto che il mio migliore amico ha tentato di violentarmi. E in più ti ci metti tu: troppo gentile nei miei confronti, mi chiami per nome e fai Magisprudenza. E mi chiedi se sto bene? NO DANNAZIONE, IO NON STO PER NIENTE BENE!>>
Lo mollai li e mi diressi verso l’aula per la lezione. Doveva stare lontano da me. Molto lontano da me.
Come poteva il mio bambino essere suo? Come?
 
Tornai a Grimmaul Place più stanca del previsto e mi buttai sul divano.
<< Herm…>>
<< Ciao Gin>>
<< Com’è andato il primo giorno?>> mi chiese sedendosi sul divano
<< Oh benissimo. Vediamo, le lezioni sono davvero interessanti e oh pensa MI SONO RITROVATA DRACO MALFOY NEL MIO STESSO CORSO!>> ero furiosa. Perché non mi aveva avvertita?
<< Hermione io volevo dirtelo, ma forse è stato meglio così, all’improvviso no?>>
<< Si Gin è stato davvero uno spasso vedere lui che mi trattava come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo… se è uno scherzo, sappiate che è di cattivissimo gusto>>
<< Non è uno scherzo Herm… nell’ultimo anno sono cambiate cosi tante cose. Non credevi che Ron avesse cercato di violentarti, perché non puoi credere che Malfoy tiene a te? E non dico questo perché sono impazzita, ma perché io, Hermione, ho vissuto con te il tuo settimo anno e vorrei potessi ricordare ciò che è stato perché non ti avevo mai vista così felice>> sembrava così triste.
La guardai a lungo e pensai che se volevo ricordare qualcosa mi sarei dovuta fidare, ma era così difficile poter credere al cambiamento radicale di Malfoy. Cos’era successo quell’ultimo anno?
<< Va bene Gin. Domani cercherò di essere più gentile con lui, solo perché voglio ricordare>> mi sorrise e io andai a letto.
 
La mattina dopo mi recai all’università e tra me e me mi ricordavo che sarei dovuta essere gentile con Malfoy. Avrei iniziato con lo scusarmi. Si, avrei fatto così.
Entrai in aula e riconobbi la sua inconfondibile testa bionda. Era seduto con Zabini. Mi avvicinai e mi sedetti nel posto in mezzo a loro. Piuttosto che stare da sola, pensai.
<< Ciao>> esordii.
Si guardarono ed entrambi mi salutarono.
<< Malfoy vol…>>
<< Draco>>
<< Come?>>
<< Chiamami Draco>>
Lo guardai e mi persi nei suoi occhi. Di nuovo quel mal di testa atroce.
 

Lo guardai. Era così bello. Le labbra gonfie per il bacio, i capelli spettinati e quegli occhi magnetici. Occhi, nei quali avrei voluto specchiarmi ogni secondo della mia vita.

 
Ancora quella sensazione familiare e continuai a fissarlo, come se l’avessi sempre fatto.
 
<< Dra-draco io volevo scusarmi per ieri mattina. Solo che non ricordare una parte della tua vita non è facile. Mi dispiace>> sorrisi e strano ma vero, ero sincera, non era una frase buttata li per caso.
<< Tranquilla e poi magari stando insieme potresti recuperare i ricordi più facilmente>> mi sorrise.
<< Ben detto Draco>>
 

DRACO
 

“ … Draco”

 
Quanto mi era mancato il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
La guardai e poi guardai Blaise.
<< Be’ Hermione io come saprai sono Blaise Zabini e si può dire che l’ultimo anno siamo diventati amici>> le sorrise
<< Oh davvero?>>
Blaise annuì.
<< Non mi sei mai stata antipatica e quando hai fatto amicizia con Draco ho potuto appurare che non lo sei davvero>>
Lei si girò a guardarmi
<< Io e te siamo diventati amici?>> chiese scettica
<< Eh già>> le risposi
<< Be’ wow. Certo questa è una grande scoperta direi. Evidentemente devo aver trovato qualcosa di buono in te, no?>> mi sorrise un po’ impacciata
<< Pare di si>> sorrisi anche io.
 
Anche quella giornata stava volgendo al termine. Avevo già fatto dei passi avanti con Hermione, ma sentivo la sua mancanza costantemente. A quest’ora saremmo dovuti tornare nel nostro appartamento insieme e invece…
Arrivato a casa trovai mia madre in salotto
<< Buonasera caro>>
<< Buonasera madre>> dissi sedendomi sulla poltrona di fronte a lei
<< Com’è andata oggi?>>
<< Direi bene. Mi piace>>
Mi guardò come in attesa, così parlai.
<< Hermione si è scusata per ieri. Le ho chiesto di chiamarmi Draco e non mi urlato addosso, quindi insomma, si abbiamo fatti dei passi avanti>>
Mi sorrise
<< Sono contenta Draco>>
<< Già…>>
Mi alzai e andai in camera mia. Volevo solo dormire.
 
 
HERMIONE
 

… Lui che era sempre stato la mia nemesi, mi stava amando e nessun altro uomo sarebbe riuscito a farlo così ardentemente, con altrettanta passione.
Si muoveva su di me, dentro di me, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se non avesse fatto altro per tutta la vita.
Era come aver ritrovato la strada di casa dopo un lungo viaggio.
La mia isola felice aveva capelli biondi e occhi argentati.
Ero a casa. Le sue braccia, le sue carezze, i suoi baci, erano per me ossigeno, casa.

 
Mi svegliai di soprassalto.
Quel sogno era così reale, come se avessi vissuto davvero quel momento e come chiamata da una forza superiore, mi portai una mano al ventre e chiusi gli occhi.
Quel bambino era stato concepito dall’amore.
 
Un amore che non ricordavo di aver avuto, di aver vissuto.
 
Calde lacrime mi bagnarono il viso. Ripensai al sogno e piansi ancora più forte. Come avevo fatto a dimenticarmi di un amore del genere? Come potevo non ricordare nulla di quello che avevo provato, se era stato così forte?
Forse se avessi condotto la mia vita normalmente i ricordi sarebbero tornati.
 
Forse la vita mi avrebbe riservato un nuovo amore, per tornare da quello che avevo dimenticato.
 
 
 
I primi tre mesi di corso passarono in un batter d’ali.
Con un incantesimo nascosi la pancia, ormai abbastanza evidente.
Natale alle porte, mi vedeva impegnata nello studio e nell’acquisto dei regali.
In quei mesi, avevo consolidato la mia “amicizia” con Blaise e Draco. Era facile parlare con loro e difficile a dirsi erano… piacevoli. Assurdo.
E Draco… be’ lui sembrava così apprensivo, ma probabilmente era normale visto che eravamo andati a letto insieme, no? Ma forse lui non era innamorato di me e mi aveva solo usata… usata. Per cosa?
Scacciai i pensieri e mi diressi verso Hogsmade.
 
Arrivai nell’luogo dell’appuntamento.
Ma dove si era cacciato? Quell’uomo era senza speranza.
<< Herm! Ehi Herm>>
Mi voltai. Ed eccolo li.
John.
Faceva parte della mia vita da un mese.
L’avevo conosciuto durante uno dei controlli al San Mungo, aveva sostituito il mio dottore e di punto in bianco mi aveva chiesto di uscire ed io avevo accettato.
Moro, occhi verdi. Era riuscito, non so come, a farmi dimenticare per un attimo che non ricordavo un pezzo della mia vita.
Non avevamo ancora reso pubblica la relazione e pensavo di farlo alla festa di Natale dell’università. Ero un po’ nervosa per questo.
 
<< Finalmente>> gli dissi
<< Scusa Herm, ma sono rimasto bloccato in una riunione, ma ora sono qui>> mi sorrise, dandomi in un bacio a fior di labbra. Ogni volta che lo faceva, mi sembrava così sbagliato.
 

Perché non è lui che dovrebbe baciarti.

 
Zitta stupida coscienza.
 
<< Allora dove vuoi andare?>>
E per un attimo, ancora quel mal di testa
 

<< Allora dove vuoi andare?>> mi guardò
<< E non valgono le librerie>>

<< Oh ma andiamo Malfoy, perché?>>

<< Non puoi chiuderti in una libreria con tutti i negozi che ci sono, non te lo permetterò>> ghignò

<< Merlino quanto sei antipatico>> sbuffai

<< Allora sentiamo tu dove vorresti andare?>>

<< Inizierei con un giro dei negozi, solo per te sia chiaro, e poi andrei ai tre manici di scopa per bere qualcosa di caldo>> lo guardai stupita

<< Niente negozi di manici di scopa? Sei malato? Devo preoccuparmi?>>
<< Il cappello parlante ha decisamente sbagliato casa>>

Risi e insieme ci incamminammo.

 
<< Hermione tutto bene?>>
Come richiamata all’ordine lo guardai
<< E? Oh si scusa, una fitta alla testa. A-andiamo>> mi scrutò e iniziammo a fare i nostri giri.
 
Tornai a casa e sperai che Ginny fosse tornata dal suo corso di Guaritrice, la chiamai
<< Ginny tesoro sei a casa?>>
<< Sono in cucina Herm!>>
Oh Merlino grazie al cielo
<< Sei già tornata?>>
<< Si ho comprato i regali che mancavano e ho pensato di tornare>> mi sorrise
<< Oh Herm è arrivata una lettera da Hogwarts anche per te, dovrebbe essere all’ingresso>>
Presi la lettera, tornai in cucina e l’aprii
 
 
 

Carissima Signorina Granger,
è con immenso piacere che la invito al Ballo dei Fiori Bianchi* che si terrà il 31 Gennaio ad Hogwarts. Tutti gli ex alunni sono invitati.
Spero di rivederla presto.

Con affetto
Minerva McGranitt

 
Guardai Ginny
<< Porterai John?>>
<< Non credo. Si sentirebbe escluso ed io vorrei provare a godermi la serata. Insomma solo tu, Harry, Nev, gli altri, la McGranitt e Piton sapete la storia della memoria. Magari tornare li potrebbe aiutarmi>>
Le sorrisi e lei annuii sorridente
<< Hai detto a Draco di John?>>
<< No>> sussurrai << penso che lo verrà a sapere come tutti gli altri a Natale>>
<< Herm, io non cre…>>
<< Per favore Ginny, fammi provare a gestire questa cosa a modo mio. Sa che non ricordo nulla. Se mi ama come dici, capirà>> dissi risoluta
<< E non gli dirai nemmeno che sei incinta?>>
Sbarrai gli occhi.
<< Co-come sai…>>
<< Hermione ti conosco da quanto? 8 anni? E in più sto studiando per diventare guaritrice. Pensi che come donna non sappia riconoscere i sintomi di una gravidanza?
Ti da fastidio l’odore dei toast e tu adori i toast>>
<< I-io… non posso dirglielo Ginny. Non ora che sto per dirgli che ho una storia con John>>
<< E quando Herm? Quando partorirai e vedrà che quel bambino è identico a lui?>>
Mi chiese tranquilla e paziente.
<< Io non posso Gin. Almeno non ora>>
Me ne andai.

 
 
 
* ballo di mia invenzione.
 


Altro capitolo, altri risvolti!
Grazie a chi continua a seguire la storia!!
Alla prossima!
  
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