Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: _smile14_    25/02/2014    0 recensioni
una normale sedicenne e una pop star di fama mondiale, potrà mai funzionare tra loro? Leggete e saprete.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Chapter four -


Ero sconvolta da quello che era accaduto. Ero arrabbiata da una parte con Jus, o meglio Justin , per non avermi detto la verità e dall' altra dispiaciuta per avergli detto quelle cose l'altro giorno che se anche  pensavo sul serio non fa piacere ascoltarle quando sei tu il diretto interessato.
Ero appena scesa dal taxi, aprii la porta di casa e mi stavo sdraiando sul letto, quando il mio cellulare squillò e , senza guardare chi fosse, risposi
 -"pronto"
 -"ciao come stai?"mi chiese una voce che conoscevo
 -"come vuoi che stia?!"risposi un pò troppo bruscamente forse
 -"non lo so dimmi tu"
 -"Justin, sono stanca e non ho voglia di parlare. Domani poi ho scuola quindi vorrei dormire"
 -"scusa, allora che ne dici se ne parliamo domani, ti vengo a prendere dopo scuola. Ok?"
 -"fai quello che ti pare. Ora scusa ma vado" e attaccai
 Posai il cellulare e cercai di chiudere gli occhi e addormentarmi, cosa che non accade visto che continuai a pensare a ciò che era successo e a come mi ero comportata da scontrosa poco fa. La mattina infatti mi svegliai più stanca del solito e rischiai persino di addormentarmi sul pullman cosa che non accadde grazie a quelle tre delle mie migliori amiche. Arrivammo a scuola in perfetto orario come sempre e entrammo insieme nella nostra classe. Si,siamo in classe insieme , infatti è  qui che ci siamo conosciute e siamo diventate quello che siamo. Le prime tre ore passarono lentamente e finalmente suonò la campanella dell'intervallo.
 -"allora come è andata ieri sera?"
 -"guarda Abbie un casino!" Esclamai io.
 -"perché ?" mi chiese stupita
 Le raccontai tutto per filo e per segno,anche della chiamata e loro mi ascoltarono attente commentando ogni tanto
 -"quindi lui è quel pezzo di figo di Bieber?!" esclamò El che oltre a essere una lovatic, è anche non una belieber ma una sua fan.
 -"possiamo definirlo così se proprio vuoi" dissi alzando gli occhi al cielo.
 -"e oggi finalmente lo vedrò, perché me lo presenterai vero?"riprese lei
 -"se proprio devo " risposi secca
 -"si devi proprio!" disse lei seria
 -"ok, ma ora è meglio andare visto che è suonata la campanella" proposi e ci dirigemmo in classe. Anche queste tre ore stranamente passarono in fretta.
 -"allora andiamo fuori" dissi io e uscimmo dall' edificio. Intravidi subito la macchina di Justin. Lui aveva ovviamente i soliti occhiali da sole. Mi avvicinai alla macchina e bussai al finestrino, mi vide e scese dalla macchina,poi feci segno alle altre di venire. 
 -"ciao Fra, come va?"
 -"ciao tutto bene" dissi secca."loro sono Gemma, Abbie e  Eleanor." dissi indicandole una ad una.
 -"è un onore conoscerti, sono una tua fan, posso abbracciati?" esclamò El cercando di trattenere un urlo.
 -"certo"disse lui tranquillamente. E si abbracciarono facendo nascere dentro di me un pizzico di gelosia che ancora non mi spiego.
 -"volete un passaggio?" chiese Justin
 -"certo!" esclamò El.
dietro quando ...
 -"eh no tu ti metti vicino a me" mi prese per un braccio e mi fece sedere sul sedile accanto al suo
 -"la delicatezza Bieber, la delicatezza!"lo rimproverai
 -"da quando mi chiami Bieber?" chiese sorpreso e infastidito allo stesso tempo
 -"da oggi, ora se non ti dispiace potresti partire?" più che una richiesta sembrava un ordine
 -"va bene, va bene" mi rispose
 E partimmo. Le tre si fecero lasciare a casa di Gemma mentre io dovetti restare con lui visto che doveva parlarmi anche se non ne avevo tanta voglia.
 -"allora sentiamo cosa hai da dirmi"
 -"bene è un po difficile da spiegare quindi ti chiedo solo di non interrompermi quando parlo " mi chiese
 -"ok"
 -" allora come avrai intuito da ieri io sono Justin Bieber. Non è vero quindi che sono qui per uno scambio ma bensì per una vacanza prima di partire per un tour negli USA. Quindi ti chiedo di prendere tutto quello che è successo solo come una piccola 'avventura' chiamiamola così, visto che tanto poi non ci vedremo più. Che ne dici?" disse tutto con un tono calmo cosa che mi fece innervorsire.
 -"dico che sei un emerito deficiente. Avevo intenzione di scusarmi per il mio comportamento acido e brusco di ieri sera e oggi e  per averti detto quelle cose  l'altro giorno che se anche penso veramente so che potrebbero averti ferito anche se non era mia intenzione ma sai che ti dico?! Vai al diavolo" gli urlai in faccia e poi scesi dalla macchina e corsi senza una meta precisa.

Justin's p.o.v
 "merda"urlai

                       ***

Passarono un paio di giorni e mi mancava e anche se l'avevo baciata solo una volta avevo lo stesso il bisogno di ribaciarla, avevo bisogno di rivederla e di parlare. Mi stavo pentendo amaramente di cosa le avevo detto. Era però la prima volta che mi succedeva, che mi affezionassi così tanto a una ragazza dopo così pochi giorni. Dovevo trovare un modo per farmi perdonare.

Fra's p.o.v
 Mi mancava, so che è stato uno stupido e ha detto delle cose che mi hanno ferito, ma devo vederlo. Credo di essermi innamorata, anche se può sembrare una cosa sciocca visto che ci conosciamo solo da pochi giorni, ma continuo a pensare a lui e al bacio. Ero per strada che camminavo, stavo ritornando a casa e come al solito pensando a lui, quando qualcuno mi afferrò per un braccio e mi bendò gli occhi con una benda. Poi mi fece salire su una macchina e sentì che il tizio misterioso mise in moto la macchina. Avevo una paura tremenda e il cuore batteva fortissimo. Pensavo 'è la fine, perché proprio a me' e stavo per piangere quando sempre il tizio mi fece scendere dalla macchina e stranamente mi prese in braccio. Poi mi posò su un una cosa comoda, credo un divano, e mi tolse la benda, cosa che risultò inutile visto che era tutto completamente buio. Sentii poi una melodia provenire di fronte a me. Era una chitarra. si mise a cantare una canzone, ma non la conoscevo mentre  la voce mi risultava famigliare... no,non può essere davvero lui....
 -"I missed you" concluse la canzone con questa frase
 -" ti è piaciuta la canzone?" mi chiese
 -" Justin accendi la luce!" gli urlai senza rispondere alla sua domanda
 -"rispondi"
 -" prima la luce" sentii dei passi e poi un capitombolo. Allora presi il mio cellulare dalla tasca e accesi la torcia di esso per illuminare la stanza.
 -"sei caduto?" gli chiesi cercando di soffocare le risate vedendolo lì per terra come un sacco di patate
 -" no guarda mi trovo per terra per mia spontanea volontà" rispose sarcasticamente
 -"calmati amico. Ora vengo ad aiutarti." posai il cellulare sul tavolino che c'era vicino al divano sempre lasciando la torcia accesa. Poi mi diressi da lui e gli tesi una mano per aiutarlo ad alzarsi ma persi l'equilibrio e caddi sopra di lui. Con grande imbarazzo cercai di rialzarmi ma lui mi fece riavvicinare a lui e mi baciò con un delicato bacio a stampo.

 

  
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