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Autore: vale93    25/02/2014    3 recensioni
«C'era qualcosa di estremamente strano e inquietante nel modo in cui si era comportato Malfoy quel giorno, quasi non fosse stato lui a parlare, ma un ragazzo con le sue sembianze. Rivalutò l'ipotesi di un compagno della serpe imbevuto di polisucco, ma ciò le sembrò ancora più assurdo. Chi mai si sarebbe arrischiato a rubare l'identità al figlio del Mangiamorte più temuto della scuola, e per quale scopo?»
La storia si ambienta durante l'ultimo periodo di apprendistato ad Hogwarts, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli Horcrux nè del fatto che Silente sia stato assassinato. Niente di ciò che avviene nell'ultimo libro ha a che fare con questa fiction, che si propone come uno spaccato sulla vita di due dei più interessanti personaggi della saga, sui quali molti aspetti sono rimasti oscuri.
Sul vero carattere di Draco, sul suo rapporto con gli altri, su quello che può succedere fra due individui ostili nel momento in cui si trovano a interagire in ragione di una scommessa ruota la storia che vi apprestate a leggere, la quale trae il suo titolo dall'omonima canzone di Fabrizio Moro.
Genere: Mistero, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Prologo
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Le foglie d'autunno son di gran lunga le più coraggiose. Fragili, si tengono al ramo per puro miracolo; un solo soffio di vento e cadono giù. Ma resistono finchè anche l'ultima goccia di linfa vitale ne bagna le vene. Alla fine, la cosa più bella è che rinascono dallo stesso germoglio, come se non se ne fossero mai andate.

Quella mattina Hermione lasciò il dormitorio con insolita fretta
. Dopo una notte insonne passata a dar forma ai diversi appunti, aveva tenuto gli occhi chiusi appena sei ore, prima di svegliarsi. L'orologio segnava le otto, una lancetta appena spostata sul cinque.
Sentì la borsa pesante rimbalzare sulla gamba e sorrise: era stanca e assonnata, due sacche gonfie sotto agli occhi, ma aveva concluso la relazione in tempo ed era sicura di aver fatto un ottimo lavoro. Stavolta Piton non avrebbe davvero potuto risparmiarle il massimo dei voti. Scrollò i capelli compiaciuta e, superato l'angolo, aprì l'imponente porta della Sala, accostata dopo l'entrata degli studenti. Un aroma di tè e biscotti accorse all'istante a solleticarle le narici.
La lunga tavolata rosso-oro s'enstendeva per tutto il perimetro orientale della sala, occupata da innumerevoli teste impegnate ad alimentare il chiacchiericcio generale; si diresse verso un gruppo familiare, capeggiato da un paio di chiome fiammanti, e prese posto con un tonfo.

-Buongiorno a tutti.-
-Alla buon'ora, che fine avevi fatto?- Harry la fissò decisamente sconvolto - se per il ritardo o le vistose occhiaie, tuttavia, non è dato saperlo.
-Non ho sentito la sveglia- si giustificò -E qualcuno qui ha pensato bene di non avvertirmi.-
Ginny finse magistralmente di non aver sentito.
-Scommetto che hai passato la notte a scrivere la relazione per Piton- commentò Ron a bocca piena.
Hermione gli lanciò un'occhiata disgustata, ma risparmiò commenti poco carini riguardo alle sue buone maniere.

-No, Ronald. Ho finito a mezzanotte e mezza, ho dormito come ogni essere umano.-
-Come no- sbuffò Ginny. -Di' piuttosto che ti sei messa a letto, senza spegnere la luce. Dovresti comprare una penna che raschi meno sulla carta, ma soprattutto, dovresti piantarla di passare le notti sui libri!-
Hermione finse di non aver sentito, ma vide il roscio sbuffare con rassegnazione. 
-Tu invece, immagino ti sia ridotto al minimo indispensabile, o no?- replicò.
-Veritaserum: pozione dal potere estorcente, utile a raccogliere informazioni esatte da soggetti ostili. Tre gocce soltanto, effetto immediato- recitò il ragazzo assumendo un'aria importante. -Vuoi trovare parole migliori?-
La grifona scosse la testa senza rispondere.
-E tu?- rivolta ad Harry, -Dimmi che hai superato le due righe, ti prego!-
Il moro scoppiò a ridere riempendosi il bicchiere.
Una repentina folata di vento aprì nuovamente la porta e, dall'uscio, due giovani Corvonero fecero il loro glorioso ingresso accompagnate da uno smilzo individuo pallido.
-Malfoy...- commentò sollevando gli occhi dal piatto. -Due insieme, stavolta ha davvero esagerato.-
-Di cosa ti sorprendi?- Ron era di nuovo a bocca piena. -Non mi stupirei se non fosse la prima volta.-
Hermione inarcò un sopracciglio bruno e scrollò la testa con un sospiro.
Draco Lucius Malfoy era il ragazzo più viziato e strafottente che avesse mai messo piede sul suolo di Hogwarts; eppure, negli ultimi tempi, qualcosa lo aveva trasformato nel soggetto più chiacchierato e fortemente invidiato del castello.
In pochi mesi gran parte delle ragazze della sua casa e affini aveva preso ad andargli dietro, cosa di cui lui aveva naturalmente approfittato, iniziando a fare il bello e il cattivo tempo. Da quando aveva scoperto di sortire quest'effetto, aveva imparato a rigirare a suo favore ogni loro debolezza, adescandole con mezzucci da quattro soldi. In poche settimane lo aveva spesso visto in dolce compagnia, nonostante il suo pessimo carattere, il che lasciava immaginare che, quando serviva, era perfettamente capace di sfoggiare le sue arie da gentiluomo. Peccato che poi le ritirasse alla svelta dentro alla manica della camicia, tornando ad essere freddo e spietato con quelle stesse malcapitate con cui si era mostrato tanto gentile. Non aveva pietà per nessuna, neppure per le compagne. Dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima e i suoi erano grigi, spenti come il marmo.

-E' vero, ultimamente sembra essersi montato smisuratamente la testa- riflettè versandosi del caffè nella tazza. -Ma non avrei mai pensato potesse addirittura farsene due contemporaneamente... In fondo hai ragione, di cosa mi sorprendo.-
Eppure era perplessa. Come poteva sortire quell'effetto su ragazze grandi e vaccinate al punto da spingerle a deporre ogni dignità? Su una cosa non potevano esserci dubbi: se le sarebbe fatte entrambe insieme, proprio come due...
-E' questo tipo di gente che ruba la piazza migliore, per poi lasciarsi dietro un piagnisteo infinito. Per fortuna, non sei come loro.- la voce di Ron irruppe nei suoi pensieri divertendola.
-Non credo che Malfoy degnerebbe mai di uno sguardo una come me.-
Un sorrisetto ironico sbocciò sulle labbra del rosso e lei portò la tazza alle proprie, chiudendo il flusso di pensieri sulle povere vittime del ragazzo.
Questa era una cosa di cui in fondo andava fiera. Lei era l'unica, forse la sola in tutta la scuola, a provare per Malfoy l'odio e il disgusto più sinceri. C'era chi lo ammirava e chi lo desiderava segretamente senza avere il coraggio di ammetterlo, ma lei no. Non sperava che lui la notasse, non gli permetteva di trattarla come uno straccio e non nascondeva nessun tipo di interesse dietro alla facciata del disprezzo e dell'ostilità. Lei era l'unica che gioisse della mancanza delle sue attenzioni, piuttosto che disperarsene, e, anzi, sarebbe stata lieta di venirne ignorata totalmente, se solo fosse stato possibile. Ma, per qualche ragione, la sua immunità al fascino del Serpeverde non sembrava salvarla dalla profonda arroganza, che, al contrario, esplodeva in maniera ancor più evidente nei suoi confronti.


-Bene, Granger, non si può certo dire che lei non si sia impegnata...- biascicò Piton sfogliando la sua relazione pagina per pagina -Discretamente.-
Sorrise, la fronte china.
-Lo stesso non vale per la maggior parte dei suoi colleghi. A dire il vero sembra che ad alcuni il concetto di relazione non sia ancora ben chiaro- al che lanciò un'occhiata di sbieco a Ronald. -Faccia il favore di esporre in breve un sunto dell'argomento, se questo può servire di aiuto ai meno volenterosi.-
Hermione si alzò immediatamente.
-Vuole che indichi precis-
-Solo lo stretto necessario.-
-Certo...- tirò un respiro. -Dal latino veritas, verità, e serum, siero. Tre sole gocce del suo liquido e il soggetto a cui viene somministrato sarà costretto a rivelare tutta la verità e nient'altro che la verità circa quanto gli verrà chiesto. Gli ingredienti necessari alla preparazione sono lo sciroppo di elleboro, il sangue di salamandra, mandragola, zanne di serpente, asfodelo e artemisia. Si inizia versando tutti i componenti nel paiolo eccetto il sangue, che deve essere aggiunto dopo una settimana. Si lascia cuocere per circa tre giorni, dopodiché...-
Mentre parlava, una serpe bionda e strafottente sbuffava annoiata sulla sedia, osservando i muri e i compagni con esplicita noncuranza. Odiava starla a sentire mentre riversava il suo sapere con orgoglio e civetteria, quasi da quello dipendesse il sussistere della sua autostima. Era svervante.
-La pozione è incolore e inodore, tanto che si potrebbe confonderla con acqua pura, e questo la rende estremamente utile e difficile da individuare, se non si lascia scivolare il liquido sulle pareti del contenitore, in modo da distinguerne la coesione dalle molecole d'acqua. E' possibile sottrarsi al suo potere, l'occlumanzia permette...-

-Basta così.-
Tornò a sedersi, mentre Piton ordinava agli alunni di riportare la relazione corretta il giorno seguente.
Ron sbatté il proprio libro dentro alla borsa, imprecando.
-Che dici, avrei fatto meglio a dormire?-
Le lanciò un'occhiataccia e lei alzò le spalle.
-Ti darò una mano. Vieni in Sala Comune e vedremo di tirar fuori qualcosa dalla mia relazione, con due pagine dovresti cavartela. Non di più o se ne accorgerà.-
-Ah ah. Mi spieghi cosa ci hai scritto qua dentro?- esclamò afferrando la pila di fogli e sventolandogliela davanti agli occhi. -Che cosa ci sarà da dire!-
-Avresti anche tu un mucchio di cose da scrivere se non ti limitassi a seguire, fra virgolette, e mi seguissi ogni tanto in biblioteca.-
-C'erano gli allenamenti! E poi lui è qui per spiegare e io dovrei ammazzarmi per sopperire alle sue mancanze? Ho scritto tutto quello che ha detto, paro paro.-
-Ma non è quello che ha chiesto. Ha chiesto un approfondimento, Ronald, non i suoi appunti.-
-Frustrato- borbottò il roscio mettendo il muso, ma lo disse così piano che l'amica potè fingere di non aver sentito.
Si voltò verso Harry e si informò sulla sua rendita con rassegnazione.
-Una A, è più di quanto avessi sperato. Sai che io e pozioni...-
-Una A va bene- lo incoraggiò.
Liberò il banco da ogni materiale rimasto, appendendo la borsa pesante alla spalla. Quando si voltò, per immettersi nel flusso di studenti, finì col seguire un gruppo di Serpeverde. Li riconobbe subito: Tiger, Goyle, Zabini e l'immancabile serpe bionda dagli occhi blu.
-Accidenti, stavolta hai superato te stesso.- Questa era la patetica voce di Tiger che, come al solito, arrancava alle spalle della sua rispettata serpe.
-Due bionde in una botta sola, cavolo!-
Al gruppo si aggiunsero altri Serpeverde dall'aria poco simpatica, che non si astennero dall'esprimere i propri apprezzamenti circa le due giovani ragazze.
La grifona arricciò il naso stizzita. -Disgustoso...- e affrettò il passo.







Buonasera! :)
Questo è il breve prologo introduttivo della mia fiction. Ho voluto presentare alcuni dei personaggi principali della storia - altri faranno la loro comparsa nel capitolo successivo - e mettere in chiaro fin da subito su che piano si svolge l'intera vicenda. Malfoy-Marpione è ormai diventato uno stereotipo delle ff, ma non tanto dissimile dal vero, a mio parere. Il fascino del nobile stronzetto ce l'ha e dubito che la Parkinson sia stata l'unica a risentirne. Spero con questo breve capitolo di avervi incuriosite e vi avverto che a breve posterò il secondo. Baci! <3

Ps:
le notizie riguardanti gli ingredienti e la preparazione del Veritaserum disponibili su internet sono diverse e contrastanti, la fonte da cui ho tratto quelle scritte è la seguente, nella quale potete trovare l'intera relazione di Hermione. Vi consiglio di leggerla, è molto interessante: http://mhwiki.altervista.org/php5/index.php/Veritaserum

   
 
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