La brezza estiva tra gli alberi sembrava l'unica a spronarla perché tornasse ogni anno, a convincerla perché sperasse nel loro ritorno, a consolarla perché ogni anno restava delusa.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Disclaimer:
I personaggi citati in questa fanfiction appartengono a Spyro 2:
Gateway to Glimmer, prodotto dall'Insomniac. Questa storia non
è scritta a scopo di lucro.
I fiocchi di neve bianca che
ogni giorno, ogni ora, ogni minuto cadevano dal cielo e imbancavano la
terra fredda della tundra. Avalar era questo.
Gli alberi che, durante
la notte, erano scossi dal vento autunnale, facendo volare foglie da
ogni parte, in un valzer di colori. Avalar era anche questo.
La brezza estiva che,
leggera, accompagnava i pensieri dei sognatori, gli faceva spiegare le
ali e volare alti, oltre la foresta verdeggiante. Avalar era soprattutto
questo.
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Ogni anno, nell'anniversario della sconfitta di Ripto, di notte si
sentivano i rumori di zoccoli che calpestavano l'erba perennemente
verde, attraversando completamente la Summer Forest fino al suo limite
estremo, il portale verso Glimmer. Si diceva che quel rumore fosse il
suono che il fantasma della tremenda cavalcatura di Ripto, Gulp,
facesse mentre inseguiva assieme al suo padrone il drago che li aveva
sconfitti, fino agli ultimi confini del Regno. E del vero, in quelle
dicerie, c'era.
Qualcuno, ogni anno, tornava al luogo dove il drago era arrivato. Ogni
anno, i suoi passi risuonavano tra le mura di Avalar, spinta dalla
speranza di rivedere ciò che anni prima aveva lasciato
andare.
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Elora si fermò a riprendere fiato appena vide il portale di
Glimmer vicino. Salì lentamente gli scalini, mentre ricordi
le affollavano la mente. Tastò varie volte il portale,
osservando il vuoto nell'arcata. Quello era il luogo dove Spyro, cinque
anni prima, era arrivato. E lei non aveva mai smesso di pensare che un
giorno l'avrebbe visto uscire di nuovo da quel portale, come se non
fosse cambiato nulla.
Elora fece un sorriso amaro. Era cambiato tutto, era
diventato tutto così tremendamente importante. Lei era diventata
così tremendamente importante. Non poteva scappare da
Avalar, come aveva semplicemente fatto Hunter, o Zoe, o il Profess-
effettivamente, la lista era parecchio lunga. Non che non ne avesse
voglia. Ne aveva una voglia tremenda,
lasciarsi alle spalle tutti i problemi di quel Regno e viaggiare,
vedere Regni lontani, reincontrare vecchi amici. La brezza estiva tra
gli alberi sembrava l'unica a spronarla perché tornasse ogni
anno, a convincerla perché sperasse nel loro ritorno, a
consolarla perché ogni anno restava delusa.
Ma a Fracture Hills avevano bisogno di lei. A Scorch avevano bisogno di
lei. A Breeze Harbour, a Zephyr, a Colossus, a Hurricos... Tutti
avevano bisogno della grande Elora, la "leggendaria guerriera" che
aveva sconfitto Ripto. E, per illudersi di poter fuggire da quel carico
di onori, richieste, responsabilità, ogni anno lei tornava
di nascosto a Glimmer. Per illudersi che non fosse rimasta sola in un
Regno che le chiedeva sempre di più. "Mi mancate
tutti." sospirò, osservando sconsolata il portale chiuso.
Anche quell'anno non sarebbero tornati. In cuor suo lo sapeva, ma non
poté reprimere la tristezza che in quella notte, ogni anno,
la assaliva.
Doveva scegliere.
Partire o restare. Partire per luoghi lontani, in compagnia dei suoi
amici più cari. Partire verso nuove avventure, sapendo che
qualcuno l'avrebbe sempre presa per mano.
Scelse di restare in
luoghi a lei cari, in compagnia di persone di cui a malapena ricordava
il nome. Restare per una quiete duratura, per prendere per mano chi ne
avesse avuto bisogno.