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Autore: reby    26/02/2014    4 recensioni
I pensieri di Sam sull'intricata rete di sguardi con i quali, inconsapevolmente, Castiel e suo fratello si dicono cose senza muovere le labbra.
Rigorosamente Destiel.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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Nota: Drubble nata dalla visione di questo stupendo video trovato su Youtube, del quale consiglio caldamente la visione e l'ascolto successivo durante la lettura.
http://www.youtube.com/watch?v=xHFp2KWQTds&list=FLiIYX6w5MfrCNsy9LhqxGRQ


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La cosa strana è che guardava solo lui.
In un battito leggero d'ali Castiel appariva e fin da quel momento i suoi occhi blu - un angelo con gli occhi blu, faceva tanto cliché- si puntavano su Dean e lì rimanevano.
Per quanto fosse semplicistico il paragone, Castiel guardava suo fratello come quest'ultimo, prima di incontrare lui, guardava solo le crostate dopo una lunga caccia.
Si riempiva gli occhi di Dean, di colui che aveva salvato dalla perdizione, di colui che aveva sempre creduto in lui anche quando tutte le prove erano contrarie.
Castiel arrivava, faceva un cenno del capo a lui, a Sam, e poi esisteva solo Dean.
Forse non se ne rendeva nemmeno conto all'inizio; forse non se ne rendeva conto nemmeno adesso.
Però anche Bobby l'aveva notato, il minore dei Winchester se n'era accorto perché tra lui e Bobby talvolta scappavano occhiate piene di cose non dette fin troppo evidenti.

La cosa più strana era invece il cambiamento di Dean.
Lui ricambiava sempre quello sguardo blu, non lo mollava mai; era una corda invisibile tra loro che si modellava, formando due spesse parentesi dentro le quali solo loro due erano presenti.
All'inizio aveva pensato a qualche alchimia di tipo angelico dovuta all'impronta, al fatto che Cass fosse, in un modo del tutto astratto e complicato, l'angelo di Dean.
Ma poi in tutto quello era capitato il Purgatorio e dopo il Purgatorio era tutto molto più chiaro, seppur chiaro nell'accezione Winchester del termine.
Aveva reso evidente la ferita di Dean, aveva reso vulnerabile suo fratello e la prova che spazzò via ogni dubbio di Sam gli fu fornita quella notte nel motel, quando si alzò di fretta e andò alla finestra, credendo di aver visto Castiel dietro il vetro.
E lo sguardo che aveva... sembrava assetato di qualcosa che non poteva raggiungere, assetato di una sete che non si placa.
Castiel era la sete di Dean e di questo Sam era sicuro. 
Riceveva le sue certezze ogni giorno, quando li vedeva sfiorarsi e mai toccarsi, cercarsi con lo sguardo, quando Dean lo punzecchiava e roteava gli occhi davanti all'ingenuità l'angelo di fronte alle sue battute.
Sapeva che quel qualcosa tra loro due Dean tentava di non accettarla. Come poteva, non era mai stato un tipo... sentimentale. 
Aveva sempre sperato che Dean si sistemasse, un giorno, che trovasse la persona giusta per lui.
Per Sam, quella persona Dean non l'aveva trovata: gli era inciampata sulla vita e si era aggrappata alla sua spalla. E lui non poteva far altro che sorreggerla, sorreggendosi a quel trench di rimando.

SPAZIO AUTRICE:

Capitemi. Quel video mi ha acceso una nostalgia canaglia nel cuore e dovevo buttarla fuori in qualche modo. Spero di avervi fatto passare dei piacevoli minuti.

Ps. No, non ho dimenticato la mini long su questi due. Aggiornamento in vista.

Sabrina

   
 
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