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Autore: Vexenio    26/02/2014    1 recensioni
[Saints Row The Third / Saints Row IV]
Ok, prima fanfiction in assoluto, ho cercato di attenermi il più possibile alla saga, cercando di sfondare un po' la quarta parete del videogioco verso il finale.
Spero non vi faccia troppo schifo.
Genere: Comico, Demenziale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le cose sono andate grossomodo in questa maniera, dopo aver calciato per l'ennesima volta il culo abbronzato dei terroristi fuori dagli Stati Uniti io e la banda abbiamo organizzato una mega festa allo Shilellagh; tempo un'ora e io e il boss siamo già ubriachi fradici, pure più del solito, Shaundi è dovuta andarsene, senza nemmeno avvertire e per andare Dio solo sa dove, Viola e Zimos non sono potuti arrivare a causa di, chiamiamoli così, impegni di lavoro, la Kensigton e Oleg nemmeno si son degnati di rispondere all'invito; finisce che sono le 3 di notte e nel locale rimaniamo quindi solo noi due, dato che l'auto con la quale siamo arrivati al locale l'abbiamo rubata sul momento e che poi la suddetta è stata rubata a sua volta da uno dei nostri scagnozzi eravamo finiti col culo per terra e troppo ubriachi per poter riuscire a prendere con la forza un mezzo di trasporto, l'unica possibilità rimastaci di non finire svenuti in un vicolo affogati dal nostro stesso vomito era quella di chiamare Angel, che, per un autentico colpo di fortuna quella sera non era occupato in uno dei suoi incontri, e chiedergli di accompagnarci a casa.
Ora, l'ubriacatura non mi permette di ricordare appieno che cosa dissi di preciso ad Angel quando lo chiamai e, ad essere sinceri, non sono nemmeno sicuro di aver composto il suo numero, fatto sta che, dopo aver rassicurato il boss, in pochi minuti (o diverse ore, quando sei ubriaco hai una visione parecchio distorta del tempo) sbuca dal cielo un grosso aereoplano che atterra con una certa noncuranza in mezzo alla strada, creando un ingorgo lunghissimo e causando l'ira di pedoni e guidatori, ma di questo neanche io e il boss ci curiamo, dato che la nostra attenzione era catalizzata tutta su quell'aereo dal quale, una volta atterrato, esce un elegante tizio in smoking ci intima con un tono affabile di salire. 
"Pierce, mi vuoi dire chi cazzo hai chiamato, Pierce, lo... Lo vuoi un pugno, lo vuoi sì o no, chi cazzo hai chiamato?" una volta dentro il boss cominciò a biascicarmi addosso in preda alla sbronza che avevo sbagliato numero e che quelli che ci hanno preso in custodia erano degli alieni sotto copertura con l'intento di rapirci e fare certe cose che ha visto in un cartone animato giapponese per adulti, cercai di rassicurarlo dicendogli che finché non era una liceale dai capelli verdi e un seno prosperoso non c'era pericolo, quindi si calmò.
Poco dopo, nemmeno il tempo di partire, mi addormentai sul comodo sedile dell'aereo e lui con me, senza nemmeno preoccuparci di chiedere chi erano le persone che pilotavano l'aereo.
Quando mi risvegliai era giorno, la sbornia era totalmente sparita e la mia giacca nuova tutta ricoperta di vomito, che esso sia mio o no preferirei non saperlo, comunque ci misi un po' a rendermi conto della situazione, ero ancora all'interno dell'aereo, ma la porta era aperta, quindi uscii e la prima cosa che mi si parò davanti nientepopodimeno che giardino della Casa Bianca.
Dopo essermi stiracchiato ed aver ripulito al meglio delle mie possibilità la mia giacca controllai le chiamate del cellulare; l'ultima ricevuta era da parte di Shaundi, risalente alle 8 di mattina, alla quale chiesi immediatamente per telefono che cosa stava succedendo, venne fuori infine che era riuscita a farsi dare appuntamento con il presidente degli Stati Uniti in persona, sapete, credo per quella questione dell'antiterrorismo, ma non saprei dire, ero ancora mezzo rimbambito dal sonno e non ho seguoti con attenzione la chiamata. 
Presidente o non presidente la mia priorità era trovare il boss, che sembrava essersi letteralmente volatilizzato nel nulla, dato che nemmeno Shaundi sembrava avere una vaga idea di dove si trovasse, feci mettere a soqquadro la casa bianca ma di lui nessuna traccia.
Ho chiamato ogni membro della banda per vedere se sapessero qualcosa, ho girato in ogni Technically Legal presente in tutta Steelport, sono andato pure da Dex per sapere se non avesse attuato un altro dei suoi malefici piani per ucciderlo ma niente, il boss era completamente sparito nel nulla e con lui pure la possibilità di far entrare i Saints nel mondo della politica.
Dopo una settimana di incessante ricerca completamente inutile, ricevo una telefonata dalla Kinzie; chi la conosce sa che lei non è quel genere di persona che fa uno squillo qualcuno soltanto per cortesia, quindi mi aspettavo avesse da dirmi qualcosa di importante, e così fu: disse di essere stata CHIAMATA.
Kinzie mi disse che il boss, a causa di un bug, è stato espulso dalla mappa e in quel preciso momento stava cadendo in una specie un vuoto eterno al di sotto di essa; il boss ha voluto chiamarla per vedere se riusciva a sistemare quella falla nel videogioco ma al posto di usare il cellulare che usa di consueto ha per sbaglio composto il suo numero in quello del menù delle opzioni, facendola comparire vicino a lei e spingendola insieme a lui in quell'oblio.
Kinzie mi ha anche detto che l'unico modo per riportarli nel mondo reale era quello di riprodurre il bug a bordo di un veicolo volante, scendere fino a raggiungerli e riportarli su sani e salvi, ma c'era un problema: per prima cosa non avevo la benché minima idea di come pilotare un veivolo, in secondo luogo un PG secondario non può andare nel garage degli alloggi a prendere un veicolo di sua spontanea volontà, come avrei fatto a salvare il boss viste queste condizioni?
Dopo aver spiegato a Kinzie la mia situazione lei mi ha dato due numeri telefonici, che avrei dovuto comporre subito dopo la fine della chiamata, mi spiegò che erano dei trucchi, il primo faceva comparire un V-TOL dal nulla e il secondo faceva seguire al veicolo in uso una traiettoria stradale preimpostata, che mi avrebbe condotto nello squarcio della mappa dal quale in seguito sarei riuscito a tirare fuori Kinzie e il boss.
La Kensington continua ancora oggi a dire che se non fosse stato per un errore del boss lei sarebbe riuscita a tirarlo fuori da sola, sapete come sono le donne, non sanno proprio perdere, ma in fondo la capisco, se non fossi riuscito a convincere il boss del contrario ora la vicepresidente sarebbe lei.
Purtroppo non arrivammo in tempo all'appuntamento col presidente (in ritardo una sola settimana fra l'altro, che pignolo) e pensammo che questo fatto pregiudicasse la nostra carriera politica per sempre, ma fortunatamente, come ci ha insegnato il caro vecchio Bill Clinton, la via migliore per farsi perdonare da una carica alta dello stato è avere 2 amici che gestiscono il più grande giro di prostitute del pianeta che siano in grado, ogni tanto, di fare uno sconticino a chi di dovere.
Be', cos'è quella faccia? Pensavate davvero che il boss fosse diventato presidente studiando scienze politiche e vendendo spillette? Non è nello stile dei Santi, stronzetti.
  
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