26/02/2014
5 recensioniStavo ormai correndo da una ventina di minuti, cercando di scappare da quello che mi sarebbe toccato se fossi tornata a casa.
La mia vita era quella ormai, scappare, scappare da tutti i miei problemi, scappare quando quello che chiamavo papà tornava a casa ubriaco fradicio, avente riversato tutti i suoi dispiaceri nell'alcol per poi sfogarli sull'unico componente dell famiglia rimasto ancora in quella casa, io.
Ma ormai dopo sedici anni di paura, ero stanca, così dopo essermi fermata un paio di minuti per riprendere fiato tornai a passo moderato in quella casa che mi avrebbe portata alla rovina.
La mia vita era quella ormai, scappare, scappare da tutti i miei problemi, scappare quando quello che chiamavo papà tornava a casa ubriaco fradicio, avente riversato tutti i suoi dispiaceri nell'alcol per poi sfogarli sull'unico componente dell famiglia rimasto ancora in quella casa, io.
Ma ormai dopo sedici anni di paura, ero stanca, così dopo essermi fermata un paio di minuti per riprendere fiato tornai a passo moderato in quella casa che mi avrebbe portata alla rovina.
Aprii tentennante la porta d'ingresso trovando mio padre seduto a capo chino sulle scale.
Ovviamente la bottiglia di birra al suo fianco non mancava.
"Dove sei stata?"-chiese rimanendo nella stessa posizione.
"A fare una passeggiata"-dissi fredda cercando di pensare un modo per scavalcarlo e chiudermi fra le quattro mura della mia camera.
"Bugiarda"-esclamò improvvisamente.
Ovviamente la bottiglia di birra al suo fianco non mancava.
"Dove sei stata?"-chiese rimanendo nella stessa posizione.
"A fare una passeggiata"-dissi fredda cercando di pensare un modo per scavalcarlo e chiudermi fra le quattro mura della mia camera.
"Bugiarda"-esclamò improvvisamente.
"Cosa?"-domandai impaurita indietreggiando fino a scontrarmi contro la porta chiusa.
"Bugiarda!"-ripeté con un tono di voce più alto-"Sei stata a scopare con qualcuno, come tua madre!"
"Brutta troia"-continuò non specificando il soggetto della frase.
"Bugiarda!"-ripeté con un tono di voce più alto-"Sei stata a scopare con qualcuno, come tua madre!"
"Brutta troia"-continuò non specificando il soggetto della frase.
"Papà ti prego, lo sai che non è vero..."-riuscii a dire tra i palpiti accelerati del mio cuore e le lacrime che stavano iniziando a scendere incontrollate.
"Zitta!"-urlò scagliando la bottiglia contro la porta che avrebbe preso me se non mi fossi scansata in tempo.
Contemporaneamente si alzò di scatto avanzando verso di me repentino ma fortunatamente riuscii a superarlo e cercai di salire velocemente le scale diretta alla mia camera da letto.
"Zitta!"-urlò scagliando la bottiglia contro la porta che avrebbe preso me se non mi fossi scansata in tempo.
Contemporaneamente si alzò di scatto avanzando verso di me repentino ma fortunatamente riuscii a superarlo e cercai di salire velocemente le scale diretta alla mia camera da letto.
"Demi, torna subito qui!"-riuscii a sentire quello che mi disse solo dopo aver chiuso la porta a chiave.
"Apri subito questa porta"-continuò sbattendo le mani incontrollato.
Spaventata mi nascosi dentro l'armadio a muro cercando di nascondermi fra i vestiti.
"Apri subito questa porta"-continuò sbattendo le mani incontrollato.
Spaventata mi nascosi dentro l'armadio a muro cercando di nascondermi fra i vestiti.
'Basta ti prego, torna in te, torna il padre che amavo tanto, quello che mi prendeva in braccio, che mi faceva il solletico anche se lo odiavo, metti via quella dannatissima bottiglia e riprendi a vivere, non puoi continuare a sfogare i tuoi dispiaceri sull'alcol e su di me. Basta! Fallo per l'amore di una figlia...'
Pensai ma in realtà dalla mia bocca uscirono unicamente dei lievi lamenti che cercavo di soffocare con la mano.
Dopo alcuni minuti sentii i cardini della porta cedere e inutilmente cercai di rintanarmi ancora di più fra i vestiti mentre inorridita vedevo la porta rompersi per fare entrare la sua figura minacciosa.
Dopo aver girato la testa a vuoto cercando di trovarmi si diresse verso la mia direzione con un orribile sorriso stampato in faccia e una cintura stretta nella mano.
"Ora vediamo se ti comporterai ancora male..."- disse per poi prendermi per i capelli e tirarmi fuori.
"Ora vediamo se ti comporterai ancora male..."- disse per poi prendermi per i capelli e tirarmi fuori.
Erano passati un paio di giorni da quell'episodio che però fu susseguito da altri.
Io non ce la facevo più, ero mentalmente e fisicamente distrutta, cercavo di essere forte ma senza risultato. Dopo scuola, mi incamminai direttamente a casa cerando di liquidare chiunque cercasse di attaccare bottone o solo di ricordarmi l'orrenda vita che avevo alle spalle.
Certa che in casa non ci fosse nessuno, mi rintanai in bagno, precisamente nella vasca da bagno, praticando lo stesso rituale che facevo da anni, solo ... un po più profondo.
Salve a tutti, allora questa è la mia prima Os in assoluto su Demi, e come avrete capito è ispirata alla canzone "For the love of a daughter".
Ho paura di chiedervi parere perché mi rendo conto che non è molto ben riuscita ma premetto che non ho mai letto storie di Demetria in vita mia.
Comunque fatevi sotto, e per qualunque cosa chiedete pure...