E’
un punto strano, questo.
Il punto del non-ritorno.
Come quando vai a capo a metà
della
frase.
Quando sai che potresti ancora
scrivere qualcosa,
e probabilmente qualcosa da scrivere ancora c’è,
ma
proprio non ti viene in mente nulla,
e allora vai a capo, e lasci quello spazio
vuoto,
quello spazio in cui avrebbe potuto esserci scritto qualcosa:
qualcosa di bello, di divertente, di triste, di commovente…
Invece
c’è solo del
bianco, del
bianco perché tu non sai cosa
scrivere, non
sai cosa fare.
E
vai a capo, e poi ricominci a scrivere.
Però
quello spazio bianco rimane sempre (…
per
sempre…),
e
mentre ti fermi a
riflettere ti colpisce per il suo vuoto,
e
rimpiangi di non averlo riempito quando potevi farlo.
Invece sei
andato a capo.