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Autore: B Rabbit    26/02/2014    1 recensioni
Sospirò affranto contro il finestrino e osservò passivo l’alone bianco restringersi e sparire.
Bella gita
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Green, Red
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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When the other people don't look




Scrutò con l’indifferenza ad ombrargli gli occhi la strada fluire impetuosa al di fuori del finestrino del bus affittato, ignorando i tremolii che dal vetro si trasmettevano come onde alla testa e giù nel resto del corpo a causa del loro contatto.
Green si domandò quanto tempo ci volesse ancora per giungere all’albergo e se, nel rigido itinerario del professore d’arte, fosse prevista una sosta in quell’uggioso tragitto.
Sospirò affranto contro il finestrino e osservò passivo l’alone bianco restringersi e sparire.
Bella gita
Avvertì un leggero tocco sfiorargli fugace la spalla sinistra e, incuriosito, si voltò. Sorrise nel vedere il proprio compagno, Red, socchiudere gli occhi vermigli, liquidi e vividi di sonno.
Il moro scosse appena il capo e si portò educatamente una mano alla bocca, sbadigliando dietro di essa.
«Siamo partiti presto, oggi. Sei stanco?» gli chiese con un sussurro il castano, e l’altro annuì con un debole cenno del capo, asciugandosi una perla cristallina intrappolata nelle ciglia.
Green sorrise dolcemente a quella scena, gli ispirava tenerezza; si appoggiò meglio sul sedile e si avvicinò verso l’altro.
«Puoi appoggiarti, se vuoi» si offrì, ma lui scosse nuovamente il capo, questa volta con più vigore.
«Va bene così, grazie»
Lui annuì e tornò a guardare il fuori con un sorriso a ravvivargli il viso.


Un colpo improvviso alla spalla lo stupì, cogliendolo di sorpresa.
Si voltò e subito allungò il braccio destro per sorreggere il compagno.
Alla fine, Red era stato vinto dal sonno.
Il castano sospirò e un sorriso delicato gli arricciò morbidamente le labbra; si abbassò un po’ sul sedile per ridurre il dislivello delle altezze in modo che la testa e il collo dell’altro acquistassero una postura più naturale e, con minuziosa cura, accompagnò il capo inerme sulla propria spalla.
Rimase qualche secondo rigido, la mano vicina alla sua fronte pronta a sostenere la testa in caso di caduta, però dopo si rilassò e, piano, espirò, sperando di non svegliare il compagno.
Rivolse lo sguardo alla strada e alle altre automobili, ma stranamente i suoi occhi furono attirati verso l’interno, verso Red.
Esaminò il suo viso dalla carnagione bianca – inusuale, secondo lui, per un ragazzo – , i lineamenti gentili eppure marcati e l’espressione addolcita da un senso di serenità; le sue labbra, chiare come rosei coralli, schiuse dolcemente per consentire all’ossigeno di passare.
Lo trovò indifeso, Green, delicato e splendido.
Fuggì con gli occhi da quella contemplazione e si guardò attorno: alcuni suoi compagni di classe dormivano come Red, altri erano rivolti verso il finestrino oppure parlavano e scherzavano animatamente con i vicini.
Sorrise a quell’atmosfera viva e allegra; posò gli occhi sul viso rilassato del moro e, chinandosi piano, lo baciò. Posò le labbra sulle sue in un morbido tocco innocente.
Si allontanò e sospirò flebilmente.
«Cos’è quest’iniziativa?»
A quella voce divertita il ragazzo sussultò e, arrossendo vistosamente, notò gli occhi socchiusi di Red guardarlo.
«E-eri… sveglio?»
Il moro annuì con il capo e si sollevò dall’altro; si sgranchì, mugolando un po’. «Quando ti ho colpito alla spalla. Scusa»
Green spalancò gli occhi; balbettò qualcosa, preda dell’imbarazzo più forte, e all’altro ricordò la scena muta di un mimo principiante.
«I-io…»
Red lo zittì con un fruscio gentile della voce; sorrise e si protese verso lui, socchiudendo le palpebre sui rubini lucenti.
«Non me lo sarei mai aspettato…» e, prendendogli delicatamente il mento fra le dita, si appropriò delle sue labbra in un bacio caldo e breve; si scostò appena da lui e gli soffiò sulla bocca tremante, beandosi del rossore e dei respiri veloci del compagno. «Già, non lo avrei mai immaginato…»

















Ok, ok. Va bene.
Questa flash – che doveva essere una flash ma poi è diventata per un centinaio appena di parole una OS – mi è venuta in mente così. Sembra quasi uno schiribizzo xD
Ma comunque!
… Niente.
Passiamo all’analisi, va.
Vediamo… Green fa prima lo stalker dei bus e poi il timidello ♥
Mi sono un po’ divertita nella parte finale, dove Red reclama la sua semaggine dopo quella scena dolciotta d’inizio – perché poi, altrimenti, quel fuoco d’artificio marrone esploso male si gasa – .
Spero che sia piaciuta e, prima di scappare, voglio dire una piccola, semplice cosa.
Questa è tutta colpa tua, Niv.
E con questo, come promesso, mi dileguo.
Buon qualcosa a tutti voi e grazie.


  
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