Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Ricorda la storia  |      
Autore: HellWill    27/02/2014    2 recensioni
«Amore, amore... quali atti si compiono in tuo nome.» [Jaime Lannister]
Jaime e Cersei hanno sei anni e sanno bene che non possono fare l'uno a meno dell'altra a viceversa; per questo, quando vengono separati perché viene scoperto il loro incesto, il loro legame solo in apparenza sembra assottigliarsi: in realtà continua a diventare più forte, ogni giorno che passa...
{Songfic ("He lives in you" - Lion King 2)}
(Commission per HaguCHAN - http://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=612513)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo Zefiro sembrava quasi sussurrare fra gli infissi della finestra, lasciando passare piccoli e deboli fischi quasi fosse stato vivo; il buio era quasi assoluto nella loro stanza, fatta eccezione per lo spiraglio aperto fra le tende che faceva specchiare un raggio di luce lunare nel catino dell’acqua fredda già pronto per l’indomani mattina: la luce riflessa sulla superficie andava a formare particolare arzigogoli sul muro, in un continuo gioco di luci ed ombre.
Cersei si rigirò nel letto, inquieta, e trovò il suo riflesso a fissarla negli occhi: Jaime era sveglio ed pensieroso quanto lei. Non c’era bisogno, tuttavia, di parlare: loro due erano una sola cosa. Non avevano nome, lì, di notte, perché semplicemente l’uno era lo specchio dell’altra. Tese una mano verso la guancia del fratello, per vedere se davvero era liscia come le sue, e anche Jaime, contemporaneamente, aveva avuto esattamente la stessa idea. Si toccarono così, come tutte le sere, con delicatezza, ma una nuova domanda sorse nella loro mente. E le labbra? Erano fatte in modo uguale anche quelle?
 
Oh, oh, iyo
Mamela
[Ascolta]
Oh, oh, iyo
 
In breve se le stavano toccando, ma non soddisfatti si scambiarono un timido bacio, che via via che acquistava consapevolezza cresceva in foga, fino a lasciarli con il respiro mozzo e gli occhi accesi, l’una persa nell’altro, entrambi persi nei se stessi complementari.
«Siamo uno» mormorò Cersei, spaventata dall’intensità di ciò che stava provando e al tempo stesso affascinata – ancora, ti prego, ancora –, rapita dal balenare verde degli occhi del fratello, così simile al suo.
«Di più ancora» le assicurò lui, quasi leggendole nel pensiero e baciandola ancora.
 
And a voice
With the fear of a child
Answers
 
Sei anni di vita l’uno nell’altra, Jaime vestito da Cersei e Cersei che apprendeva l’uso della spada; nessuno li distingueva, entrambi avevano quei lunghi boccoli dorati sulle spalle e i visi gentili da bambini. Nemmeno loro si distinguevano, e baciarsi segretamente nel letto che condividevano non bastava più; si nascondevano ovunque, per scambiarsi piccoli e rapidi baci, carezze al di sotto dei vestiti che li distinguevano – a Cersei le sottane e a Jaime le tuniche –, lì dove erano quasi uguali. Cersei ne era certa, da grande le sarebbe cresciuto il pisellino; e allora sarebbero stati uguali in tutto e per tutto. Il suo pene era solo un po’ in ritardo sulla nascita, nulla che la dovesse allarmare.
Eppure, venne il giorno in cui furono troppo incauti.
«Per il vostro bene, da oggi dormirete in stanze separate».
Era passato poco più di un mese dal loro settimo compleanno ed entrambi accolsero la notizia con sgomento: stanze separate? Che assurdità era mai? Non si potevano separare due parti di uno stesso corpo, era stupido, come amputare una mano sana da un corpo sano.
«Siete troppo grandi per dormire ancora insieme come bambinetti» fu la risposta secca.
Quella sera tirava aria di funerale fuori dalle loro stanze, anche se erano state messe vicine: nessuno dei due bambini si decideva ad entrare nella propria, non quando tutto ciò che doveva riempire la camera era in un’altra stanza. Eppure quando la balia li trovò così ben oltre il tramonto si arrabbiò molto, e li spinse ognuno nel proprio spazio, chiudendo le porte: ogni battito del cuore di Cersei e Jaime, quell’unica cosa sola, pulsava doloroso come un arto amputato. Cersei si addormentò piangendo, le uniche lacrime che si fosse mai concessa, perché sapeva bene che finché era con Jaime nulla avrebbe mai potuto suscitarle il pianto.
 
«Jaime dovrà diventare cavaliere, mentre Cersei dovrà sposarsi e generare dei figli... possibile che possa anche generare dei Re, un giorno».
Quelle parole le sbattevano nella testa come un rumoroso animale che le stracciava i pensieri, e tutto ciò che Cersei voleva fare era imitarlo e strapparsi i vestiti di dosso, mostrare a tutti che lei era un uomo, che sapeva dar di scherma e cavalcare senza andare all’amazzone, che lei non si sarebbe mai sposata con nessuno che non fosse Jaime. Aveva dieci anni ed era già destinata al matrimonio, avrebbe mai potuto compiacere un uomo che non fosse stato il suo Jaime, la parte mancante di lei? Oh, non voleva nemmeno saperlo, una vita senza il suo gemello le sembrava una vita a metà.
 
Ubukhosi bo khokho
[Trono degli antenati]
Noi ndodana ye Sizwe Sonke
[Oh, figlio della nazione)]
 
Eppure sapeva di dover solo aspettare; ogni sera, prima che Jaime venisse nella sua stanza, controllava con ansia che le stesse iniziando a spuntare il pene, perché davvero lei non ne poteva più, non riusciva più ad attendere che le crescesse. Una notte Jaime venne e gli brillavano gli occhi; la baciò per pochissimo tempo, meno del solito, dopodiché le sorrise.
«Il ragazzo dei cani mi ha rivelato un segreto» le sussurrò a fior di labbra; nudi, iniziavano a manifestare le prime differenze fra i loro corpi acerbi: la pelle di Jaime era più tesa e lui era più magro, mentre Cersei aveva ancora la morbidezza dell’infanzia.
«Che segreto?» gli chiese, ma lui non rispose: con le labbra le baciò il collo, e poi il petto, e man mano che scendeva e raggiungeva l’ombelico il cuore di Cersei accelerava, non riusciva a non pensare che ora suo fratello avrebbe visto che ancora non le cresceva niente, là sotto, se non una lieve peluria, e l’avrebbe derisa e disprezzata.
Invece, Jaime la baciò. Cersei strinse le gambe, salvo poi allargarle di nuovo, un po’ di più, perché era una sensazione meravigliosa. Le spuntarono le lacrime agli occhi, ma erano di gioia perché suo fratello non avrebbe mai potuto disprezzarla: cosa le stava facendo la lontananza dalla sua metà? Jaime la baciò ancora e ancora, infilando la piccola lingua fra le sue altre labbra, e Cersei inarcò la schiena quando lui le dedicò quel piacere così intenso e terribilmente dolce.
«Jaime..» sussurrò, senza sapere bene perché, e lui si fermò: la guardò con gli occhi verdi da gatto e lei lo baciò di slancio, tanto da sentire il proprio sapore sulle labbra di lui. Ora toccava a lei... avrebbe potuto imitarlo? Senza darsi una risposta, si abbassò lentamente, baciandolo fino all’ombelico, e poi ricambiò il piacere. Per Jaime sembrava ancora più intenso che per lei, tanto che dopo, quando entrambi giacquero l’uno accanto all’altro beandosi semplicemente dei loro sguardi, lui le sorrise:
«Ah, è questo che insegnano le Septe, ora?».
Cersei ridacchiò e gli spostò un ricciolo dorato dalla fronte, osservando il boccolo perfetto che formava.
«No, fratello, quello me l’hai insegnato tu stanotte» gli sussurrò, sorridendo. Lui ricambiò il sorriso, compiaciuto, e lei si strinse al suo petto: il suo cuore batteva esattamente lo stesso ritmo di quello di Jaime, e per qualche istante Cersei chiuse gli occhi e si concesse di immaginare di essere nuovamente un’unica creatura, con un solo corpo e un’anima sola.
 
He lives in you
He lives in me
 
Non c’era nulla che potesse cambiare quella sensazione. Nemmeno se si fosse sposata con qualcuno diverso da lui la cosa sarebbe cambiata: Jaime era colui che la completava, il fratello nato aggrappato a lei, la sua controparte, e nemmeno se avessero vissuto ai due capi del mondo sarebbe stato diverso.
 
In your reflection
 
Lui viveva nel suo riflesso e lei nel suo, loro erano il riflesso l’uno dell’altra.. e quello non sarebbe mai cambiato. Mai.
 
He lives in you
He lives in you
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: HellWill