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Autore: mikieyuri1    27/02/2014    0 recensioni
Buongiorno lettori, siete belli carichi per leggere la mia storia, lo spero. La protagonista di questa storia si chiama Iku ed è una pasticciona, e se è una ragazza di 16 anni si comporta ancora come una bambina fino a quando non troverà l'amore che li sconvolgerà la vita.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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La leggenda della sacerdotessa (parte 1)

Avete mai avuto una sensazione di conoscere un posto, di esserci già stati lì. A me capita di continuo, sono sicura di essere destinata a qualcosa…
 
 -Iku sbrigati che se no arriverai in ritardo il primo giorno di scuola- mi gridò mia madre dalla cucina. -tranquilla mamma sono pronta- dissi di risposta
Ciao a tutti, io sono Iku Miyo e da oggi inizio le superiori, vivo con mia madre e mio padre in una piccola casa sopra una collinetta. Mio padre è un sacerdote e pretende che io segua le sue orme, per questo quando sono a casa aiuto mio padre con il suo lavoro nel tempio.
-mamma vado- uscì di casa e corsi per le scale che portavano alla strada quando andai a sbattere contro una persona –mi scusi, non volevo venirle addosso- mi scusai senza guardarlo in faccia. Dopo un po’ sentì la persona con cui mi ero scontrata ridere – Iku sei sempre la solita- quella voce…non può essere, alzai il viso e appena mi accorsi con cui mi ero scontrata il mio viso diventai rossa come un pomodoro. –Hi-Hiro…e ci sei anche tu Kaori- dissi guardando la ragazza bionda che rideva affianco al castano. –ahahahahahaha Iku dormito troppo?- mi disse continuando a ridere a crepapelle, offesa e arrabbiata li risposi contro –guarda che siete in ritardo anche voi- ma Kaori non smise di ridere facendomi piangere come una bambina –basta Kaori non vedi che hai fatto piangere Iku- disse Iku abbracciandomi e consolandomi – ragazze andiamo se no arriviamo veramente in ritardo, e se anche oggi non faremo niente non credo che sia bello saltare il primo giorno- e iniziammo a correre verso la scuola.
Questi due sono i miei migliori amici, lei si chiama Kaori Furioka siamo amiche dall’asilo, e se anche litighiamo alla fine facciamo pace subito, ora lei è una modella per le riviste per ragazzi ed è anche molto famosa però non si vanta per questo.
Invece il ragazzo affianco a me si chiama Hiro Ruma lo conosciamo dalle elementari, si era trasferito da Osaka, era un bambino taciturno adesso invece è diventato un ragazzo bellissimo e solare e ora fa più amicizia…che cosa…io innamorata di lui…si nota così tanto però non l’ho mai rivelato a nessuno…per voi dovrei dichiararmi…e se poi mi rifiuta, no non riuscirei a sopportarlo se mi dovesse rifiutare. –Iku siamo arrivate, non è bellissima?- guardai la scuola, era un edificio imponente di un bellissimo color crema. Il giardino era gigantesco con una marea di fiori di qualsiasi genere. Le persone parlavano, c’erano molti club che cercavano di arruolare altra gente per il club. –sì, è bellissimaaaaaaaaaaaa- una mano mi trascinò vicino a un bancone –sei nuova, vero? Iscriviti al nostro club di letteratura- mi disse un ragazzo con accanto tutti i componenti del club –ecco…io…in verità…- “e ora come faccio ad andarmene” dissi agitata cercando di svignarmela, i miei amici invece mi continuarono a guardare da lontano continuando a ridere –povera Iku, e così imbranata che non riuscirà ad allontanarsi da sola da quei ragazzi, non è vero Hiro?- dissi sorridendo –si- abbassò la testa triste –non le lo hai ancora detto?- dissi seria continuando a guardare Iku –che cosa?- mi rispose Hiro agitato –e dai non fare il finto tonto, non li hai ancora detto che ti piace? A Iku?- dissi di nuovo a Hiro con più forza a cercando di non farci ascoltare dalle persone che c’erano vicine –no, per Iku io sono solo un’amico con cui confidarsi…infondo si comporta ancora come una bambina, non voglio farla preoccupare- disse serio guardando Iku – mi dispiace Hiro, ma cosi non ti farai del male da solo- dissi urlandoli addosso, rimasi impassibile e prima di rispondere sosprirai –a me basta che Iku sorrida, non chiedo altro- la bionda ritorno tranquilla –va bene…ora chiamo Iku mi sembra un po in difficoltà…Ikuuuuuuuuuuu- gridai contro la mia amica che stava cercando ancora di liberarsi dai ragazzi che la tenevano in ostaggio –ragazzi- “grazie ragazzi mi avete salvato” -mi dispiace devo andare- corsi verso i miei amici sorridendo “questo odore... “ ­–ti ho trovato…Suzuka-



Ciao lettori, eccovi la prima parte del capitolo spero che vi piaccia…forse la maggior parte di vuoi si starà chiedendo chi sarà mai questo ragazzo, è il motivo che ha chiamato Iku “Suzuka” questo lo scoprirete più avanti. Se vorrete farmi domande sulla storia, sarò felice di rispondervi, accetto anche consigli. Spero di essere diventata più brava per quelli che hanno già letto le mie storie e per i nuovi lettori che leggono per la prima volta una mia storia grazieeeeeeeeeeeeeee
  
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