“
Cosa provi guardandomi negli
occhi? “
“
Quando?”
“
Ogni giorno. Dimmi cosa senti “
“
Credo di provare delle forti
emozioni “
“
Credi? “
“
Si,credo “
“
Perché mi chiami Amore? “
“
Perché ti amo “
“ E
perché mai dovresti amarmi, se
quando mi guardi negli occhi non riesci a vedere nulla di speciale?
“
“ Ma
tu per me sei speciale “
“
No, io per te non lo sono quanto
vorrei. Cosa pensi che io possa provare
quando sono stretta tra le tue braccia? “
“
Non lo so, dimmelo tu “
“
Pensi che dovrei sentirmi
sicura,protetta,felice, giusto? “
“
Suppongo di sì “
“ Mi
dispiace ma ti sbagli. Non
riesco a più a provare nulla di tutto questo, sono confusa,
arrabbiata, delusa.
Non so cos’altro dirti per farti capire “
“
Non riesco a…”
“
Capire,appunto. Vedi, non
riusciamo più a spiegarci,a parlarci, e nemmeno a guardarci
negli occhi con
sincerità “
“
Perché? “
“ Tu
me lo sai dire? “
“
Credo di no “
“ Tu
credi. Ma non sei mai sicuro
di niente “
“
Cosa stai dicendo? Sei sconvolta
“
“
Ricordi quel pupazzo che mi
regalasti l’anno scorso? Eravamo al mare,era una sera
d’estate, e ci amavamo
proprio come due ragazzini ancora così ingenui ed immaturi
“
“
Cosa centra in questo momento? “
Possibile che
anche le cose
apparentemente più ingenue possano essere fraintese o
così sottovalutate?
Non si vuole
proprio capire che,
talvolta, anche i gesti più semplici possono rendere
veramente felici.
E questo non
vuol dire illudersi.
Vuol dire semplicemente essere a proprio modo obiettivi; questi piccoli
gesti
sono quelli che ti fanno riscoprire quanto sia bello tutto
ciò che ti circonda,
anche nei momenti più tristi quando tutto sembra non voler
stare dalla tua
parte e offrirti un po’ di sostegno.
Ma una domanda
in me non troverà
mai risposta.
Cosa provo
quando
sono ancora stretta tra le sue braccia?