Odiava essere in ritardo. Accelerò il passo cercando di mantenere un'aria composta, svoltò l'angolo e in meno di cinque minuti raggiunse il Ministero.

«Buongiorno.» Posò la propria borsa sulla scrivania e si sedette.

«Buongiorno, Signora Granger.»

«Suvvia, Emma, ci conosciamo da anni! Quante volte devo ripeteterlo che puoi chiamarmi per nome?»

La donna sorrise. «Scusami.»

Hermione scosse la testa in un gesto divertito. Afferrò una pergamena, una piuma, la intinse nell'inchiostro e iniziò a scrivere.

«Ha chiamato Ronald Weasley.» Improvvisamente s'irrigidì.

«L' Auror?»

«Sì.»

«Oh... Cosa voleva?»

«Ha fissato un appuntamento, dovete incontrarvi al Calderone Fuso.»

«Ma il Dipartimento degli Auror non dipende più dal Ministero della Magia!»

«Dice che hanno rilevato dei resti sconosciuti in una zona estera. Non riescono a capire di che animale si tratti e hanno chiesto il tuo aiuto, visto che ti occupi del Dipartinento per la Regolazione e il Controllo delle Creature Magiche.»

Hermione sbuffò.

«A che ora dobbiamo vederci?»

Emma guardò l'orologio,

«Tra cinque minuti.»

****

Il locale era semi-deserto e Weasley non era ancora arrivato.

Sorrise al barista che sembrava non vedere altro oltre che lei e scelse un tavolo in disparte, lontano da occhi indiscreti.

La testa rossa si fece viva dopo un quarto d'ora.

«Mi hanno trattenuto.»

Hermione non rispose e bevve un sorso dell'Idromele che aveva ordinato.

«Come stanno i bambini?»

«Bene. Hai qualche immagine dei resti?»

****

«Alla fine era un Fwooper, l'uccello africano.»

«Che cosa ne faranno?»

«Non l'ho chiesto.» Hermione riflette per qualche secondo. «Credo che faranno analizzare i resti e li conserveranno da qualche parte.»

«Probabile.» Emma buttò il bicchiere di plastica in un cestino. 

«Sai,» la ragazza si girò verso l'amica e la fissò negli occhi. «stamattina è successa una cosa strana.»

«Sarebbe ?»

«Stavo venendo al lavoro e camminavo tranquilla, quando ad un certo punto ho visto un gruppo di persone a circa quattro metri da me. Uno di loro mi ha indicato, probabilmente credendo che non me ne fossi accorta, e hanno bisbigliato qualcosa. Sono passata vicino e si sono zittiti subito.»

«E ti stupisci per questo ?» La donna ridacchiò. «Tu sei Hermione Granger, la migliore amica di Harry Potter cbe l'ha aiutato a sconfiggere...»

«Voldemort, sì.» Hermione si rilassò. «Hai ragione, dev'essere così.»

****

«Odio essere famosa!» La ragazza entro nell'ufficio, sbattendosi la porta alle spalle.

«Svegliata di buon umore, eh? Che succede?»

«Succede» ormai stava urlando «che due ragazzini mi hanno appena fischiato dietro!»

Emma sospirò.

«Quale sarebbe il problema?»

«Stasera, Severus torna dalla Bulgaria.»

«È un tipo geloso?»

«Geloso?» Hermione si prese la testa tra le mani «Altro che geloso, è estremamente possessivo!»

«Beh, è stato senza una donna per più di vent'anni...»

«Ma questo non vuol dire che debba schiantare chiunque mi si avvicini. Insomma, è sopravvissuto al morso di Nagini, potrebbe anche cercare di essere un po' meno stronzo!»

«È innamorato.»

«Anche io lo sono, però.. Una volta ha dato un pugno a Ronald. » La ragazza si bloccò. «Ronald.. Tutto è cominciato quando l’ho incontrato. Sembra quasi che sia colpa sua... »

Le due si guardarono.

«Non penserai che- »

«Oh, Merlino.»

 ****

«NON MENTIRMI, RONALD WEASLEY!»

«Hermione, calmati, io-»

«TU! SEI UN ESSERE SCHIFOSO! PAGARE RITA SKEETER PERCHÉ SCRIVA MENZOGNE SULLA GAZZETA DEL PROFETA?!»

«Io non-»

«E ALLORA COME SPIEGHI QUESTO?» Hermione estrasse dai pantaloni un ritaglio stropicciato. Raffigurava loro due intenti a ossevare le foto del Fwooper -maledettamente troppo vicini- e in cima vi era scritto a chiare lettere "RITORNO DI FIAMMA TRA I DUE MIGLIORI AMICI DI HARRY POTTER".» Osservò il rosso diventare ancora più rosso e si calmò. «Ti piacerebbe finire su un giornale?»

****

«Hai sentito l'ultima?»

«No,» Hermione raggiunse Severus sul divano e gli posò un leggero bacio sulle labbra. «di che si tratta?»

«Hanno trovato Weasley schiantato nel suo appartamento.»