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Autore: Cohava    28/02/2014    0 recensioni
Carys Fletcher era una ragazza normale, un tempo. Aveva un lavoro, aveva un ragazzo, le piaceva nuotare e uscire con i suoi amici; nonostante avesse già vent'anni, c'era ancora un poster di Orlando Bloom attaccato nell'anta del suo armadio. Una ragazza qualsiasi, davvero, ma la normalità non è mai una garanzia se vivi a Cardiff, e basta davvero una pillola di Retcon perchè tutto ritorni come prima? Ci sono cose che non si possono dimenticare, ed essere stata posseduta da un gas alieno è tra queste, per non menzionare l'aver ucciso persone tramite amplesso. Sospesa tra la perdita di memoria e la coscienza istintiva che si, qualcosa è cambiato, Carys è determinata a trovare una risposta e qualcuno lo è altrettanto a fornirgliela...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Carys non poteva ricordare, ma qualcosa dentro di lei era cambiato, per sempre. Non aveva idea del perché, e come avrebbe potuto averla? Sapeva solo che una mattina si era svegliata con un mal di testa fortissimo, senza poter ricordare quasi nulla dei due giorni precedenti, e aveva saputo che una fuga di gas alla clinica in cui lavorava aveva ucciso tutti gli astanti.
Buffo, neanche suo padre aveva idea di cosa fosse successo esattamente, anche lui obnubilato da una strana amnesia.
E dopo, la sua vita non fu più la stessa. C’erano i sogni, lunghi, tormentosi sogni che scivolavano via dalla sua mente al risveglio lasciandola lì nel letto con il fiato corto, la pelle bollente, le lenzuola aggrovigliate intorno e il cuore a mille. E i muscoli indolenziti, come se tutto il suo corpo tendesse verso qualcosa di irraggiungibile. Forse fare sesso avrebbe aiutato, ma Carys non era mai stata brava ad approcciare i ragazzi così, casualmente, in discoteca; in un momento di disperazione aveva persino provato a chiamare il suo ex ragazzo, Eddie, ma lui era irraggiungibile, sembrava sparito dalla faccia del pianeta.
Intanto la vita continuava, priva di significato; confusamente, qualcosa in lei le diceva che doveva esserci di più, nell’ universo, più della solita routine quotidiana che le appariva sempre più sfiancante, e futile. Neppure il rapporto con suo padre era più lo stesso: era come se fosse successo qualcosa, fra loro, qualcosa che nessuno dei due poteva ricordare ma che li allontanava tuttavia.
Tutto era confusione, e stranezza, e caos interiore.
Usciva dalla piscina. Gettò indietro la testa, sentendo la lunga coda di capelli bagnati appiccicarlesi alla schiena. Il costume umido le aderiva come una seconda pelle al torace. Sentendo su di sé uno sguardo, si voltò per incontrare i grandi occhi scuri di una ragazza che la fissava, e rabbrividì… ma non erano brividi di ansia o disagio, proprio no; per un lungo istante rimasero a guardarsi, lei e la sconosciuta, e qualcosa passò tra loro, come una comunicazione silenziosa. Carys fece per muovere un passo verso di lei, incerta, ma l’altra venne distratta da un uomo -il fidanzato?- che, passandole le mani lungo i fianchi, la baciò sul collo.
Qualche minuto dopo la rivide, nello spogliatoio. Stava cambiandosi e Carys non potè impedirsi di osservarla, di osservare il suo corpo nudo con un’insistenza forse indecente, ma era più forte di lei. Avvertiva l’esigenza di avvicinarla, di parlarle, ma cosa avrebbe potuto dire? Si limitò a mangiarsi con gli occhi ogni suo movimento, mentre si frizionava i capelli, si agganciava il reggiseno, si rivestiva lentamente e se ne andava, lasciandola con il respiro accelerato e il viso in fiamme, appoggiata al suo armadietto. Una signora di mezza età le lanciò un’occhiataccia, ma Carys era oh, troppo sconvolta per badarci minimamente.
In seguito successe di nuovo, due volte: si trovava al mercatino per fare spese quando vide un uomo con un lungo cappotto militare farsi largo tra la folla; alto, bello, mai visto prima e ancora, le bastò incrociare il suo sguardo per un attimo e si sentì spinta verso di lui, come da una calamita. Doveva, doveva raggiungerlo, toccarlo, baciarlo. Ma rimase impietrita, e subito lui scomparve. La terza volta avvenne in un locale, dove era stata trascinata da alcune amiche con la scusa che negli ultimi tempi era strana, assente –aveva bisogno di svagarsi un po’; stava chiacchierando del più e del meno quando Sarah le disse “Ehi, quell’uomo ti sta fissando”, si voltò ed era lì, un altro perfetto sconosciuto, seduto a due tavoli di distanza, che la guardava. Carys era sicura di non averlo mai incontrato in vita sua, ma sentì un’attrazione potente, istintiva, correrle nelle vene insieme al sangue, e lui sogghignò apertamente, come se avessero appena condiviso uno scherzo, come se fossero vecchi amici. Un secondo dopo si alzò ed andò via, e la ragazza non potè che seguirlo con lo sguardo, impotente, combattendo contro il desiderio di fermarlo. “Era carino, però” Sarah richiamò la sua attenzione “Ma lo conosci?” “…Mai visto prima”.
Nelle settimane successive fece qualche tentativo di riprendere in mano la sua vita: cercò nuovi interessi, si iscrisse a un corso di autodifesa e a uno di francese, uscì più spesso, ma niente sembrava appassionarla più di tanto. Continuava a pensare a quegli incontri misteriosi che non sapeva perché, ma in qualche modo dovevano essere collegati alla sua amnesia, al modo diverso che aveva di considerare il mondo, ora; in particolare, era rimasta sconcertata dalla donna bruna della piscina, non le era mai capitato di sentirsi attratta da un corpo femminile prima di allora, ma dopo quell’episodio aveva cominciato a guardarsi più intorno, a interrogare sé stessa e i propri desideri. Scoprì, con sorpresa, che poteva passare ore in contemplazione di una ragazza, dei seni che si intravedevano sotto le magliette, di quei fisici snelli, e morbidi, e profumati. Così familiari e allo stesso tempo così diversi. Questa scoperta non fece che renderla più introversa, più apparentemente quieta, ma dentro di sé bruciava, Carys, voleva esplorare i nuovi aspetti di sé che stavano venendo alla luce ma allo stesso tempo sentiva di aver perso il contatto con il mondo, la sua chiave di lettura sulla realtà.
Finchè, una sera, la sua vita cambiò di nuovo, completamente. Stava navigando in Internet, quando, quasi per caso, entrò in un forum chiamato “I punti di domanda: community ufficiale dei freak di Cardiff”. Incuriosita, ciccò sulla presentazone.

Vi è mai successo qualcosa di strano? Qualcosa che non sapete spiegare? Avete visto accadere cose inspiegabili e nessuno vi crede, avete strani flashback che non sapete come spiegare? Sembra che accada più spesso di quanto non pensiamo, nella nostra città. Adesso avete qualcuno con cui condividerlo.
Raccontateci le vostre esperienze, formulate ipotesi: forse, tutti insieme, riusciremo a venirne a capo.

Mio dio, era incredibile. Passò l’intera notte a leggere decine di discussioni, racconti l’uno più incredibile dell’altro ma tutti innegabilmente collegati. Visioni. Sogni e reminiscenze. Deja-vu.
Tantissima gente parlava di vuoti di memoria o allucinazioni, cicatrici che non si sapeva quando fossero comparse, incubi. Mentre la luce grigia dell’alba filtrava dalle persiane socchiuse nella camera, Carys completò l’elenco di dati personali e creò il suo account.
Nickname: Purple_Cloud
Password: Fletcher13 (tanto, a chi interessava?)
Create a free account now. Click.
Sezione Presentazioni. Nuova discussione. Titolo: Non sono sola!
 
Ciao, ho appena trovato questo forum e non so dirvi quanto sono sollevata, pensavo che sarei impazzita. E’ capitato anche a me!! Qualche mese fa è successo un incidente dove lavoro, delle persone sono morte, io non c’ero ma non riesco a ricordarmi niente di quel giorno, neanche mio padre!!! E adesso mi sento stranissima, a volte vedo persone che non ho mai incontrato prima ma mi sembra di conoscerle, sono anche attratta da loro in modo assurdo- lo so sembro pazza ma vi giuro che non so che pensare, credo di essere cambiata ma non  so perché…
 
Postata la discussione, si accorse di un’altra sezione, cripticamente chiamata “avvistamenti”. Le bastò leggere pochi post per capire di avere in mano un’altra tessera del puzzle.
 
Sezione: Avvistamenti. Nuova discussione, by Purple_Cloud. Titolo: L’ho visto anch’io!
 
E’ uno di quelli di cui parlavo nella mia presentazione, non ho idea di chi sia ma lo giuro, è lui!!! Ho letto le vostre descrizioni, sono certissima: l’uomo alto, con gli occhi azzurri, assurdamente bello XD e con il cappotto militare vecchio stile, si, l’ho incontrato anch’io. Ero al mercatino, qualche tempo fa, l’ho visto solo per un secondo ma –come hanno detto molti di voi- sono stata SICURA di conoscerlo, solo che non riesco a ricordarmi dove posso averlo visto prima! Ho letto in parecchi commenti che si chiama Jack Harkness, siete sicuri?! Perché non facciamo una ricerca in rete allora, se qualcuno l’ha già fatta per favore può darmi qualche notizia in più, sto impazzendo a cercare di capirci qualcosa!!!
 
Il sole era quasi completamente sorto.
Lo stomaco di Carys brontolò, e lei andò in cucina con l’intenzione di fare colazione, magari preparare qualcosa per suo padre, ma sentì che non poteva perdere nemmeno cinque minuti del suo tempo, non adesso che era così vicina a capire, a trovare una risposta ai suoi dubbi; afferrò un pacco di biscotti e si precipitò di nuovo in camera, per scoprire che qualcuno aveva risposto al suo secondo messaggio. Un certo (una certa?) AGunAndARedCap.
 
Si, si chiama Jack Harkness, Capitano Jack Harkness, per la precisione. Credimi, cercare sul web è una perdita di tempo, puoi farlo ma credo che le tue domande aumenterebbero e basta. Però forse esistono altri modi per scoprire la verità…
 




Angolo Autrice: Ehm, che dire. E' il mio secondo tentativo di scrivere una fanfiction su Torchwood e ho deciso di esplorare il personaggio di Carys Fletcher che compare nell'episodio Day One (ma dai?) e la possibilità di reminescenze da parte di quelli che sono stati Retconizzati, cosa che personalmente ritengo molto plausibile. Come al solito, ho visto la serie in inglese quindi se mi sono persa qualche dettaglio importante beh... fatemi sapere :)
 
  
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