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Autore: Niji Akarui    28/02/2014    3 recensioni
Finalmente era giunto quel giorno, nel quale avevo sperato sin da quando ero un infante, mi trovavo innanzi all’imponente edificio della TS Entertainment, la nota casa discografia coreana.
Da quando avevo perso i miei genitori la musica era diventata la mia unica ragione di vita, ballavo intere giornate per non parlare del canto, anche se lo trovavo parecchio stancante preferivo passare la notte in bianco a studiare pur di potermi allenare in ciò che mi piaceva durante il giorno.
Fortunatamente i miei zii non mi hanno mai impedito di fare ciò, infatti era anche un desiderio dei miei genitori, volevano vedermi cantare s’un palco innanzi a migliaia di fans.
Presi un lungo respiro e mi diressi verso l’entrata, quando poi le porte automatiche si aprirono fu come se il cuore avesse deciso di seguire un ritmo tutto suo, improvvisato sul momento.
Camminai per i vari corridoi che mi avrebbero condotto nell’ufficio del presidente...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente era giunto il giorno, che attendevo sin da quando ero un infante, puntuale mi trovavo innanzi all’imponente edificio della TS Entertainment, la nota casa discografia coreana.

Da quando avevo perso i miei genitori la musica era diventata la mia unica ragione di vita, ballavo intere giornate per non parlare degli esercizi canori, ed anche se lo trovavo parecchio stancante far concordare gl’impegni scolastici con la mia passione, preferivo passare intere notti in bianco, pur di poter inseguire i miei sogni.

Fortunatamente i miei zii in ricordo dei miei genitori, nel corso degli anni trascorsi con loro, non mi avevano impedito di fare ciò che ormai reputavo il mio futuro e al quale mi stavo donando.

Presi un lungo respiro e mi diressi verso l’entrata, quando poi le porte automatiche si aprirono fu come se il mio cuore avesse deciso di seguire un ritmo tutto suo, improvvisato sul momento.

Camminai per i vari corridoi che mi avrebbero condotto nell’ufficio del presidente, era la seconda volta che mi trovavo a percorrere quel tragitto, la prima fu quando mi diede la notizia che avrei fatto parte della sua casa discografica, adesso invece ritornavo in quel luogo per dare finalmente inizio al mio periodo di training.

Bussai  piano quasi a non volermi far sentire - avanti!- disse una voce che pareva essere al quanto di buon umore quel giorno, abbassai la maniglia della porta e feci il mio ingresso nello studio, il quale era ben arredato e di gran classe, quasi mi sembrò di correre verso la sedia che era immediatamente entrata nel mio campo visico, poiché temevo di cadere al suolo dato il tremore delle mie gambe il che, pensai, sarebbe stato parecchio imbarazzante.

-Buon giorno Shin Kim! Come ti senti oggi ragazzo?- un piccolo brivido mi percosse la schiena , era difficile portare avanti quella messa in scena, era anche stato molto complesso abituarsi ad un nome che in parte non fosse il mio, il cui significato oltre tutto vuol dire pure “vero”; avevo un piano ben prestabilito e non si trattava solo di migliorare nel rap, ma era anche quello di far gavetta ed esperienza con uno dei gruppi già formati dalla compagnia, infatti quando avevo superato il provino mi era stata confermata quest’ipotesi alla quale avevo pensato, avevo anche un gruppo che preferivo più degli altri poiché loro per me erano al livello che più si avvicinasse alla perfezione.

Ero perfettamente conscia che avrei fatto tutto ciò che mi avessero detto senza mai lamentarmi se sarebbe servito a divenire come loro, così avevo deciso di mascherarmi da uomo.

Mi vergognavo ad aver dovuto abbandonare il più bel regalo che i miei genitori mi avessero fatto, ossia quello il mio vero nome, Kim Saejin, un nome palesemente femminile per una ragazza di diciassette anni, decisa oltre ogni modo a portare avanti un sogno, ossia quello di diventare una grande ballerina ed una main rap di un futuro gruppo idol, desiderosa di poter ricevere, senza alcun tipo d’imbarazzo di consiglio dai miei sunbaemin, ragione principale per la quale in quel momento vestivo abiti maschili e modulavo la mia voce per renderla più profonda.

All’inizio mi era dispiaciuto tagliare i lunghi capelli che avevo, ma il mio aspetto per quanto femminile doveva essere il più possibile simile a quello di un uomo, avevo perfino appiattito il seno fasciandolo con delle bende, all’inizio era stato doloroso e difficile muoversi in quelle condizioni per non parlare di quanto avevo trovato complicato ballare ma con impegno ho abbandonato quella grazia femminile che fa parte del corpo di una donna per  iniziare a muovermi, a pensare e a parlare come un ragazzo della mia età, fortunatamente i vestiti larghi che prediligevo mi aiutavano maggiormente a nascondere i fianchi o alcune curve che era proprio impossibile nascondere.

-Hai perso la parola? Timido come sempre eh?- la voce del presidente mi riportò alla realtà – mi scusi sono solo molto emozionato- mi sorrise con fare molto paterno e poi avvicinò la cornetta del telefono al suo orecchio dicendo semplicemente – falli venire nel mio studio- sapevo già che si riferiva agli hyungs che sarebbero stati i miei maestri ma ancora non sapevo chi aspettarmi e con tutto il mio cuore sperai solo in un gruppo.

Dopo qualche minuto d’attesa sentii delle voci provenire dal corridoio, ci fu perfino una risata e mi parve di riconoscerne la voce, ma pensai di non essere così fortunata da poter incontrare proprio loro, poi quando la porta si aprì mi voltai e quasi non morii sul colpo nel vedere i B.A.P al completo fare la loro entrata nella stanza.

 -Bene ragazzi vi presento  Shin Kim, è il ragazzo di cui vi avevo parlato, il nuovo acquisto ricordate?- i ragazzi annuirono e poi spostarono lo sguardo su di me indagando sulla mia figura, mi sentivo parecchio a disagio fino a quando non vidi quel gran bel pezzo di manzo di Bang Yongguk venirmi incontro, fu quasi incontrollabile il movimento che mi costrinse a mettermi in piedi, appena mi porse la mano non seppi nemmeno cosa fare ed essendo molto timida feci solo un inchino dicendo con la solita voce leggermente camuffata – sono felice di fare la vostra conoscenza, spero che lavoreremo bene insieme hyung!- arrossii senza volerlo, per un attimo regnò il silenzio e poi tutti e sei compreso anche il direttore scoppiarono in una fragorosa risata, mi guardai attorno spaesata non capendo il perché della loro ilarità , ed inseguito sentii una pacca sulla schiena e per quel contatto con la mano di Bang quasi non svenni.

– Ti prego evitiamo tutti questi convenevoli, per i prossimi mesi dormiremo insieme credo che perderai tutta la stima che hai di noi, ahahah- sentirgli dire quelle cose era davvero confortevole anche se percepii poco del resto della frase dato che mi ero bloccata a quel “dormiremo insieme”.

Feci un altro inchino e poi passammo alle presentazioni, mi parvero tutti molto contenti di avermi come gavetta a parte Zelo che nel stringermi la mano ci mise più forza del dovuto e sembrò penetrarmi con gli occhi, speravo sinceramente di non aver  iniziato col piede sbagliato proprio con lui, ma che fosse nervoso per altro, dato che era quello che preferivo nel gruppo, lo ammiravo perché non ostante tutto lui aveva la mia età ed era già a quel livello, era incredibile ,un ballerino eccezionale per non parlare di come la sua voce mi emozionasse, ogni volta che avevo indossato gli auricolari e mi ero messa ad ascoltarli lui era quello che mi faceva emozionare più di tutti gli altri, sentire la sua voce era una sensazione che ancora non potevo descrivere.

Dopo aver discusso di alcuni dettagli sul genere di allenamento che avrei seguito e su che ruolo avrei avuto nel loro dormitorio, salutammo il presidente che diede a tutti la giornata libera così che ne approfittassimo per fare conoscenza e perché mi sistemassi nella mia nuova casa, in realtà stavo tentando con tutte le forze di stare calma, ma avevo solo voglia di urlare a tutto il mondo che stavo per andare a vivere con i B.A.P. , ero emozionatissima a salire su loro pulmino, parlammo per  tutto il tempo di ciò che avremmo fatto e poi arrivò quella domanda che speravo di non dover sentire almeno per la prima settimana, e uscì fuori in maniera molto arrogante proprio dalle perfette labbra del maknae  – perché non ci fai sentire qualche cosa?- incominciai a sudare freddo – dai non è una cattiva idea abbiamo ancora dieci minuti di viaggio d’avanti a noi- aggiunse Joungup , quello che temevo è che non fossi abbastanza brava –dai Shin siamo curiosi vero ragazzi?- ah in quel momento avrei picchiato Zelo sembrava che proprio non mi sopportasse e che volesse di certo mettermi in imbarazzo.

Incominciai a torturarmi le mani e poi presi un lungo respiro – ma io non ho scritto nulla di mio- tentai di usarla come scusa, ma Bang aggiunse subito – non conosci nulla di nostro?- come poteva farmi una domanda simile, avevo ballato e cantato migliaia di volte le loro canzoni – un pezzo rap magari, il presidente ci ha detto che è quella la tua specialità- continuò, bè se doveva andare così era meglio impegnarsi no? Respirai profondamente un’altra volta tentando di calmarmi e poi guardai Zelo come a volerlo sfidare ed iniziai ad armonizzare con la voce  - Get down, get down get-get-get down get down get down- iniziarono a battere le mani a tempo e poi iniziai –Yeah ginagin ssaume mogi mareun, geu daedeureul wihae nallineun punch, seoroga dareugo pyeoneul gareugo, geu mari got mujihan saramdeul mrigo, simjange ullineun nae mari nimlgwa dareuni, hwaganani deureo samadi jansori- poi attaccò Bang –rest in peace- mi venne quasi un colpo a sentire la mia voce seguita dalla sua –jinsildeureul wihan i gido, garyeojin siseutem geomeun geurimjaga wiro, deopyeodo gulhaji annneun sinseonghan baetji- e poi urlai con fierezza le ultime parole al ritmo delle mani dei sei ragazzi –what’s the name of the game ? B.A.P - guardai il pavimento dell’auto in preda al panico, non sapevo se ero andata bene o male , erano tutti li zitti a fissarmi poi fu Daehyun – cavolo ragazzino tu si che ci sei fare con un po’ di allenamento arriverai ai livelli di Zelo-  gli altri seguirono con applausi ed elogi, ma sentii che il maknae mi stava fissando e rabbrividii, fortunatamente non dovetti sopportare a lungo quella situazione inquietante.

Entrammo in dormitorio e mi mostrarono subito la mia camera sperai per un attimo di non dormire con Zelo visto com’era indisposto nei miei confronti e poi con la solita gran fortuna che mi ritrovo ecco che leggo sulla targhetta della camera Daehyun, Youngjae e… Zelo, ah maledizione, ero sicura che la notte non avrei dormito , mi era parso di sentire in una loro intervista che fosse un tipo rumoroso e che una volta Himchan volesse svegliarlo e lui gli rispose qualcosa come “sono pronto hyung, fallo bene”, si si aveva detto proprio così, ero caduta dalla sedia tenendomi lo stomaco dalle risate, wow che figuraccia sembrava che avesse in mente qualche cosa di sconcio ahahah, scossi la testa per cacciare quei pensieri poi arrivò Bang – senti Shin noi usciamo di nuovo, abbiamo dimenticato di comprare qualche cosa da mangiare per sta sera vorremmo darti un benvenuto come si deve- poggiai il borsone sul letto – ma Hyung non c’è bisogno, insomma non faccio parte del gruppo devo solo stare un po’ con voi e sono certo che anche se dite così, sono un peso per voi- il ragazzo mi scompigliò i capelli neri e sorrise – non dire così, non sei un peso, siamo felici che tu viva con noi per qualche tempo e lo siamo anche per essere stai scelti come esempio per te- in quel momento vedendo la gentilezza di quel ragazzo che all’apparenza può sembrare molto brusco e minaccioso mi sentii in colpa, gli stavo mentendo spudoratamente, lo sapevo, ma non potevo dirgli la verità, non ora magari più avanti o non mi avrebbero permesso di stare la dentro – allora noi andiamo con te rimarrà solo Zelo a farti compagnia, ti illustrerà i tuoi compiti , e le varie camere, abbi pazienza con lui è geloso dei suoi huyng - sorrise e dopo una pacca sulla spalla si voltò e usci dalla camera.

Detto questo imprecai mentalmente e odiai profondamente il leader per avermi lasciato da sola con il mio adorato Zelo che sembrava odiarmi, ah… la mia solita fortuna, mi fermai sulla porta a salutarli muovendo il braccio sopra la mia testa da destra a sinistra – bene andiamo… - dietro di me c’era il piccolo maknae che poggiava col gomito contro la parete del corridoio, in una posizione al quanto sexy all’entrata del dormitorio e guardava con sufficienza il pavimento, annuii e lo seguii per le varie camere finito il giro mi accompagnò nella stanza che avremmo condiviso almeno per la notte  -senti scusa per prima!- mi fermai dietro di lui con lo sguardo fisso al suolo , mi sentivo in difetto per come mi ero comportata in auto, non volevo sfidarlo solo che sono un tipo competitivo e quando mi si lancia una sfida amo vincerla,  si girò un po’ sorpreso –che cosa ti prende ora ragazzo- alzai lo sguardo e risi –bè che c’è da ridere?- mi chiese, in effetti come poteva sapere che anche se solo di qualche mese ero comunque io più grande di lui e aveva appena utilizzato un tono tanto informale con un suo… ecco come dire… hyung? – nulla è solo che tu sei di Ottobre vero?- inclinò il capo, chiaro segno che non avesse afferrato il concetto –bè io sono di Gennaio abbiamo la stessa età, ma tecnicamente io sono comunque più grande di te- raddrizzò il capo e sembrò esserci rimasto male a quell’affermazione – senti non so perché tu ce l’abbia con me… però ecco… volevo dirti solo che io… IO TI AMMIRO MOLTISSIMO! - appena conclusi la frase le mie guance avvamparono e con abilità lo superai nel corridoio fiondandomi nella camera da letto e chiudendomi la porta alle spalle.

Mi gettai sul letto e afferrai il cuscino nascondendoci il viso dentro, mi vergognavo da impazzire per quello che avevo detto al mio idolo, era tutto così incredibile, insomma chi mai direbbe quelle cose così, sembrava più una confessione d’amore che altro, spero che non fraintenda anche perché se accadesse il tutto potrebbe apparire molto ambiguo!

Poi lo sentii bussare alla porta–posso entrare? Non dimenticarti che questa è anche la mia camera, ci sono le mie cose e soprattutto il mio letto-  mi sentii ancora più in imbarazzo di prima, arrivo in casa sua, attiro tutte le attenzioni dei suoi huyng e mi chiudo in camera sua come un adolescente in piena crisi ormonale sbattendolo fuori dalla sua stanza– si scusa - aprì la porta – è la seconda volta che ti scusi, e si sedette sul mio letto , si grattò il capo – senti tu non mi piaci perché adesso sei quello nuovo e tutte le attenzioni le hai tu, ma so bene che non dovrei trattarti così solo per queste sciocchezze… - lo interruppi – perdonami ma io non avevo capito, non sono sciocchezze Zelo i B.A.P. devono essere una seconda famiglia per te dato che sei molto lontano dalla tua! È doloroso avere anche solo il timore di poter perdere le persone a te più care,  io lo so… - lasciai in sospeso la frase perché se avessi continuato a parlare di certo mi si sarebbe incrinata la voce e avrei pianto e di solito i ragazzi sentano a piangere soprattutto innanzi ad altri ragazzi, mi dispiace di avergli causato un tale spiacere ma di certo non era mia intenzione.

 -Sembra che tu conosca bene la sensazione, dimmi, hai perso qualcuno d’importante?- lo guardai e subito sentii gli occhi inumidirsi, mi alzai di scatto dal letto, non ero ancora pronta per parlarne nè con lui nè con nessun altro, infondo anche se avrei voluto tanto chiamarlo oppa, senza contare che la situazione nella quale mi ero messa non mi avrebbe permesso di dirgli una cosa simile, non avrei comunque potuto raccontargli di come i miei genitori erano morti e di quanto mi mancassero – no hyung!- feci per correre in bagno ma mi trattenne – come mi hai chiamato?- ops senza pensarci lo avevo chiamato hyung anche se prima gli avevo detto di essere più grande di lui , gli sorrisi trattenendo a forza le lacrime che scalpitavano per sgorgare via – bè sei più alto di me e molto più esperto di quanto lo sia io nel ballo e nel rap, perdonami ma mi è venuto naturale chiamarti hyung - dissi d’un fiato lasciandolo un po’ perplesso così ebbi l’occasione di divincolarmi dalla sua presa e corsi in bagno chiudendomici dentro a chiave, mi fiondai sul lavandino e feci scorrere impetuosa l’acqua così che nascondesse i singhiozzi di quel pianto sommesso, e mi sciacquai più e più volte il viso nella speranza che gli occhi non si arrossassero troppo.

Dopo una decina di minuti riuscii a calmarmi così mi sciacquai il volto ed uscii dal bagno, passai d’avanti al salotto dove Zelo guardava la tv steso sul divano, non potei non fermarmi a fissare quel corpo così perfetto che nonostante l’altezza si muoveva perfettamente a tempo con la musica.

Andai in camera e presi dal borsone le mie cose le sistemai nell’armadio che doveva essere il mio, appena finii l’operazione presi anche l’ultima cosa che era rimasta la dentro ossia il mio diario, in realtà non era proprio uno di quei diari dei segreti ci appuntavo solo le mie giornate e ciò che mi frullava per la testa in quel momento:

 

Cara mamma e caro papà

 

avete visto!?!? Da oggi sono finalmente un nuovo artista della TS Entertainment . Sono così felice! I ragazzi mi hanno accolto benissimo, sono tutti contenti di tenermi con loro per un periodo di tempo che non è ancora stato definito, sapete, domani inizio già ad allenarmi con loro, wow ancora non riesco a crederci, sai qual è il gruppo presso il quale faccio gavetta? Si sono proprio i B.A.P! Quando li ho visti non potevo credere ai miei occhi! I miei idoli m’insegneranno ciò di cuoi ho bisogno!! E meglio, non potevo credere che sarei entrata nel loro dormitorio e avrei dormito con questi sei ragazzi, io condivido la camera con Youngjae ,Daehyun e poi con il mio membro preferito Zelo, però mi dispiace un sacco, poiché lui al momento mi odia, ma riuscirò a farmi apprezzare, dato che lo ammiro moltissimo, concludo qui perché tra poco tornano i membri del gruppo e ceneremo tutti assieme.

 

Vi voglio bene, Saejin. 

 

Chiusi il diario e lo misi sotto il cuscino, sapevo che non era un buon nascondiglio ma al momento non mi veniva nulla in mente, poi sentii rumori provenire dall’ingresso – siamo tornati! – disse Himchan alzando la voce per essere sicuro che lo sentissimo sia io che il maknae steso sul divano.

Uscii dalla camera e gli corsi incontro prevedendo già che sarebbero stati sommersi da una moltitudine di buste, infatti per poco non affogammo in tutta roba da mangiare che avevano preso, mi venne spontaneo dire – ma volete tornare al Killing Camp*? – mi guardarono di traverso e poi risero – vedo che ci conosci parecchio bene – disse Joungup e gli sorrisi – bè ammetto di essere un vostro fan hyung – risposi – ah bene! Ne sono davvero felice Shin – disse Youngjae , mentre portavano uno ad uno le buste dentro, così appena ebbi a tiro Bang gli presi  le buste di mano e le portai in cucina.

Diedi una mano a cucinare dopo aver preparato a cena preparai loro una torta al cioccolato.

Consumammo il pasto in tranquillità, mi spiegarono quando avrei fatto lezione di canto e quando avrei ballato con loro, m’illustrarono il programma e decidemmo che a turno avrei preso il posto di qualcuno di loro nello svolgimento del loro compito nel dormitorio, così da potermi rendere utile in qualche maniera, anche se dopo la cena avrebbero preferito che mi occupassi solo del cibo.

Andammo tutti a letto presto perché la giornata domani iniziava davvero presto e non era il caso di fare tardi il primo giorno.

In camera fu parecchio imbarazzante, Daehyun e Jongup e Junhong si cambiarono innazi a me, in realtà ero molto contenta di quella scena dato che in tv si facevano sempre censurare, ma allo stesso tempo non avrei potuto fare lo stesso e sperai che a lungo andare non mi chiedessero il perché non mi cambiavo direttamente in camera dato che sgattaiolavo sempre in bagno.

La notte passò tranquilla, ogni tanto Zelo diceva qualche cosa nel sonno, ma non faceva troppo rumore così dormii beatamente. 


NOTE DELL’AUTRICE:

 

Ciao a tutti, sono Niji Akarui e oggi inizio questa divertente fanfiction sui nostri adorati B.A.P! Spero vi divertiate a leggerla e che non ne rimarrete deluse, sono aperta a qualunque critica che sia pur sempre costruttiva e che mi porti a migliorare questa storia, che ne pensate della protagonista? Aspetto recensioni che mi portino a migliorare il mio stile di scrittura, alla prossima settimana! ^.^

 

  
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