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Autore: MerMargaret    01/03/2014    0 recensioni
Era una ragazza sconosciuta al mondo, ma quando sorrideva, quando sorrideva i suoni cessavano, il mondo aveva la tachicardia e il sole era improvvisamente più forte.
Ma dietro quel sorriso, aveva quegli occhi tristi e profondi, e dentro di essi una vita che nessuno conosceva.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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New York, la Grande Mela dove tutti i sogni diventano realtà: chi non l’amava era considerato un folle. La Nyada, New York Academy of the Dramatic Arts  era di certo il sogno prediletto di piccoli talenti che volevano sfondare nel mondo dello spettacolo, a Broadway. Ed era anche quello di Rachel e Kurt che adesso appartenevano a quella scuola, dove avevano tanto da imparare e ogni giorno sembrava diverso da quello precedente. Avevano realizzato il loro sogno più grande grazie al grandioso talento e all’impegno quotidiano degli anni passati per raggiungere quest’obiettivo tanto ambito, ed ogni giorno era un piacere ricordarselo a vicenda, malgrado la fatica e i sacrifici a cui erano sottoposti. Nonostante le sue particolari doti canore, Kurt inizialmente non era stato preso in quella scuola prestigiosa. Era stato un duro colpo per lui ma non si era arreso così facilmente e aveva avuto un’occasione unica che gli si presentò davanti con grande fortuna. Durante lo showcase invernale, una serata dove cinque fra i ragazzi più talentuosi appena ammessi alla Nyada venivano scelti e si esibivano con una canzone a piacere, Kurt ebbe la sua chance. La signora Carmen Tibideaux, preside della Performance Vocale alla Nyada, si ricordò di Kurt e della sua esibizione più che sufficiente e anche del fatto che per pochi posti in graduatoria, il suo desiderio più grande era andato distrutto e il suo cuore spaccato il due. Kurt ci aveva messo l’anima per quel provino, ci aveva lavorato giorno e notte, ci teneva più di ogni altra cosa e questo la Preside Tibideaux lo aveva ben constatato, e incontrandolo nuovamente, ristudiò quel corpo perfettamente asciutto, quegli occhi così espressivi e il talento che fuoriusciva dal suo corpo e ripensò a quella fatidica frase: “Le faremo sapere”. Le faremo sapere un corno! Kurt era un talento nato e stava solo sprecando il suo tempo con un lavoro part-time e uno stipendio che utilizzava unicamente per pagarsi l’affitto del loft che condivideva con Rachel, mentre vedeva la sua migliore amica crescere pian piano e lui rimanere nell’ombra. Non tutti avevano fatto grandi sacrifici per entrare. Tanto c’era chi aveva il paparino ricco che sborsava un’ingente somma per l’università e risolveva i problemi, o chi aveva le conoscenze più intime all’interno della scuola. Per quelle persone le difficoltà non erano altro che fantasie. Kurt invece ci aveva messo anima e corpo, senza alcun aiuto e Carmen Tibideaux si rese conto di aver commesso un gravissimo errore. E fu proprio nello showcase che cercò di rimediare. Dopo che i più talentuosi terminarono la propria esibizione, compresa quella di Rachel, la quale era stata fantastica, ecco che la Preside si alzò e prese il microfono.
“Un momento di attenzione prego.”
Una folla di persone eleganti e serene si voltò in direzione di quella donna sempre composta e sofisticata, con aria di curiosità.
“Questa sera, per eccezione, ci sarà un’altra esibizione. All’inizio del secondo tempo, invito il signor Kurt Hummel a salire sul palco, grazie.”
Kurt che si stava congratulando con Rachel, non appena prestò attenzione a quelle parole, divenne una statua di pietra. Era convinto di aver capito male. Carmen Tibideaux aveva davvero pronunciato il suo nome, lo aveva invitato a salire sul palco per cantare? No, forse era solo un omonimo, forse aveva pronunciato Kim o Kory, o Kole, chissà, doveva essere per forza così, o magari stava sognando e desiderava non risvegliarsi mai più. E invece no, tutto questo stava accadendo e si stava concretizzando davanti ai suoi occhi. E la persona desiderata era proprio lui. Cominciò a sudare e il cuore a battere forte. Non aveva preparato una canzone, non aveva riscaldato la voce. Cos’era questo? Un piano della Preside per metterlo in ridicolo davanti a tutti? Per quale motivo? Kurt rivolse uno sguardo disperato all’amica di fronte, che lo guardava sconcertata ma allo stesso tempo le si leggeva la gioia degli occhi, perché finalmente il suo migliore amico stava avendo la sua occasione. La preside Tibideaux continuò il suo discorso con aria indifferente.
“Pausa cocktail. Prego i signori di rinfrescare le labbra con i nostri cocktail nella sala a destra, lo showcase riprenderà fra 15 minuti per la premiazione del vincitore e, beh, l’esibizione del signor Hummel.”
Le persone abbandonarono lentamente la sala per dirigersi nella successiva e pian piano le voci si affievolirono, fin quando Kurt e Rachel non furono da soli e cominciarono a parlottare bisbigliando.
“Rachel, ti rendi conto di cosa ha appena detto? Cantare? Non ho preparato niente. Che figura faccio?! Io me ne vado!”
“Kurt ma sei impazzito? Tu devi salire su quel palco e dimostrare chi sei. Ma non capisci che ti sta dando una seconda occasione? E poi smettila. Ci sono canzoni che sai anche al contrario quindi non venirmi a dire che hai bisogno di prepararti.”
“Rachel,  la Nyada non offre seconde occasioni, se non per l’anno successivo. Lo si capisce subito dallo sguardo di Madame Tibideaux, che mi mette in soggezione. Non ce la farò mai a cantare, non davanti a lei che mi guarda in quel modo.”
“Non dire così! Io sono sicura che sarai bravissimo e sono fiera di te. Stupisci tutti! E dopo quando vincerò, andremo a festeggiare insieme!”
“Ah quando vincerai? Ne sei così sicura? Mi piace questa sicurezza Rachel Berry, me ne servirebbe un po’ anche a me!”
Gli ospiti stavano ritornando e Kurt aveva passato quel tragico quarto d’ora a consumare il pavimento della sala camminando avanti e indietro e spremendosi il cervello per pensare a qualcosa di speciale da cantare. Finalmente prese una decisione; avrebbe cantato una canzone che conosceva fin da piccolo e che era stata di fondamentale importanza durante la sua crescita. Gli spettatori  presero posto, pronti ad ascoltare la sua voce, il suo talento. Con voce tremante, Kurt suggerì la canzone all’orchestra, la quale partì immediatamente. Durante quei due unici minuti, la voce di Kurt inondò la sala. Era angelica, dolce e singolare, la folla era incantata e non appena terminò la canzone, tutti si alzarono in piedi entusiasti, applaudendo con decisione. Kurt non era mai stato così felice, forse solo una volta, quando aveva conosciuto l’amore della sua vita, Blaine. Osservò  tutti con stupore e una lacrima di felicità sporse dal suo occhio riversandosi sulla guancia. Rachel urlò il suo nome senza stancarsi mai e quell’attimo di successo fu per Kurt una dose infinita di gioia. Finalmente un po’ di gratificazione e soddisfazione e tre parole meravigliose risuonarono nella sala di spettacolo. 
“Sei stato ammesso.” E non era tutto, Kurt vinse perfino lo showcase invernale.
Era da lì che Kurt e Rachel intrapresero questa avventura insieme alla Nyada, cominciando a costruire le basi del loro futuro.
  
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