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Autore: Irian    01/03/2014    0 recensioni
Un testo che parla di paura, e un'appassionante storia. è inventata o è reale? Vieni a scoprirlo!
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il prof. Bernardini continuava a fare certi monologhi di cui non capivo la logica. Solo le ultime parole riuscì a capire:  ”per lunedì scrivete un racconto di paura”…che barba!
“driin driin” ups, lezione finita; si torna a casa!
Scrivania di legno, matite, penne, ok c’è tutto! Dunque…paura paura, paura!!!!!! Che devo scrivere? Forse un’idea la ho!
“Ricordo una volta in cui ho avuto veramente paura:
erano le dieci di notte  e stavo per andare a letto: mi infilo tra le coperte e  mi addormento. Mi alzo la mattina dopo, vado in cucina ma non c’è nessuno! MI lavo, mi veto e penso “saranno usciti”. Controllo sul cellulare, niente messaggi né chiamate. Esco di casa, aspetto l’autobus. Non arriva, anzi eccolo laggiù; l’autista non c’è, l’autobus ha il pilota automatico, entro e vedo decine e decine di posti vuoti, l’autobus è deserto. Vado a scuola ma la campanella non suona, non c’è nessuno, vado nel bar della mia amica Gaia ma non c’è nessuno nemmeno lì, prendo una coca cola, lascio i soldi sul bancone e torno al cancello. Mi chiedo che succede, sono le 8.30, sono da sola fuori scuola e la campanella non suona. Comincio ad avere paura, entro a scuola ma non ci sono né i prof. né i miei amici.. Salgo le scale, entro in sala professori: due divani, un distributore automatico e zero persone. Comincio ad avere davvero paura, odio il silenzio, il rumore almeno mi da un po’ più di compagnia, eccolo qua il mio peggior incubo: rimanere sola, letteralmente sola…” Mio Dio! Sono già le dieci! Questo compito mi sta trascinando un po’ troppo vero? Ora succo d’arancia e tutti a dormire!
 
Eccomi qua, nuovo vuoto noioso pomeriggio…forse è l’ora di continuare quello stupido racconto.
“La paura mi sta logorando lentamente. Tiro fuori gli auricolari e attivo la musica; almeno ora non c’è più silenzio. Esploro ancora la scuola, non credevo fosse così grande. Ora sì che sono sola e impaurita, anzi sono TERRORIZZATA! Mi viene da piangere e il mio respiro diventa sempre più pesante. Avrei voglia di urlare ma le parole non mi escono dalla gola. Piombo in un abisso di silenzio, paura e confusione, mi sveglio nel letto. Corro in cucina e trovo mia madre che mi sveglia con dolcezza: Oh, sei già in piedi, sono solo le sei! Tiro un respiro di sollievo, era tutto un incubo.”
Ecco il bel temino pronto per il prof.! Spero gli piaccia perché non mi va di prendere un’altra sufficienza per tutto questo lavoro! Ok, ora vado davvero a dormire sperando di non fare incubi. Bye Bye!
 
  
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