Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: tMonster    01/03/2014    1 recensioni
Si parla di come un'animo solitario viene rapito dall'amore. Un inizio un po' drammatico e strano di una storia di amore. Si descrivono sentimenti contrastanti tra loro.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Meraviglioso il momento in cui, dopo esserci abbandonate a quella seppur minima espressione di passione fisica incuranti degli sguardi estranei, rimanemmo abbracciate donandoci calore reciproco; in piedi nel mezzo della stazione quasi del tutto deserta, d’altronde come il mio piccolo, insignificante e isolato paesino abitato da altrettanto insignificanti e isolate menti che generano in me un senso di inadeguatezza. Il freddo era svanito così i residui della luce solare durante quel piccolo arco di tempo in cui siamo esistite solo noi. Abbracciate in quell’atmosfera di pace che sembrava quasi infinita. La sua fronte contro le mie labbra. La mia piccolina… E riuscii a percepire finalmente che era anche affetto ciò che ci legava, per questo riuscivo a sentirmi in pace. 
Così quella tela bianca della pace di un’anima solitaria cominciava a tingersi del rosso di un amore nascente. E quell’anima or’attende solo che l’opera sia finita, tra felicità e terrore: poiché quel rosso di passione e amore potrebbe rivelarsi rosso del dolore, del sangue che scorre da una ferita da poco aperta, qualora quell’anima venga delusa, tradita e abbandonata.
Mai prendersi gioco di un’anima bianca e solitaria poiché, una volta macchiata, l’estremismo e l’intensità dei sentimenti è infinito. Infinito ed estremo amore. Felicità, passione. Tale infinito ed estremo dolore. Tristezza, rabbia. 
Qualora quell’anima decidesse di bruciare la propria tela, ormai logora e distrutta da troppo dolore, allora insieme alla tela s’incenerirebbe anche l’anima e non vi sarebbe più niente… nient’altro che un entità vuota che vaga per il mondo, senza meta, spargendo le proprie ceneri.
Ti ringrazio,o mia luce di accesa speranza,per aver illuminato la mia oscurità, mia unica culla di grida spezzate; ricomponi i frantumi di ciò che ero, rendendomi vita. Non spezzarmi ancora, ti prego. Sei talmente accecante che ti guardo a stento e di sfuggita. Ho paura di lasciarmi catturare, ma poco a poco lo farò e tu non mi tradire e non mi far male. L’inganno genera rabbia e dolore e potrei perdermi e mai più trovarmi. E’ di questo che ho paura. 
…E di me stessa. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: tMonster