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Autore: Ciccy98    01/03/2014    2 recensioni
Ciao a tutti! Premetto che questa è la mia prima storia, quindi non siate troppo cattivi! Accetterò comunque critiche varie, mi aiuteranno a migliorare! La storia parlerà di Shinichi e Ran prima e dopo la scoperta della vera identità del ragazzo. Ho inserito la mia versione dello scontro con i MIB. Staranno insieme alla fine? Chi è il capo dei MIB?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un gridolino ci fece sussultare, Sonoko era dietro di noi e ci puntava il suo indice accusatorio contro, urlando qualcosa come “Oh mio Dio Ran!” Sorrisi imbrazzata ed ella continuò: “Finalmente Shinichi, ma da quanto tempo me lo tenevate nascosto?!” “Ehm… veramente, Sonoko…” azzardò Shin ma la mia migliore amica non lo fece finire e si rivolse a me: ”Razza di screanzata, tu sai tutto di me e non ti preoccupi di dirmi una cosa simile??” “Sonoko, era questo il primo bacio che ci davamo, non stiamo neanche insieme…” riposi e lei perse la parola, il che da parte sua, è strano, ne converrete con me. Apparentemente imbarazzata, Sonoko si scusò per l’interruzione, prese il cellulare e lesse un messaggio. Frettolosamente cambiò espressione, si fece seria e disse che andava via. Infatti ci lasciò dopo avermi strappato la promessa che l’avrei chiamata la sera per raccontarle tutto. Girò così sui tacchi ed andò via. Io e Shinichi la guardammo allontanare, un po’ confusi dai suoi comportamenti. “Allora, dov’eravamo rimasti?” mi stuzzicò Shinichi. Arrossii violentemente e risposi: “Beh, ci stavamo baciando, ci siamo staccati e ora ti devo chiedere una cosa: questo cosa significa per te?” “Semplice, significa che ti amo, Ran. Era da molto tempo che volevo dichiararmi, ma una serie di circostanze me l’hanno impedito… ti dirò tutto un giorno, ma ora vorrei che tu mi accompagnassi a casa, devo rimettere in ordine e vorrei un aiuto femminile.” Mi limitai a sorridere e annuire ma due domande mi frullavano per la testa: saremmo diventati fidanzati? E cosa mi dovrà raccontare di così importante un giorno? Quando arrivammo a casa di Shin, erano circa le 6 e mezza; per non finire troppo tardi ci mettemmo subito all’opera: alle 8 e un quarto avevamo finito. Il ragazzo mi invitò a restare a casa sua per la notte. Io accettai, Shinichi non sa cucinare, sarebbe morto di fame quella sera… decisi di chiamare papà per dirgli che sarei rimasta a dormire dal dottor Agasa, (se gli avessi detto che rimanevo da Shinichi sarebbe venuto a prendermi per le orecchie) e lui acconsentì avvertendomi che avrebbe passato la serata con i suoi amici a giocare a Mahjong. Mi concesi una doccia calda e rilassante, durante la quale feci ordine nella mia mente. Era tutto reale, Shinichi era tornato, mi amava e avremmo passato la notte insieme! … aspetta, avremmo passato la notte insieme?! Questo fece tornare l’agitazione e le guance si imporporarono. Mi avvolsi in fretta nell’asciugamano cacciando dalla mente i pensieri erotici su Shin e me per quella sera. Uscii dal bagno e trovai Shinichi già in camera, si era sicuramente fatto una doccia nell’altro bagno perché aveva il pigiama indosso. Lo cacciai fuori dalla stanza, volevo vestirmi in pace, dovevo ancora digerire i flash di cinque minuti prima! Impiegai più tempo del previsto poiché mi cosparsi con creme di Yukiko che trovai in camera, dovevo distogliere la mente. Andai in cucina e con mio stupore trovai due pizze in tavola: Shin le aveva ordinate per via della mia lentezza… mi accomodai, ringraziai per la cena e quando finimmo, andai in bagno per lavare i denti. Avevo molto sonno, così chiesi a Shin dove avrei dovuto dormire per quella notte. Lui non rispose subito, venne prima a baciarmi ma mi staccai da lui quasi immediatamente, talmente in fretta che lui mi chiese un po’ triste: “Che c’è Ran? Ti sei pentita di quel bacio?” Scossi la testa per dire no e lui percepì anche il secondo messaggio, quello che mi bloccava: non amavo baciare ragazzi occasionalmente. Mi abbracciò stringendomi forte e disse: “Ran, vuoi essere la mia ragazza?” Rimasi spiazzata, non mi aspettavo la proposta, credevo che lui non avesse intenzioni serie! Chinai il capo, sorrisi e dissi: “Sì, Shinichi. Devi promettermi però che stavolta non mi abbandoni più.” Mi guardò, per un istante mi parse di cogliere dolore nel suo sguardo, ma velocemente disse: “Te lo prometto, Ran. Ci proverò per te.” Sorrisi, mostrai il miglior sorriso che so fare e lo baciai. Ricambiò con sorprendente intensità e mi portò nella sua camera. Ci sedemmo sul letto e ricominciammo a baciarci. Pian piano mi fece sdraiare e mi baciò il collo facendomi capire le sue intenzioni; voleva qualcosa che desideravamo entrambi, qualcosa che non sapevo se potevamo concederci così in fretta, qualcosa che mi fece tornare in mente i pensieri di qualche ora prima, qualcosa che alla fine ci concedemmo. Rimasimo abbracciati tutta la notte, mi sentivo gioiosa, amata e innamorata. E sono sicura che Shinichi provava le mie stesse emozioni. Anche in quell’occasione lo sentivo connesso a me, i suoi movimenti trasmettevano amore e incertezza, l’incertezza della prima volta, la nostra prima volta, insieme. Mi addormentai stringendomi a lui, il quale mi cullava dandomi baci in fronte.
  
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