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Autore: IStillLoveYou39    01/03/2014    1 recensioni
< Lui lo aveva fatto per suo figlio, per il suo bambino. Non voleva che diventasse un orfano ancor prima di nascere e non voleva perdersi tutti i momenti felici che avrebbero potuto passare insieme. A quanto pareva, però, erano destinati a stare lontani l'uno dall'altro perchè Milah diceva spesso che se ne voleva andare e Rumple sapeva bene che avrebbe portato Bae con sè e che lo avrebbe fatto crescere riempendolo di cattiverie su di lui. No, non poteva permetterglielo, non voleva che suo figlio crescesse con la consapevolezza di avere un padre codardo, proprio com'era cresciuto lui. Se era davvero destinato a stare lontano dal suo bambino, doveva perlomeno raccontargli cos'era realmente accaduto e doveva dirgli che lo amava... Ma come? Aveva solo pochi mesi, non poteva capire alcuna parola del suo discorso così complicato...
-Una lettera...- sussurrò Rumple tra sè e sè e cominciò a vagare per la casa in cerca di un pezzo di carta e di un po' d'inchiostro... >
Ogni capitolo della storia è ambientato in momenti della vita di Rumple e/o Bae diversi quindi ci saranno anche degli SPOILER DELLA TERZA STAGIONE.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Milah, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo I -
'A word in your ear, from father to son.'


-Rumple, io esco. Cerca di non svegliare Bae.-
Non l'aveva neanche degnato di uno sguardo, era solo uscita frettolosamente chiudendosi la porta alle spalle. La vita di Rumple ormai era un inferno: veniva evitato da tutti e appena metteva il naso fuori dalla porta c'era gente pronta ad additarlo e a chiamarlo codardo. Ma nessuno capiva, nemmeno Milah, colei che credeva di amare. Lui lo aveva fatto per suo figlio, per il suo bambino. Non voleva che diventasse un orfano ancor prima di nascere e non voleva perdersi tutti i momenti felici che avrebbero potuto passare insieme. A quanto pareva, però, erano destinati a stare lontani l'uno dall'altro perchè Milah diceva spesso che se ne voleva andare e Rumple sapeva bene che avrebbe portato Bae con sè e che lo avrebbe fatto crescere riempendolo di cattiverie su di lui. No, non poteva permetterglielo, non voleva che suo figlio crescesse con la consapevolezza di avere un padre codardo, proprio com'era cresciuto lui. Se era davvero destinato a stare lontano dal suo bambino, doveva perlomeno raccontargli cos'era realmente accaduto e doveva dirgli che lo amava... Ma come? Aveva solo pochi mesi, non poteva capire alcuna parola del suo discorso così complicato...
-Una lettera...- sussurrò Rumple tra sè e sè e cominciò a vagare per la casa in cerca di un pezzo di carta e di un po' d'inchiostro. Quando riuscì finalmente a trovarli, cominciò a scrivere:

Caro Baelfire,
Sono Rumplestiltiskin, tuo padre. Ora sarai grande, sarai cresciuto e molto probabilmente mi conoscerai solo come un codardo. E' vero, lo sono. Ma ho fatto ciò che ho fatto solo per te. Ora, però, ho troppa paura perchè credo che tua madre voglia portarti via da me. E' per questo che ti sto scrivendo questa lettera, perchè voglio che tu sappia chi sono realmente se un giorno non avrò l'opportunità di dirtelo di persona. Se tua madre deciderà di partire, le affiderò questa lettera in modo che te la consegni quando sarà il momento giusto. In fondo, tu sei anche mio figlio e non credo che lei sia così crudele da non farti avere nemmeno un'utima lettera da tuo padre.
Ora ti spiegherò tutto, ti ho già fatto perdere abbastanza tempo. Quando non sapevo ancora che mamma fosse incinta, presi parte alla Guerra degli Orchi. Incontrai, però, una Veggente, la quale mi disse che mamma aspettava un bambino e che le mie azioni l'avrebbero lasciato senza un padre. Credetti, quindi, che si riferisse alla guerra perciò mi ferii intenzionalmente ad una gamba e, essendo completamente inutile per la battaglia, tornai a casa. Pensavo che tua madre sarebbe stata felice di rivedermi, ma invece mi disse che ero stato troppo ingenuo a credere alle parole della Veggente e che avrebbe preferito avere un marito coraggioso ma morto che uno vigliacco ma vivo. Io volevo davvero partecipare alla guerra perchè avevo l'intenzione di dimostrare a tutti (soprattutto a me stesso) di non essere un codardo come mio padre. Ma per te, per vedere i tuoi luminosi e ridenti occhi, rinunciai volentieri a perseguire questo mio obiettivo. Bae, almeno tu, credimi...
Sai, forse sono troppo paranoico. Forse un giorno mamma mi capirà e forse saremo una famiglia felice. In questo caso, perdonami se ti farò soffrire in un modo o nell'altro. Non mi fido molto di me stesso, a volte le circostanze ti portano a fare delle scelte sbagliate. Ma nessun uomo sceglie il male perchè è il male; lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.* Sappi che, anche se qualche mia decisione in futuro ti farà soffrire, io ti vorrò eternamente bene e sarò sempre al tuo fianco, sempre.
Sono pronto a fare qualsiasi cosa per te, ricordalo.

Rumple.


Rumple rilesse la lettera, la sigillò e la chiuse in un cofanetto di cui, da quel giorno, custodì gelosamente la chiave. Poi si avvicinò al bambino e gli disse dolcemente in un orecchio:
-Ti voglio bene, Bae.-


'A word in your ear, from father to son.'**





Note dell'autrice:
Salve a tutti! :) Questa è la prima FF riguardante OUAT che pubblico qui su efp :') Amo once, e soprattutto amo Killian Jones e Colin O'Donoghue alla follia. *^* L'ispirazione per questa storia mi è venuta ascoltando 'Father to Son' dei Queen, il mio gruppo preferito. :3 Per capire da dove proviene la mia pazzia (lol), vi consiglio di ascoltarla o almeno di leggerne il testo. E' impressionante come 'Queen II', il secondo album di quelle quattro reginette sgangherate, sia così pieno di robe riconducibili a once. Un esempio? Una canzone di quest'album si chiama 'Ogre Battle' e comincia con la frase 'Now once upon a time' :o Anyway, questa FF sarà composta da circa quattro capitoli, che, come ho scritto nell'introduzione, saranno ambientati in momenti differenti della vita di Rumple e Bae.  Enniente, spero vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate! Se ci sono errori di qualsiasi tipo o se in qualche modo la mia storia assomiglia ad altre storie ditemelo :) Ciauuu :D

*'Nessun uomo sceglie il male perché è il male; lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.' -Mary Wollstonecraft, filosofa e scrittrice inglese.
**Frase tratta da 'Father to Son'.

  
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