MMMM
>u< eccomi qua! In attesa che la mater mi ridia l’alimentatore del pc,
scrivo su quello di mi pa XD
Com’è
nata sta storia? Ho visto il video della canzone di Danko Jones in tv e ho avuto
un colpo di fulmine OwwO
E
adesso, dopo aver dormito e sognato sta fic ( e avere addosso l’impronta delle
lenzuola, presente? XD nn per il colore eh ) vengo qua e scrivo.
La
canzone è “Code of the Road” >< e… bè, buona lettura, in attesa di
continuare Gita al Mare X3
Baci!
–e ditemi che ne pensate ;)
PS:
per il camionista.. avete mai visto “red eye” con Cillian Murphy che fa il
killer? Bè, mi sono ispirata a lui. <3 adoro quell’uomo, e i suoi occhi!
X3 --in fondo trovate una sua imma <3
Ascolto consigliato: DANKO
JONES – The code of the Road
I
live by the code of the road
Every single night of my life
Nobody knows a single place I go
City by city, night after night
Le luci della strada sfrecciavano davanti agli occhi del ragazzo dai capelli
rossi che, un braccio lasciato andare fuori dal finestrino aperto, guidava il
camion, una sigaretta in bocca.
Un camion rubato, s’intende.
Aveva lasciato la Wammy’s House poco dopo Mello. Quel posto era diventato
insopportabile, senza la sua presenza.
Gli sguardi di tutti ora erano puntati su di lui. S’aspettavano prendesse
il posto del suo migliore amico.
“Eri il numero 3, no? Ora il 2 non c’è più..!”
E cominciavano le botte. Lui che saltava addosso ai marmocchietti,
pestandoli fino a far sputar loro sangue.
Le visite nell’ufficio di Roger, che lo guardava con quegli occhi
pateticamente severi, lo riprendeva, gli chiedeva cos’aveva combinato, e si
sentiva ridire sempre le stesse cose.
Odiava quel modo di parlare di Mello, del suo migliore amico, del suo PIU’
GRANDE amico, abbassarlo al livello di numero, abbassarlo al livello di NUMERO
INFERIORE A QUELLA ZECCA DI NEAR.
Riusciva a tenere alti i suoi punteggi, sì. Ma non gliene fregava più
nulla.
Quando Mello era ancora vicino a lui aveva un senso tenersi al passo con
lui..
Ma ora?
Cosa doveva fare, impazzire per stare dietro all’ameba?
Non se ne parlava neanche.
Piuttosto s’era messo a leggere libri sulla guida, sulle moto,
preparandosi per la fuga.
Avrebbe dovuto saper guidare, no?
E, com’era ovvio, non poteva proporsi a Roger chiedendogli lezioni di
guida.
Se ne sarebbe andato alla ricerca di Mello. O, se non l’avesse trovato,
avrebbe vagato come un deficiente e si sarebbe fatto assoldare da qualche ditta
che faceva videogiochi e poi doveva testarne il funzionamento.
Aveva perso quei pochi contatti con i ragazzi della Wammy’s House che
aveva instaurato nell’ “era Mello”, e se ne stava fisso in biblioteca.
Poi se n’era andato.
Near com’era scontato non l’aveva cagato neanche di striscio.
No, l’aveva guardato, con quella sua faccia inespressiva.
E Matt l’aveva salutato con un pugno in faccia che gli aveva scomposto la
maschera di ghiaccio.
Era andato avanti con l’autostop per un po’, finendo nelle campagne
inglesi, rubando soldi a quelli che accettavano di trasportarlo in macchina e
comprandosi da mangiare.
Poi era capitato il camionista. Erano passati due anni da quando aveva
lasciato la Wammy’s House.
Un uomo sulla quarantina, i capelli di un nero spettrale, gli occhi azzurro
ghiaccio. Da levare il fiato, indubbiamente.
Avevano uno scintillio strano quegli occhi.
Aveva capito quasi subito il perché.
Tempo di mettersi seduto e quello l’aveva baciato. Le sue mani che
salivano sul suo jeans stracciato.
Matt era rimasto inchiodato dov’era, paralizzato. Ok, il tipo non era
brutto, ma..!
Non gli oppose troppa resistenza. Non sarebbe servita a nulla probabilmente,
e a lui serviva quel camion.
L’uomo si era fermato da un lato della strada, saltandogli
letteralmente addosso.
Non andò fino in fondo...
Matt rimase abbastanza terrorizzato dai suoi occhi. Non era la forza di lui
a tenerlo buono.
Ma quello sguardo.
Labbra sensuali, rosse, carnose.
Cazzo, se solo avesse avuto due tette..!!
Era rimasto con quell’uomo una settimana, forse due, poi con una scusa lo
aveva convinto a fermarsi ad un Autogrill.
“Ti prego, voglio un hamburger..dai!!” l’uomo aveva sbuffato e
protestato, ma alla fine era stato convinto.
Aveva parcheggiato il camion, e s'era diretto all’Autogrill subito dopo averlo baciato.
Matt aveva aspettato che fosse entrato, poi era saltato al posto del guidatore e aveva messo in
moto il camion. Aveva imparato a guidare, ormai, anche un camion enorme come
quello.
Nello specchietto aveva visto l’uomo mentre rincorreva il camion,
sbraitandogli contro di fermarsi.
Ci pianse anche.
Gli piaceva quell’uomo, cazzo.
E giurò di mettergli in conto anche quello, a Mello, se lo avesse trovato.
Era passato diverso tempo, da quel giorno.
Era andato a donne (di prostitute ne incontrava parecchie la notte) e anche
a uomini. Quando gli spiegava che non poteva pagarli quelli gli sorridevano
dicendo che per un camionista come lui facevano gratis.
Una sera, infine, trovò lungo la strada una tipa che era davvero una bomba.
La luce bianca dei fari del camion la investì in pieno, ma non cambiò
espressione.
Si squadrarono a vicenda, e lui si appoggiò al volante.
La bionda aveva gli occhi coperti da una frangia piuttosto lunga,
irregolare. Le labbra erano allungate in un sorriso ironico.
Ancheggiò verso di lui, piazzandosi davanti al camion.
Sputò in terra.
Aveva della cioccolata in faccia o era una sua impressione?
Bionda, calze a rete, un visino da angelo, stivali con tacchi a spillo,
maglia nera strappata e gonna di pelle.
Quasi gli prese un infarto.
Anche se.. gli ricordava qualcuno.
La fece salire, e il rumore dei suoi tacchi che posavano sugli scalini era
metallico.
Era armata eh..
Si stravaccò accanto a lui, le gambe divaricate.
Sentiva i suoi occhi addosso, che lo esaminavano tra il divertito e lo
sprezzante.
Anche quello sguardo gli ricordava qualcuno, in realtà.
Been
a long time on this lonely road yeah
Nothing Comes Easy But It's Worth The Fight
If you've seen it once, I've seen it twice before
Little By Little, Night After Night
You've been waiting for this all of you life yeah
The time is now to go
No hesitation, no backing down now
So just take it away
I live by the code of the road
Every single night of my life
People all around you, but you're all alone
City by city, night after night
Una risata aveva spezzato il silenzio che s’era creato.
Una risata sguaiata, grezza.
E poi.. sì, c’era odore di cioccolata.
La tipa accavallò le gambe, e lui si perse a fissare le cosce snelle,
coperte da quelle calze a rete bucate.
La gonna s’alzava.
Quelle labbra socchiuse, la frangia lunga che nascondeva degli occhi blu.
Matt si eccitò. E non guardò più così spesso la strada. Seguiva i suoi
movimenti provocatori, quel mordersi l’indice, lo spostare stizzita la frangia
da un lato, l’allargare le gambe ogni tanto, la gonna che s’arricciava.
Cristo, se continuava così avrebbe finito per tirar sotto qualcuno.
Fermò il camion al bordo della strada, e la tipa lo guardò più
intensamente.
Lo afferrò per la collottola (e Matt si stupì che una forza simile potesse conciliarsi con un
corpo così esile) e lo trascinò letteralmente sui divanetti nel retro. Ce lo
fece cadere sopra, soffocandolo in un bacio improvviso.
Matt notò grazie alla maglia allentata che la tipa non era proprio una tipA.
_ Cazzo, ma quanto tempo c’hai messo a capirlo, Matt?! _ la voce roca di
Mello.
Mello.
Il più piccolo guardò l’amico che gli era salito addosso, in quel momento impegnato a
levargli la maglia.
Ancora le sue labbra sopra le sue. La lingua che cercava la sua.
Sentiva le sue dita tra i capelli.
_ Non.. ma che ci fai qu..! _ Matt ansimò nel sentire il suo ginocchio
insinuarsi prepotentemente tra le proprie gambe.
Mello si levò la maglia a sua volta. Era dimagrito. La pelle più bianca.
Lo baciò di nuovo, per zittirlo.
Improvvisamente perché sembrava che si fossero cercati proprio per quello?
Ma la sua testa non era propriamente accesa, in quel momento. E non c'erano pensieri di cui preoccuparsi. Nè forse, nè perchè.
Mello sapeva di cioccolata. Quell’aroma dolce che aveva sempre avuto il suo
alito, il suo respiro, la sua pelle.
Matt gemette. Il biondo gli aveva morso un capezzolo, e rideva.
Erano euforici.
Forse anche lui lo aveva aspettato, dopotutto.
L’aveva morso un po’ ovunque, mentre gli levava i boxer.
Il più piccolo boccheggiò mentre l’altro muoveva le dita sul suo membro
eccitato.
Il viso di Mello vicino al suo, le labbra che gli sfioravano la guancia.
Il sorrisetto divertito e beffardo, i suoi occhi blu che lo guardavano
eccitati dal suo contorcersi, dal suo sospirare.
Passò la lingua sulle sue labbra aperte, ridacchiando, salendo nuovamente
su di lui.
_ Ma quant’è che aspettavi questo da me? _ chiese divertito, mordendogli
la pelle delicata del collo. Avvertiva il suo respiro veloce, il pomo d’Adamo
che saliva e scendeva.
_ Io veramente.. non me l’aspettavo.. per niente! _ ansimò in risposta
Matt, guardandolo. Mello rise di nuovo, forte, con la sua voce roca, e il
rossino gli mise una mano dietro alla testa, unendo con impeto le loro labbra.
Saliva, lingue, labbra calde. Non aveva idea di come descrivere i brividi che lo
stavano invadendo.
Mello lasciò andare la sua bocca con uno schiocco. Continuava a sorridere.
Il più piccolo sentì le dita di lui abbandonare la propria eccitazione e seguì
imbarazzato il movimento che fecero per arrivare al suo viso. Lento.
Poi la lingua del biondo che leccò il liquido biancastro. Matt avvampò,
diventando di un colore identico ai capelli.
L’amico si scansò da lui, sfilandosi gli stivali, e le calze.
Il rossino rimase ansimante sul divanetto, seguendo i suoi movimenti rapidi
e quasi scattosi.
Tirò i propri vestiti un po’ ovunque lì attorno. E Matt pensò che se
non avesse fatto presto, lui sarebbe morto per arrapamento.
Mello gli salì di nuovo sopra, e si chinò per baciarlo.
Si fermò, arrossendo nel notare il suo sorrisetto ebete. _ Che hai?! _
_ Sei carinissimo _ mormorò Matt. Aveva uno sguardo perso.
Innamorato.
Mello si fece più rosso, e si mise su di lui, ringhiandogli contro un
vaffanculo.
Si sedette sul suo bacino, lasciandolo entrare dentro di sé.
Matt sgranò gli occhi. _ Ma..! _
_ Non ne ho bisogno _ sibilò il biondo, il viso contratto, mordendogli la
bocca. Si mosse su di lui, stendendolo di nuovo, cercando allo stesso tempo la
lingua tra le sue labbra.
Matt stava appoggiato al volante, un sorriso enorme stampato sulle labbra.
Aveva vagato per anni, credendo di star solo cercando il suo migliore amico.
E lo aveva trovato Mello completamente cambiato e..! Se fosse stato in grado di formulare un pensiero compiuto, era stato quasi certo che quel pensiero sarebbe stato: "tutto questo è assurdo".
Ma i suoi pensieri erano ancora un gomitolo aggrovigliato, e non aveva la
minima voglia di pensare.
Si toccò la bocca, ricordando il sapore di cioccolato di Mello. La sua
saliva.
La sua lingua..
C’erano un sacco di stelle, quella notte.
La luna era quasi piena..
_ Che stai facendo nudo di qua?! Il maniaco? _ la voce irosa di Mello, che
era uscito dal retro.
Appoggiato al suo sedile, la mano sul fianco, la pelle chiara illuminata
dalla luna.
_ Mello.. la tua pelle illuminata dalla luce della luna è diafana, sai? _
Matt aveva di nuovo il sorriso ebete sul viso.
E riuscì a far diventare paonazzo Mello. _ Ma che cazzo ti sei sniffato,
deficiente?! _
Lo afferrò per i capelli, e tra imprecazioni di uno e tentativi di frasi
dolci dell’altro, fecero sesso ancora e ancora.
FINE..
<-------Cillian
Murphy in RED EYE
Commentate eh XD