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Autore: _Met_    02/03/2014    11 recensioni
{ scritta a quattro mani con Queen Of Hurts } { Storia ad Oc }
{ Argomenti delicati contenuti forti }
Dal testo :
Periferie in tinta scura con deboli ghirlande di rose sembrano stonare dagli abbaglianti giochi di luce, presenti solo nel centro cittadino, creati per impregnare sul suolo di cemento orchidee di stagno. Riconoscere la Città delle Farfalle nel Periodo di Muta è assai complesso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Addestratori di Farfalle
 
 

Sospinta da una frasca ventata di Maggio posa la sua bella figura su di un fiore di campo, di selvaggia e comune natura. Ali riunite, un nuovo mischiarsi di colori che prosegue dall’istante preciso del loro primo incontro. Giallo unito al giallo e nero fuso nel nero. Di sole e tenebra su di una superficie di leggera presenza. Riposa dal suo vagare su petali di chiara sfumatura, pari al rosa albeggiare. Le ali coraggiose, pronte a partire vengono bloccate, rifiutano lo sbuffo frizzante che la Madre Terra gli dà. E la farfalla desiste dal suo vivere, negandosi di librare.
 
Il Periodo di Muta era nell’aria, annunciata da colori e grida. Le strade guarnite di addobbi sono colme di addetti il cui unico compito è quello del ricoprire gli ultimi squarci cittadini ancora privi di festoni e di fiori, che siano di cartone o ci campo. Principalmente è il color roseo a trasformare la città in un prato primaverile, in un classico terreno di fioritura carico al suolo di fiori dei ciliegi. Periferie in tinta scura con deboli ghirlande di rose sembrano stonare dagli abbaglianti giochi di luce, presenti solo nel centro cittadino, creati per impregnare sul suolo di cemento orchidee di stagno. Riconoscere la Città delle Farfalle nel Periodo di Muta è assai complesso. La pianta su cui la città fu fondata, con forma dell’insetto che regala il nome alla capitale, dona dall’alto la magnifica visione di una creatura dalle sfumature più chiare e nitide dei reali esseri viventi. Una sottile pellicola che ricopre una struttura interna in metallo, ferro battuto e, in casi sicuramente estremi, ruggine in corrosione. E, infine, il tutto è completato dall’arrivare di un tramonto nato per tingere le strade di sangue, prima di gettare ombre su una città dormiente.
 
***
 
Foglia, gambo, fiore, fiore, foglia e gambo. “Ripetilo fino a che non avrai riempito ogni centimetro di città”. Foglia, gambo, fiore, fiore, foglia e gambo. “Ripetilo, e compi il tuo dovere come ordinato. La festa deve continuare ”. Foglia, gambo, fiore, fiore, gambo…No, ho commesso uno sbaglio. Erano prima foglia e poi gambo, no? “E se sbagli il tuo compito dovrà essere fatto dall’inizio. Chiaro, signorino?” Chiaro, Matsukaze?



  “Nuovi lavoratori, figlio mio, sembrerebbero sani. Sia ringraziato il cielo, davvero, non ne volevo altri con tutte quelle macchie nere sulla pelle!” Silenzio. Occhi di cristallo. “Lavoreranno nella sezione ordinaria. Il campo tessile sarà perfetto per loro. Insomma, come diceva tuo padre, per tessere bene bisogna avere dita minute” Silenzio. Ciocche più chiare di una rosa selvatica. “Un giorno pure tu potrai controllare questo impero, come tuo padre desiderava” Silenzio. Pare essere una Vanessa cardui. Si potrebbe scambiar per donna. Abbiamo la stessa età, e di questo ne son sicuro. Sembra stanco e i suoi occhi lo gridano, mentre i miei si astengono dal piangere.
 
***
 
Il primo ingranaggio si attiva. Produce un rumore tagliente, simile al raschiare su lamiera. Pian piano il suo continuo e irriverente ruotare richiama i suoi gemelli a proseguire con lui. Il tintinnare confuso dei primi bottoni attivati, il lampeggiare mal funzionante delle luci accese, il lento consumarsi della batteria meccanica e il confuso rompersi di un qualche piccolo blocco mandano il segnale agli operai appostati in strada, in un silenzio che sa di attesa, che il tempo a disposizione è oramai divenuto limitato.
Cinque minuti.
Il nascere dell’alba lontana. Un fenomeno oscurato dal diramarsi della nebbia novembrina, forse troppo fitta per venir apprezzata. Il rosa che l’evento naturale dovrebbe crear compiacere si distingue appena, dando un senso di insolita pace a quel rinascere mattutino tipico della Città delle Farfalle.
Quattro minuti.
Un urlare conciato comincia a investire le ultime file, fino a annegare in un alzare di voci anche chi, da prima, era avvolto da una sensazione di stanchezza tipica di una levataccia definibile da molti assai disastrosa.
Tre minuti.
Uno spingersi costante. Si sente tirare la manica, con poca forza per essere opera di un qualcuno pronto a rovinarti la giornata con i quotidiani urli di disapprovazione. Non sembra nemmeno riuscire a cogliere i lineamenti facciali della gracile figura, probabilmente quella di un bambino, che il suo viso incontra la struttura solida di un pavimento in resistente marmo.
Due minuti.
Il primo fischiare delle campane interne alla fabbrica. Il rumore delle macchine in funzione si fa costantemente più insistente. Un invitare ben poco convincente a tornare a quella che si chiama ‘mansione’.
Un minuto.
Una piccola chiazza color arancio, paragonabile al bel cielo tinto dal sanguineo tramonto, comincia a crearsi una strada tra la folla. Zoppica, la caviglia dolorante. Occhi color cielo richiamano un poco di pace. Il loro proprietario sa che all’interno dei capannoni c’è, ma mai da sola. Lavorare per ottenere quel minimo di vita che rimane. Un fischio. E la farfalla di nome Taiyou Amemiya è pronta a diventare una Argynnis paphia.
 
“Fratello, ci riesci?” Sbuffa ma sorride. “Vuoi che ti dia una mano?” Sbuffa ma mi accarezza la nuca. “Fratello, hai la mano ustionata!” Fa male eppure lo vedo sbuffare e tirare avanti. Devo continuare; non sa dire altro. Scusami, Onee - chan, perché quel macigno ti è caduto sulle gambe e ora non puoi più camminare?
 
Antenne in movimento, l’attenzione si appresta a venire. Le ali si separano. Il giallo ritorna a rimaner solo e il nero a perdere il suo color di tenebra opaca. La farfalla addolcisce il suo muoversi. Sente la voglia di partire, il vento le è favorevole. Si rilassa. Stacca le sue sottili ancore che la legano al fior di campo. Vola. Sparisce per trovare un terreno diverso.
Lei può volare ma allora perché io, una piccola farfalla nata per sbaglio in inverno, sono imprigionata in una tela di ragno?
 
 
 
 
 
 
 
~ Città dei Bruchi ~
Buonday gente qui che vi scrivono sono Met e Lola { Queen of Hurts }.
Questa collaborazione nello scrivere avverrà nello scrivere questa storia a OC, a carattere principalmente delicato. Allora questa storia si basa su regimi di sfruttamento davvero esistiti- e tutt’ora esistenti- che lasciano ben poca libertà al lavoratore costretto a lavorare sino allo stremo delle forze. Prenderemo spunto dai rivoluzionari francesi che si batterono per la liberà durante la Rivoluzione Francese, quindi molte faccende avranno spunto dai moti rivoluzionari di quel periodo piuttosto delicato della storia. Non tratteremo di argomenti delicati- nel senso di leggeri- ma piuttosto forti quindi ci teniamo che la storia venga tenuta in considerazione avendo occhi storico e ‘comprensivo’. Vi diamo maggiori informazioni riguardo il luogo in cui è ambientato il prologo, dove si incentrerà la storia- con molte probabilità. La Città descritta è raffigurata come una farfalla poiché l’abbiamo scelto e inteso come una sorta di animale sacro su cui la storia si baserà. Gli stessi cittadini si riconoscono come Farfalle o, in caso non si sia ancora adulti, come Bruchi. I due nomi di farfalle posti all’interno ( e riconoscibili) della storia sono una sorta di “etichetta / riconoscimento “ che viene dato agli operai nelle varie fabbriche. Avemmo bisogno di 11 Oc {più due eccezioni}. Qui sotto trovate la scheda. Accettiamo OC solo per messaggio privato dato che il regolamento di Efp vieta di mandare gli oc per recensione. Accetteremo solo gli Oc che ci sembreranno più adeguati e consoni. NON ACCETTIAMO Mary Sue e Gary Straus.
 
Qui c’è la scheda dove troverete il tutto.
Nome {solo giapponese}:

Cognome {solo giapponese}:

Età reale e effettiva( il piano d’età è complesso. Noi riteniamo che all’interno di questa società si cominci a contare dal periodo in cui il bruco diventa farfalla, una sorta di segno di maturità decretato da una prova a carattere fisico-rito di iniziazione. Quindi dopo questo ‘lasciare la crisalide’ cominciano a contare gli anni. Ad esempio un personaggio dice di aver 16 anni ma in realtà ha un corpo da 25enne)

Aspetto fisico( descrizione più dettagliata possibile)

Aspetto caratteriale(più dettagliata possibile; tic, fobie, abitudini ecc… EVITIAMO CATEGORICAMENTE Mary Sue e Gary Straus!)

Segni particolari / ed eventuale immagine { facoltativo }

Aziende ( è un’informazione necessaria, importante. Si può scegliere tra: tessile, giocattoli, metallurgica e tecnologica):

Famiglia (riteniamo che i membri delle varie famiglie lavorino nella medesima azienda, passando il ‘testimone’ da una generazione all’altra. Potete specificare quindi il ruolo della famiglia e dei suoi membri all’interno delle aziende e i rapporti tra i vari membri)

Cotta/marito/fidanzato  { solo IE GO e IE GO Chrono Stone }  (può anche non essere necessaria e se si tratta di una semplice cotta lo stesso personaggio può essere prenotato da due persone):

Qui trovate il mio oc e quello di Lola.

Nome (giapponese): Yukiko

Cognome (giapponese) : Kurosaki

Etá reale e effettiva: 24 ( reale ) 14 ( effettiva )

Aspetto: Yukiko è abbastanza alta, poco formosa e di corporatura esile.  Ha lunghi capelli mossi color notte che le terminano a metà schiena, spesso li tiene legati in una treccia. Gli occhi sono leggermente a mandorla color perla,la carnagione è chiara, le labbra sono carnose. Il viso è sottile e il naso e le guance sono avvolte dalle lentiggini. Ha una cicatrice che parte dallo zigomo destro e termina sulla guancia destra, un brutto taglio che si è fatta da bambina. Sulla spalla destra vi è un tatuaggio che raffigura un lupo nero.

Carattere: Nonostante l’aspetto possa sembrare quello di una ragazzina sciocca e indifesa in realtà Yukiko è tutto il contrario. E’ schietta, fredda,impulsiva,determinata,cinica,iperattiva e testarda. Quando le viene in mente un idea non c’è modo di farle cambiare idea. Dice sempre quello che pensa e non si fa tanti problemi a dire la sua. Da rispetto solo a chi fa altrettanto con lei e odia la gente che si crede perfetta. Odia prendere ordini e spesso si caccia nei guai per via della sua lingua tagliente. Ha uno spirito libero e non si fa mettere i piedi in testa molto facilmente. Non ama la compagnia altrui e preferisce di gran lunga restare per conto suo. Spesso quando è nervosa tende a giocherellare con il ciondolo a forma di lupo che porta sempre con sé. È il primo ed anche ultimo regalo che le è stato fatto dalla madre prima di morire. Ha vari segni sulle braccia che però tende a nascondere definendoli una debolezza o un errore di percorso. Porta sempre maglie a maniche lunghe per nascondere questi segni che lei stessa si è fatta.  

Segni particolari: //

Azienda: giocattoli

Famiglia: la madre è morta tempo prima quando Yukiko aveva circa tre anni in un incendio che distrusse un azienda di giocattoli. La sorella maggiore Kimiko scomparve in un incidente d’auto assieme al suo ragazzo. Vive da sola in uno squallido appartamento e non contatta quasi mai il padre.

Cotta: Minasinawa Atsushi   
 
nome {solo giapponese}: Ai

cognome {solo giapponese}: Kudo

Età reale e effettiva( il piano d’età è complesso. Noi riteniamo che all’interno di questa società si cominci a contare dal periodo in cui il bruco diventa farfalla, una sorta di segno di maturità. Quindi dopo questo ‘lasciare la crisalide’ cominciamo a contare gli anni. Quindi, ad esempio, un personaggio dice di aver 16 anni ma in realtà ha un corpo da 25enne): età reale 27 anni e età effettiva 17anni

Aspetto fisico( descrizione più dettagliata possibile) : Ai è una ragazza di media corporatura che stona leggermente con la sua bassa statura. Anche le sue braccia formano un contrasto con il tutto. Infatti sono piuttosto lunghe e robuste, definibili muscolose. Sopra di esse, al limitare della spalla, possiede una serie di tatuaggi a spirale mentre, verso il fondo di esse, ha una serie di graffi lasciati da un taglierino. Ha dei lunghi capelli neri, mossi, un po' vaporosi sul davanti. Gli occhi sono molto limpidi e, alle volte, non si distingue bene il loro colore naturale. Possono sembrare sia azzurri che grigi, la maggior parte della gente predilige quel colore. Ha due piccole fossette sul viso che si mostrano a ogni piccolo accenno di sorriso.

Aspetto caratteriale(più dettagliata possibile; tic, fobie, abitudini ecc… EVITIAMO CATEGORICAMENTE Mary sue e Gary straus!) : Come carattere può assomigliare al suo aspetto. Grigio. Non sembra desiderare esprimere emozioni troppo forti. Però se si addolcisce può sembrare molto semplice. Non è crudele ma piuttosto indifferente alle scelte altrui. Non è un tipo violento, più riflessivo sulle scelte. Adora allenarsi, sopratutto sullo sviluppo di muscoli delle braccia. Non si separa dal mettersi un paio di guanti senza dita alle mani, preferibilmente neri. Sono una sorta di porta fortuna essendo molto superstiziosa. E' masochista e non ha paura di mostrarsi tale. Ha il tic di massaggiarsi sempre sul tatuaggio. Probabilmente a causa di un'infezione cutanea avvenuta con il tocco delle sostanze chimiche presenti nell'inchiostro. Ha la fobia dei ragni; Aracnofobia

Particolarità/segni particolari: nonostante l'età fuma, non eccessivamente.. eventuale immagine: :http://i876.photobucket.com/albums/ab326/xxphoenixrosexx/Anime%20Girls/anime-girl_011.jpg

Aziende ( è un’informazione necessaria, importante. Si può scegliere tra: tessile, giocattoli, metallurgica e tecnologica): tessile

Famiglia (riteniamo che i membri delle varie famiglie lavorini nella medesima azienda, passando il ‘testimone’ da una generazione all’altra. Potete specificare quindi il ruolo della famiglia e dei suoi membri all’interno delle aziende e i rapporti tra i vari membri): Normali lavoratori, impegnati da anni nel settore tessile. Sono due sorelle, Ai e la sorella Miku, e il padre. Le due sorelle hanno un rapporto piuttosto distaccato, nonostante l’assenza di controversie, mentre col padre i rapporti sono del tutto inesistenti.

Cotta/marito/fidanzato (può anche non essere necessaria e se si tratta di una semplice cotta lo stesso personaggio può essere prenotato da due persone): Taiyou Amemiya, come cotta.
 
   
 
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