Buon compleanno, Kazuha!

 


Doveva essere una bella giornata. Doveva essere un giorno felice quello del suo diciottesimo compleanno e invece tutte le aspettative di Kazuha furono deluse.
Solo poche ore prima si era svegliata di buonumore accarezzata da un dolce vento e dal cinguettio degli uccelli, segno di un bel clima primaverile. Si sentiva piena di energia, entusiasta mentre ora, sul far della sera, si ritrovava a camminare mestamente verso casa.

Heiji aveva dimenticato il suo compleanno. In realtà lei quella mattina non aveva neanche cercato di ricordargli che giorno fosse perché era sicura che lo sapesse già. Ma evidentemente si sbagliava.
Non poteva andare peggio di così! A scuola non era riuscita a stare vicino a lui per più di 2 minuti senza che qualcuno li interrompesse, spesso spariva senza che nessuno sapesse dove fosse e, come se non bastasse, mentre tornavano insieme a casa aveva ricevuto una telefonata che lo informava di un caso di omicidio e lui, puntualmente, si era precipitato sulla scena del crimine lasciandola sola. Lei, però, non si era minimamente opposta e l’aveva lasciato andar via senza dirgli nulla e senza fare storie perché sapeva che non avrebbe mai rinunciato a uno dei suoi preziosi casi per stare con lei.
Era troppo stanca, triste e delusa per affrontare un’altra discussione. Magari domani sarebbe andata meglio.
Aveva deciso di andare nel parco dove giocavano spesso da bambini per distrarsi un po’ ma il ricordo di quei giorni perduti le procuravano solo altro dolore e quindi decise di incamminarsi verso casa dove avrebbe potuto piangere e sfogarsi.
Appena spalancò la porta di casa si rese conto che non c’era nessuno. Possibile che dovesse passare il giorno del suo compleanno in completa solitudine? Possibile anche i suoi genitori se ne fossero dimenticati?
Ma si sbagliava ancora perché una folla festante sbucò fuori gridandole: - Sorpresa!-
Infatti fu proprio una sorpresa per lei. Avevano organizzato tutto a sua insaputa ma ciò che più di tutto le aveva fatto tornare il buonumore fu vedere Heiji tra di loro. Non si era dimenticato di lei, non era andato a risolvere un caso. Lui era lì con lei.
- Ma c-cosa...
- Beh, Kazuha cosa fai ancora davanti alla porta? Vieni a festeggiare con noi!
- S-si papà. Ma perché non ne sapevo niente? E di chi è stata l'idea di fare tutto questo?
- E' stata un'idea di Heiji.
- Quindi hai organizzato tutto tu? 
- Ovviamente mi hanno aiutato anche i tuoi genitori.
- Heiji?
- Dimmi.
- Grazie
Detto ciò depositò un bacio sulla sua guancia e si allontanò per nascondere il rossore comparso sulle sue guancie. Infondo non era stata poi una giornata così brutta…
 



Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Come vi avevo già detto nell'introduzione, oggi, 2 marzo, è il compleanno di Kazuha e allora mi è venuta in mente questa storiella. L’ho scritta in poco tempo e non l’ho neanche riletta, cosa strana visto che devo rileggere 1000 volte prima di pubblicare qualcosa, perciò non so come sia venuta. Sentitevi liberi di dirmi tutto quello che ne pensate. Ringrazio coloro che recensiranno o semplicemente dedicheranno un po’ del loro tempo alla lettura della mia storia. Grazie ancora per essere arrivati fino alla fine del racconto.
Baci
Kazuha95