<< Pronto? >>                                                          
<< Ciao Luke, mi senti? >>
<< Si che ti sento Lola… che succede? >>
<< Sto per morire Luke >>.
Il vento mi scompigliava i capelli e gli occhi si stavano già riempiendo di lacrime.
<< Lola?? Che cazzo stai dicendo? Dove sei?? >>
<< Sai, da qua su sul terrazzo si vede bene tutta la città… ma fa un po’ freddo… >>.
<< Lola, per favore, torna dentro… ti prego >>.
<< No,voglio farla finita qua… >>
<< Lola, non dire cazzate per favore.  Dove sei? Cosa stai facendo? >>.
Era la prima volta che lo chiamavo… la prima volta che sentivo la sua voce e lui la mia…
<< Che bella voce che hai Luke >>
<< Non cambiare discorso! Rispondimi Lola! >>
<< È alto sai?? >>
<< Lola, per favore… >>
<< Luke, non sono forte lo sai. Ho sempre avuto paura delle altezze, eppure eccomi qua… sul cornicione del palazzo con le gambe a penzoloni. Ho sempre voluto volare… e oggi il vento sembra volermi dare un’opportunità >>
Ora piangevo, ma era un pianto silenzioso.  Lui è così lontano.
<< Lola ti prego! Fermati!! >>.
Ma cosa vuole fare? È lontano 358 km da me. Non può salvarmi
<< Non mi puoi fermare >>
<< E invece si Lola! Dammi una notte e sono lì da te… prendo il primo treno e ti salvo…    ma ti prego fermati >>.
<<  NO >>.
Quella del terzo piano sbucò dal balcone e mi fissò. Urlò al marito di chiamare la polizia e un’ambulanza.
<< Ehi Lola cosa intendi fare?? >>
Non rispondo più. Le lacrime non mi fanno parlare. Mi stanno annegando.
<< Perché Luke? Sono stanca di essere giudicata… di essere criticata… di sentire che la gente parla male alle mie spalle ma finge di essermi amica. Sono stanca di me stessa. Sono stanca di lottare. Stanca di tutto. E sono stanca di stare in piedi… >>
<< Lola, ti prego, ragiona >>
<< Ci penso da troppo, troppo tempo… voglio scappare, andare via, magari così rivedo la mia nonnina lassù e poi guarda il lato positivo, staremo vicini per sempre. >>
<< Guarda il lato negativo però: niente più amore… niente più noi…non potrei più abbracciarti, coccolarti, baciarti… >>.
<< Oh Luke, una signora mi fissa… non ce la faccio più. Qua nessuno sa fare altro che giudicare… puntano tutti il dito verso di me. E poi sono troppo grassa, troppo brutta, con un carattere di merda… chi mi vorrebbe mai? >>.
<< Dove sono i tuoi Lola??!! >>
<< Non ci sono… >>
Sorrido… felice…
Il vento soffiava più forte e il mio viso si congelava ogni volta che una lacrima scivolava sulla guancia… ero sul punto di non ritorno. Si dice “Hai toccato il fondo” ma io credo che sono anche più in basso… 5 anni che resisto…  5 anni che mi convinco che domani sarà un altro giorno… 5 anni che mi faccio prendere in giro senza ribattere, stando zitta e assorbendo tutto… la mia adolescenza deve finire
<< Ragazza ti prego ragiona! >>
“Ragazza”… non sanno neanche il mio nome… sono inutile, un errore ecco… un aborto mancato.
<< Ascoltala >>
<< Sei giovane, con un futuro tutto davanti! >>.
<< Lola ha ragione! >>
<< Troverai il vero amore, ti sposerai, avrai dei figli… ma ti prego vieni giù da li! >>.
<< Ascoltala Lola! Ha ragione! Ed io voglio te e nessun’altra! Salvati Lola! >>
<< Ti prego… Sei una ragazza così carina… >>.
Mi fermo. “Carina”… ecco cosa sono… solo abbastanza per la sufficienza, sinonimo di diverso, in altre parole non adatto e cioè un errore. “Carina”. Il cuore si calma. “Carina”. Prendo respiri profondi.
<< Lola!...Lola!! >>
<< Carina… >>
<< Nono, Lola! Sei bellissima, Lola! Bellissima >>
<< Carina, grazie signora, mi ha fatto capire che non vado bene neanche per la media… grazie >>
<< Lola ti prego… >>
Mi giro. Metto le cuffiette. Play... “So much for my happy ending…” E mi butto.
<< Solo Carina!! >> Urlo…