Take his hands.

"Jace... Jace, dove sei?" La voce di Clary risuonava per le stanze dell’istituto ormai vuoto, era in cerca di Jace, suo fratello.“Jace… esci fuori, non puoi continuare a giocare a nascondino!” La ragazza alzò il tono della voce, arrabbiata, dopo aver scoperto che erano fratelli, Jace cercava sempre di evitarla e questo le rendeva la vita un inferno, lo sentiva così distante, era diventato solo una presenza nella sua vita e lei non voleva perderlo, non poteva permettersi di perdere il ragazzo che amava.

Sospirò sconfitta: “Va bene, ti lascio perdere.” Si allontanò dalla stanza di Jace sconsolata, sentiva il cuore andarle in frantumi sempre di più, era una situazione intollerabile.
Jace e Clary erano rimasti soli, dopo che Alec e Isabelle erano tornati a Idris con la loro famiglia, pensavano che l’istituto non fosse più un posto sicuro per i loro figli, ovviamente loro erano contrari a questo cambiamento, ma difronte ad una scelta presa dai loro genitori, non poterno fare altro che accettare.
Così, erano rimasti loro due ad occuparsi dell’istituto, Luke passava ogni tanto a controllare che stessero bene e a portare notizie di Jocelyn e la vita conduceva quasi tranquilla, tranne per loro due. Non riuscivano proprio a tollerare il fatto che fossero fratelli, era così irreale.

Clary tornò in camera sua e prese il blocco da disegno, cercò di ricordare.
La sua mente tornò al giorno del suo compleanno, alla sua ‘torta’, al regalo di Jace… e al loro bacio nella serra.
Le lacrime iniziarono a solcarle il viso, lente, inesorabili, segnavano il suo dolore.
Aprì il blocco e iniziò a disegnare, lenti tratti lungo le pagine ruvide del blocco, il suo viso, le sue braccia, le rune che segnavano i suoi muscoli… le sue labbra..
Non aveva mai sentito sentimenti così contrastanti per un ragazzo, era quasi impossibile per lei definire quello che provava ma, sapeva di amarlo, sapeva di appartenergli in qualche modo.
Continuò a disegnare mentre piangeva a cogliere i dettagli che ricordava di quella notte, i petali che li circondavano, le scale della serra, gli occhi di Jace così luminosi, così vicini e… l’incontro delle loro labbra della passione che bruciava via ogni ricordo, che bruciava la loro parentela.. niente contava per lei, solo Jace, solo lui, non le importava di cosa Valentine diceva, anche se le prove erano così schiaccianti poteva pure sbagliarsi.

Sentì la porta aprirsi ma era troppo tardi, la figura di Jace poggiata allo stipite la sorprese, forse l’aveva sentita piangere, ed ora, aveva anche visto quello stupido disegno. Chiuse di scatto l’album: “Adesso sono io che non voglio vederti, vattene.” Disse cercando di trattenere ancora le lacrime.
“Clary…” la sua voce era così triste e dispiaciuta, Clary non lo aveva mai sentito così..
“Jace, sei contento? Adesso mi hai vista anche in questo stato.” Disse lei serrando gli occhi e lasciandosi cadere sul letto.
“Clary… non volevo.” Lui la guardò, si sentiva così colpevole.. la amava, ma non poteva dirglielo, tra loro c’era un legame di sangue troppo forte, non erano cugini, erano fratelli.. lo stesso sangue scorreva nelle loro vene, non potevano più negarlo.
Jace, si avvicinò con cautela al letto, prese un ricciolo rosso della ragazza tra il pollice e l’indice e lo spostò, facendo in modo che il suo volto restasse scoperto.
“Clary.. io non ti sto evitando, se è questo che credi.” Disse lui con tono sicuro guardandola negli occhi.
“Jace, tu mi eviti, mi eviti da quando sai che siamo fratelli! Non far finta che nulla ti scalfisca Jace, non è così.. anche tu hai dei sentimenti.”
Lui sentì il cuore cedere, gli occhi pieni di lacrime di lei lo laceravano dentro, lo lasciavano senza fiato, avrebbe voluto baciarla, avrebbe voluto dirle che andava tutto bene.
“Non siamo ancora sicuri di essere fratelli Jace.. magari, Valentine si sbagliava.” Disse Clary, guardandolo.
“Io per te sarò sempre Jace Wayland, ma non posso negare che il mio sangue non sia uguale al tuo, la storia torna, ne abbiamo sufficienti prove Clary.” Gli occhi di lui si staccarono dal viso di lei per posarsi sul blocco da disegno, con un gesto repentino lo prese e lo aprì.
“Ci pensi ancora, eh?” Disse sorridendo nel vedere ciò che Clary aveva rappresentato.
“Sempre.” Ammise lei arrossendo.
“Ci penso spesso anche io.” Accarezzò il ritratto come se volesse entrarci dentro.
“Se solo potessimo tornare indietro..” Sospirò, asciugandosi una lacrima.
“Forse, ancora possiamo farlo.” Disse lui, lasciando andare il blocco da disegno.
“Come?” Chiese Clary sbalordita.
“Così…” E Jace le prese dolcemente il viso tra le mani e la baciò.
Un bacio leggero, dolce, diverso dal primo che si erano dati, diverso da come lei se lo era immaginato.
Quando la lasciò, in un movimento repentino, se ne andò, sparendo negli oscuri corridoi dell’istituto.
“Jace… ti amo.” Sussurò Clary nella stanza ormai vuota, prese il blocco e ricominciò a disegnare, come se nulla fosse ma, con una consapevolezza, anche Jace la amava.

 

Note dell'autrice:

Ciao a tutti! :) 
Volevo prima di tutto ringraziarvi per aver letto questa mia prima One Shot e spero davvero che vi sia piaciuta! L'ho scritta di getto, ci ho messo un pezzettino di anima! Amo troppo Clary e Jace e spero che questa storia renda l'idea del loro amore!
Lasciate una recensione, mi aiuterete sicuramente a crescere! :D