La città era addormentata,candidi fiocchi di neve si posavano a terra. I bambini giocavano allegramente buttandosi palle di neve a vicenda o costruivano buffi pupazzi di neve.
-Mi è sempre piaciuto osservare la città innevata,mi rilassa.- penso, per poi chiudere gli occhi per un attimo. Era tutto così silenzioso.
Ad un tratto il silenzio venne interrotto da un ragazzo di cui non conoscevo il nome,che mi fece una pernacchia.
Sbuffo e poso lo sguardo a terra,quel ragazzo è proprio fastidioso. Mi insulta perché crede che io sia una ragazza snob, e si sbaglia. Io sono una ragazza che si dedica ai più deboli portandogli giacche e cappotti,soprattutto in questo periodo poiché fa molto freddo.
I miei pensieri furono interrotti da Endou,che mi salutò da lontano. Ricambio e gli sorrido: è dalle elementari che ho una cotta per lui.
-Uh uh,ma guardala,è innamorata di uno che ci prova con il pallone.- Lo ignoro totalmente e corro da Endou. All'apparenza quel tizio sembra un poco di buono, infatti spesso l'ho visto girovagare insanguinato.
-Ma chi era?- Mi chiede Endou,col suo solito sorriso a trentadue denti.
-Non lo so...- Dico io col capo rivolto verso il basso.
Camminiamo per un po',lui come al solito mi racconta delle partite con i compagni.
-Ehi Endou, che ne dici se oggi andiamo a mangiare una pizza?- Gli dico,leggermente rossa in viso,un po' per il freddo e un po' per la proposta.
-Mi dispiace Fuyuka, ma per tutta la giornata sarò impegnato agli allenamenti. Magari un'altra volta.-
-Oh,okay..- Sforzo un sorriso. -Ora vado,a domani!- Aggiungo,allontanandomi.
-Fuyukaaa!- Sentii un urlo e vidi la mia migliore amica, Aki,correre verso di me.
-Aki!-
-Come va?-
-Non tanto bene.-
-Benissimo. Perché,cos'è successo?- Mi chiese sorpresa, infatti è raro vedermi triste.
-C'è un teppista che mi insulta e mi perseguita perché crede che io sia una snob, e inoltre Endou considera il calcio più importante di me.- Le spiegai assumendo un'espressione malinconica.
-Oh, mi dispiace.-
-E' un teppistello di strada, e immagino sia coinvolto sempre in risse. Frequenta i sobborghi... I quartieri bassi... gira per la città con la moto infastidendo spesso i passanti e soprattutto le persone che ritiene "raffinate". E' apparentemente scontroso,ma ha una buona padronanza del linguaggio ed è infatti molto sarcastico.-
-A-Aspetta...Io lo conosco...-
-COSA?! Davvero?-
-Sì...Si chiama Akio Fudou, è un ragazzo fin troppo aggressivo, infastidisce chiunque come hai detto tu. Dà una cattiva impressione a tutti.-
- Akio Fudou...- penso, ancora perplessa del fatto che la mia amica lo conosca.
-Beh, Fuyuka, adesso vado,ci si vede!-
-Ciao!- Corsi per andare ai quartieri bassi per dare qualcosa ai poveri, all'improvviso ne vidi uno che non ce la faceva nemmeno a reggersi: indossava una leggerissima camicia tutta nera, un pantaloncino corto ed era senza scarpe. Andai da lui offrendogli un po' di cibo ed una coperta.
-Tieni... Non meriti di stare al freddo.-
-G-Grazie.- Mi fece un largo sorriso. Adoro far tornare l'allegria ai ragazzi.
-Di nulla.- Stavo per tornare a casa, ma fui fermata da quel teppista.
- E tu bambolina, che ci fai qui?- Disse ridendo col suo solito tono sarcastico
-Sono qui solo per aiutare i poveri...-
-Secondo me fai solo per attirare l'attenzione dei tuoi amici intellettuali.-
- Non è così, affatto. Io aiuto i poveri perché adoro fargli tornare il sorriso...-
-...-
-E pensare che eri tu quello che voleva farmi stare zitta.- Gli dico ridacchiando
-Sei solo una piccola formica insignificante.- Dice lui divertito.
-Sto tremando dalla paura,bell'insulto.- Gli dico sorridendo, in fondo non è poi così aggressivo.
-Non è un insulto, è solo la pura verità!- E scoppiamo a ridere.
-Ora devo andare,è tardi.-
-Aspetta! Posso sapere come ti chiami?-
-E io dovrei anche dirtelo, adesso?-
-Tsk.- 
-Ahahah, mi chiamo Fuyuka, Fuyuka Kudou.- Gli sorrido e me ne vado.
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Sono passati otto mesi da quel giorno, adesso io ed Akio stiamo assieme. Lui mi fa sentire protetta,e in effetti mi protegge da ogni persona. Ho imparato che l'apparenza inganna: sembrava aggressivo,ma è tutto tranne che questo. Alla fine siamo cambiati un po' entrambi, lui si è addolcito, non fa più risse, anzi, mi aiuta anche nel mio lavoro. Anch'io sono cambiata, adesso vado con lui in moto, ci divertiamo in tutti i modi possibili ed immaginabili ed andiamo in giro in città urlando come pazzi fregandocene dei giudizi. E sono felice così, felice assieme al ragazzo che amo.