Jack Frost si ritrovò
immerso in una vasta distesa di neve fresca. Intorno a lui si ergevano
gelide mura di solido ghiaccio, e fiocchi di
candida
neve scendevano impetuosi dal cielo, trasportati da un vento ghiacciato.
Normalmente sarebbe stato a suo agio in un
ambiente del genere, ma questa volta era diverso, come se quel
ghiaccio e
quella neve non fossero opera sua, il che lo faceva sentire
terribilmente a
disagio.
Finché non senti un sussurro: "Oggi
nascerà una bambina con
poteri simili ai tuoi"
Jack rimase immobile,
senza fiato, non
riusciva a credere a quello che aveva appena sentito; ma subito un
pensiero
prese il sopravvento sui tanti altri che stavano iniziando ad
affollarsi nella
sua mente: chi era stato a parlare? Intorno a lui non vedeva nessuno!
Possibile che fosse stata la luna?
Immediatamente il suo sguardo si rivolse verso
l'alto, in mezzo alla bufera riuscì a scorgere la sagoma
circolare e luminosa
della luna, la cui luce si fece sempre più accecante, fino
a costringendolo a
chiudere gli occhi.
Jack trasalì, scattò in piedi sbarrando gli
occhi, il che gli risultò
strano, dato che credeva di essere già in piedi. Si
guardò intorno, ma era in
uno scenario totalmente differente da quello in cui credeva di essere
poco fa:
si trovava ai piedi del suo albero preferito, vicino al lago ghiacciato
dove
diversi anni fa aveva salvato sua sorella.
Fu allora che capì:
quello di prima era stato solo un sogno! Eppure dentro di lui sentiva
una
forte sensazione, come se ci fosse del vero nelle parole udite nel
sogno, al
solo pensiero il suo cuore iniziò a battere forte
dall'emozione ma non capì se
fosse per paura o per gioia, infatti pensieri contrastanti iniziarono a
prendere il sopravvento su di lui:
Esisteva davvero
quella bambina?
Aveva davvero poteri simili ai suoi?
Forse avrebbe finalmente trovato qualcuno con
cui divertirsi, e che lo avrebbe davvero capito.
O forse questa bambina rappresentava una
minaccia? Come avrebbe usato i suoi poteri? Poteva interferire in
qualche modo
con i suoi e con il suo "lavoro"?
A quel pensiero una
sensazione orribile lo
pervase, come se questa bambina gli potesse togliere qualcosa che
sentiva solo
suo! Era forse...invidia?
E se con poteri
del genere cercasse di fare
del male ai suoi amici? O addirittura prendere il suo posto?
Il panico lo pervase, o
forse era meglio dire,
la paura. La paura di restare nuovamente da solo, di non essere
più
considerato speciale, o peggio, di non essere considerato affatto!
Magari i
bambini avrebbero iniziato a credere in lei! In una sottospecie di
"Regina
di Ghiaccio"! Dimenticandosi totalmente di Jack Frost, e lui sarebbe
tornato di nuovo...invisibile!
Jack si bloccò come congelato, gli sembro come
se il suo cuore per qualche istante avesse cessato di battere,
passò qualche
minuto, poi Jack scosse con decisione la testa.
"Che cavolo stai pensando Jack? Stai
facendo correre troppo la fantasia! "
disse tra sé e sé; si fermò, fece un
bel respiro, e il suo cuore ritornò
a battere in maniera normale; quindi alzò lo sguardo verso
il cielo e fissò
l'enorme, luminosa sagoma circolare della luna.
"Allora?
Eri davvero tu a parlarmi nel sogno?
" Le chiese a voce alta.
Aspettò un po' ma il silenzio fu l'unica risposta che
ricevette.
"Cioè fammi
capire, non mi parli per secoli e poi decidi di
parlarmi in sogno neanche in modo tanto chiaro?"
Ancora una volta nessuna risposta.
Jack esasperato
tirò un sospiro, poi il suo
solito sorriso beffardo tornò sul suo volto.
"Sei il solito chiacchierone a quanto
vedo! Va bene, vorrà dire che dovrò andare da
solo per vedere se esiste davvero
questa "Regina di Ghiaccio"!"
Detto ciò, alzò il bastone che portava sempre
con sé, e parlò di nuovo, ma questa volta rivolto
al vento:
"Portami da lei!"
Un forte vento lo avvolse e lui si lasciò
trasportare, sorvolando la neve, fino ad arrivare ad un villaggio:
Arendelle.
Jack si lasciò guidare dal vento, Arendelle era un paesino
grazioso e in
quel periodo era coperto di neve; decisamente uno dei suoi panorami
preferiti!
Le luci accese delle finestre delle case, illuminavano il paesaggio,
che
sovrastato dalla luna offriva uno scenario davvero incantevole.
In una visita normale, Jack si
sarebbe fermato
a ghiacciare il paesaggio, per renderlo ancora più
incantevole o a giocare con
i bambini, per farli divertire con la neve; ma era lì per un
altro scopo, e
inoltre iniziava ad avvertire una strana sensazione: più si
avvicinava alla
città e più iniziava a percepire la presenza
della bambina, come se potesse
percepire il ghiaccio che era in lei.
Si chiese se non fosse solo suggestionato dal
sogno, ma c'era un solo modo per scoprirlo: seguire quella sensazione!
E così
fece, cercando di capire in che direzione diventasse più
forte.
Ad un certo punto la percezione diventò
fortissima.
"Ci siamo dovrebbe essere davant-"
Non riuscì a finire di formulare il pensiero,
perché si ritrovò davanti ad un enorme castello;
con la bocca spalancata sgranò
gli occhi incredulo. Quando aveva scherzosamente soprannominato "Regina
di
Ghiaccio" la bambina del sogno, non si era poi allontanato troppo dalla
realtà.
Una volta ripreso iniziò ad affacciarsi alle
innumerevoli finestre del castello, nella speranza di poter scorgere la
bambina,
ma senza risultato. Finché non sentì quello che
sembrava il verso di un
neonato.
Salì in quella direzione, ed affacciandosi alla finestra da
cui aveva
sentito il rumore scorse
una donna con
in braccio una bambina , dagli occhi color del ghiaccio. Vicino c'era
anche
quello che doveva essere il padre
La madre si rivolse preoccupata al marito, che
gli dedicò un sorriso pieno di gioia.
"Caro, la bambina sembra stare bene ma è
molto fredda, sono preoccupata!"
Il sovrano cambiò subito espressione e pose
velocemente una mano sulla bambina.
"E' vero sembra fredda! Domani farò
venire il medico, ma vedrai, sono sicuro che non è niente di
grave" disse
più per tranquillizzare la moglie che per altro; sembrava
non crederci davvero
neanche lui.
"Ora riposa, mia cara" aggiunse
posandole un leggero bacio sulla
fronte.
Jack si preoccupò: in effetti era la
sensazione di freddo che lo aveva condotto fino alla bambina, e ancora
adesso
percepiva in lei la forza del ghiaccio; ma come poteva una bambina
così piccola
avere dei poteri? Era assurdo!
Fissò nuovamente la bambina, che girò la testa
verso la finestra. Sembrava fissarlo, e all'improvviso
scoppiò in una
dolcissima risata. Jack sapeva bene che probabilmente la bambina non
poteva
vederlo, ma quella risata gli scaldò il cuore, e si
sentì uno stupido ad aver
avuto paura di lei, e averla etichettata brutalmente "Regina di
Ghiaccio".
Si era dimenticato l'effetto che facevano su
di lui i sorrisi dei bambini! Ricambiò il favore e un po'
imbarazzato accennò
un saluto con la mano.
Ancora felice, ma confuso si scostò dalla
finestra, e si lasciò trascinare dal vento
ma questa volta, verso casa.
Non so chi tu sia.
Non so cosa tu sia.
Ma lo scoprirò.
Jack decise che sarebbe tornato a far visita alla bambina, almeno, per trovare le risposte alle sue domande.
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Adoro Jack ed Elsa come personaggi e dovevo per forza fare una fic con
loro due ! Inoltre ritroverete anche altri personaggi di entrambi i
mondi!
Un grazie speciale a HaguChan che mi ha dato ottimi consigli per
scrivere al meglio i primi due cap!
E un grazie speciale a voi che leggete la mia storia! A prestissimo col
cap 2 !