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Autore: Daltor    02/03/2014    1 recensioni
[Sine Requie]
[Sine Requie]Per chi conosce questo gioco non c'è niente da spiegare. Per chi non lo conosce in due parole: siamo nel dopo guerra e la Germania ha vinto la guerra. Siamo un giornalista, un ispettore della Gestapo, un ufficiale e un soldato della wehrmacht. ci hanno mandato ad indagare su delle misteriose sparizioni a Barrockstad. Questa è la nostra avventura su Sine Requie. Su questa fan fiction scriverò esclusivamente quello che fà e che vede il mio personaggio. Se avete suggerimenti su cosa fare li accetto molto volentieri. Buona lettura
Genere: Guerra, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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Cinque amici si ritrovano ogni settimana per giocare a Sine requie. Prima giornata di gioco

Diario di un giornalista.

Armin Arlett Oslo 12 Settembre 1957.

La Norvegia come gran parte dell'europa fa parte del 4° reich. Mi hanno chiamato quelli dell'esercito, per la precisione la Gestapo per indagare su delle sparizioni misteriose a Barrockstad. Arriviamo con il treno e andiamo verso il comando della Wehrmacht di Oslo. Tra la Gestapo e la Wermacht c'erano e ci sono tuttora molti rancori. Arriviamo davanti alla sede e ci fermano delle guardie all'entrata. Li incontrammo Schredinger l'ufficiale della Wehrmacht che doveva venire con noi. Mi sono dimenticato di parlare di quelli della Gestapo. C'era un'ispettore chiamato Ulf Dragor che comandava cinque soldati semplici. Mi hanno chiamato per scrivere degli articoli in modo che la gente non pensi male di queste sparizioni misteriose. Schrendinger fece preparare 2 camion con delle provviste e tutto il necessario per la missione. Schredinger con lui aveva 3 soldati. Pronti i camion partiamo per Barrockstad. Percorsi parecchi km ci fermammo a mangiare. Mentre mangiavamo Dragor scopri che i soldati non avevano portato le armi con loro; si arrabbiò in una maniera tale che i soldati avevano perso il loro buon'umore. Quando ripartiamo, scopriamo che si era rotto il motore di un camion e quindi siamo costretti ad andare tutti insieme con lo stesso camion. Per tutto il tempo Gestapo e Wehrmacht non andavano d'accordo, continuiamo a viaggiare per tutta la notte. Mi svegliano per dare loro il cambio alla guida del camion. Arriviamo a destinazione verso le 10 di mattina, veniamo fermati all'entrata della città da una guardia che voleva sapere chi siamo. Scendo dal camion e lo faccio parlare con Dragor e ci apre i cancelli. Schredinger scende dal camion e chiede informazioni alla guardia su queste sparizioni. Entriamo nella città e i due ufficiali mi chiesero di seguirli nella caserma. In caserma ci informano che il telegrafo non funziona. Ci danno ulteriori dettagli sulle sparizioni. L'ultima è stata ieri sera; è sparita una famiglia intera e il capitano della gestapo locale. Delle persone sono scappate dal paese per la paura di essere rapite. Queste sparizioni avvengono la sera tardi e non sono "tranquille". In ogni casa vengono ritrovate moltissime tracce di sangue e sull'ultima è stato trovato un buco sul muro. La guardia ci fa strada verso la casa in questione e ci porta sul retro. C'è un buco enorme nella parete il diametro di questo buco è di più o meno 3 metri, non ci sono impronte per terra ma ci sono delle tegole. Entriamo dentro e saliamo al primo piano dove c'è questo enorme buco. Questa sembra essere la stanza di una bambina: ci sono giocattoli per terra e c'è una culla. La guardia ci dice che questi attacchi vanno avanti da cinque giorni. Hanno provato a chiamare rinforzi ma pare che le loro richieste non sono state esaudite. Durante questi attacchi sono morte due guardie e il capitano. Anche se il numero tra le perdite delle guardie sembra esiguo ne sono rimaste pochissime nel paese. Torniamo al camion. Dragor chiama a se i suoi uomini e gli da degli ordini, poi va in giro per la città investigando. Io sono tornato alla casa per togliermi un dubbio: sono rimaste delle macerie dentro la stanza. Uscendo trovo la guardia che ci aveva detto di queste sparizioni e chiedo altri dettagli sulle scomparse. Mi dice che sono sparite altre famiglie intere, ma sul muro non ci sono buchi del genere ma ci sono solo finestre rotte. Vado a investigare su una di queste case, ma per terra trovo solo vetri rotti e sangue, tanto sangue. Si è fatta l'ora di pranzo quindi torno al camion per mangiare. Quando tornano gli uomini della Gestapo portano altre informazioni. Durante tutte le sparizioni sono state sentite delle urla provenire dalla montagna, invece l'ispettore Dragor mi mette al corrente che per prevenire queste sparizioni è stato istituito un coprifuoco. Decidiamo di andare a mangiare tutti insieme ad una locanda del posto. Arrivati li chiedo a delle persone se sapevano qualcosa delle persone scomparse, mi dicono che tutte le persone sparite si conoscevano.

Finisce la serata e i cinque amici tornano ognuno a casa propria.
   
 
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