Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: Maria Nakamura    02/03/2014    2 recensioni
'La pioggia cadeva su New York come se non ci fosse un domani, Alec camminava a passo lento, prendendosi spallate e imprecazioni dalle persone che avevano fretta di rientrare. Il freddo e l'acqua gli penetravano fin dentro le ossa, ma non gli dava fastidio: era come se il tempo riflettesse il suo stato d'animo, e la cosa gli dava un po'di conforto.'
Ed ecco un'altra ff Malec! recensite in tanti!
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Forever young'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La pioggia cadeva su New York come se non ci fosse un domani, Alec camminava a passo lento, prendendosi spallate e imprecazioni dalle persone che avevano fretta di rientrare. Il freddo e l'acqua gli penetravano fin dentro le ossa, ma non gli dava fastidio:  era come se il tempo riflettesse il suo stato d'animo, e la cosa gli dava un po'di conforto.
Le strade erano affollate di persone che si affrettavano a tornare a casa e il ragazzo si era ritrovato più volte  dover ricacciare dentro le lacrime a causa di questo pensiero. Da che Robert -non più papà, solo Robert- era tornato d Idris, il clima all'interno dell'istituto era sempre stato così teso da diventare quasi insopportabile.
 
L'uomo si era presentato alla porta dell'imponente edificio, pochi giorni dopo la "battaglia finale", con in mano un enorme mazzo di rose bianche -non rosse, bianche: le preferite di sua madre- e doveva essere stata questa piccola sfumatura, questa dimostrazione di attenzione ai particolari che la riguardavano, che aveva spinto la donna a riprovarci.
 Quando il maggiore dei Lightwood entrava in una stanza però, l'atmosfera raggelava. Robert lo guardava con disgusto, la madre con compassione e negli occhi di Isabelle e Jace passava -anche solo per un secondo- una ceca rabbia verso il padre. Alec vedeva la sorella così felice quando guardava i due coniugi passeggiare nel giardino, per imparare di nuovo a conoscersi, che non riusciva a fare a meno di sentirsi in colpa, turbando quel delicato equilibrio anche solo con la propria presenza, e così se ne era andato.
Aveva scelto decisamente il giorno sbagliato per farlo, sicuramente si sarebbe buscato un raffreddore e la strada per la casa dello stregone non gli era mai parsa così lunga, eppure non voleva prendere un taxi: Gli sembrava che la pioggia lavasse via almeno un po' della tristezza.
 
 
Lo stregone batté un paio di volte le palpebre quando, aperta la porta, si era trovato davanti il suo ragazzo, bagnato fradicio e con quell'espressione da cucciolo abbandonato.
Al telefono gli aveva parlato con un così genuino ed innocente entusiasmo del ritorno del padre che aveva anche pensato che si fossero riappacificati e che volesse godersi la serenità, così aveva calcolato che non si sarebbero visti per un po'.
Superato lo smarrimento iniziale lo aveva abbracciato; senza fargli domande -era sul punto di piangere e Magnus sapeva quanto odiava farlo - lo aveva fatto entrare, gli aveva tolto i vestiti bagnati, lo aveva asciugato con la magia e gli aveva consegnato dei nuovi vestiti nel più completo silenzio: non voleva parlare prima che lo facesse Alec, tutto quello che gli veniva in mente non gli sembrava la cosa giusta da dire e di certo non voleva far stare peggio il suo Nephlim.
 
Mentre lo guarda vestirsi con movimenti lenti e spenti, privi della tipica forza vitale che il cacciatore emanava, la rabbia gli montava dentro. Se Robert offendeva lui non gli interessava gran ché, ma nessuno aveva il diritto di far stare così male il suo fiorellino, tanto meno se faceva parte della sua famiglia. Anche il Presidente Miao si aggirava inquieto per la stanza, strusciandosi sulle gambe del ragazzo per confortarlo alla sua maniera.
Magnus era talmente assorto dalla situazione che si era perfino dimenticato della sua ospite che, dal canto suo, non accennava a volersi spostare dalla cucina, intenzionata a non rovinare il momento.
Lo stregone si sedette sul divano, i capelli liberi dal gel gli ricadevano sulle spalle e gli solleticavano leggermente il collo. Si voltò verso il ragazzo, che intanto aveva finito di vestirsi -Alec- usò il tono più dolce che aveva -vieni qui, dai- sorrise rassicurante mentre il ragazzo,leggermente imbarazzato, si accoccolava allo stregone.
Fece apparire una coperta e avvolse entrambi, facendo passare un braccio intorno alle spalle del cacciatore; accese distrattamente la televisione e cominciò a fare zapping, mentre cercava di calmare i leggeri singhiozzi che scuotevano il corpo di Alec passandogli le mani tra i capelli. Stava per dirgli qualcosa, che andava tutto bene, che sarebbe passato anche questo brutto momento ma d'improvviso sentì la strofa di una canzone, era finito su un canale italiano in cui una donna dal naso ridicolmente grosso cantava.
 
lo sono qui
Per ascoltare un sogno
Non parlerò
Se non ne avrai bisogno
Ma ci sarò
Perché cosi mi sento
Accanto a te...

 
Storse le labbra, pensieroso, e si disse che forse le parole non servivano. Strinse più forte a se il ragazzo, cullandolo lentamente e aspettando che si addormentasse.

 
Assicuratasi che entrambi dormissero, la silenziosa spettatrice di quel particolare momento attraversò a passo felpato la stanza, concedendosi un'occhiata alle due figure addormentate sul divano prima di spegnere la televisione e chiudersi la porta della stanza degli ospiti alle spalle.
Ci sarebbe stato tempo domani per i racconti, e poi doveva prepararsi: le faceva ancora male parlare di Will. Mentre i ricordi felici vissuti con il marito le ritornavano alla mente come un fiume in piena, Tessa sentì una lacrima solcarle il viso.
Avrebbe dovuto consolare Magnus dopo la morte del ragazzo, si disse Tessa, e qualcosa le diceva che non sarebbe stato facile.

 

__________________ANGOLINO MIO_________________

Ed eccomi con un'altra Malec!
Ok, a parte il fatto che devo seriamente disintossicarmi dal fluff, sono piuttosto soddisfatta del risultato perciò spero che recensiate in tanti!
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Maria Nakamura