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Autore: Sniperelite996    03/03/2014    1 recensioni
La terza guerra mondiale è ormai finita, grazie al capitano Price e alla task force 141, ma a quanto pare un altro russo seguiva le impronte di Makarov. La Task Force Charlie sarà all'altezza della 141?
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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 Operazione Big Bang
 
“Operazione Oak”
Alaska
Lago Minchumina
Task Force Charlie
 
Tu-tu-tu-tu-tu-tu.
Buck odiava quel rumore da sempre, dalla prima volta che aveva messo piede su un elicottero. Il costante rombo dei rotori li dava alla testa. Da 10 anni ormai indossava delle cuffie per quegli spostamenti, e si sparava della musica rock diritto nelle orecchie, per coprire quel casino assordante.
-Quanto manca Ducky?- Buck si rivolse al pilota sfilandosi uno degli auricolari per sentire la risposta.
-Meno di 5 minuti-
-Avete sentito? Tutti pronti a scendere!-
Volarono ancora un po, e una volta raggiunto il punto di inserimento l'elicottero si fermò a mezz'aria, calando le funi dai due portelloni laterali. Buck e Red scesero da sinistra mentre Doc e Kevin da destra. Messi i piedi a terra ogni componente della squadra si mise in posizione, inginocchiandosi e puntando ognuno una direzione diversa. Buck e Doc impugnavano i loro M4 forniti di silenziatore e mirino red-dot, Red il suo M40, anch'esso con silenziatore e con ottica 3-9x40 montata sopra e Kevin la sua mitragliatrice Mk46. L'elicottero recuperò le funi, dopodiché virò a sinistra e riprese la direzione dal quale era arrivato.
-Ok, muoviamoci, non vorremmo fare tardi all'appuntamento!-
-Quanto dista l'obbiettivo?- Domandò Kevin a Buck.
-Cinque chilometri a sud est di qui, tre quarti d'ora e dovremmo raggiungere la posizione se tutto va bene. Comunque non perdiamo tempo, su in marcia-
Estrasse la bussola e dopo aver controllato quale fosse la direzione si mise a camminare, seguito dal resto dei compagni. Il paesaggio era completamente bianco, ricoperto di soffice neve. Muoversi era complicato a causa del peso di tutta l'attrezzatura che si portavano appresso negli zaini e all'interno dei gilet tattici. Gli scarponi sprofondavano nella neve ed era difficile avanzare senza faticare troppo. Passo dopo passo la squadra si avvicinava sempre più all'obbiettivo e non sarebbe di certo stata un po di neve a fermarli. Doc iniziò a lamentarsi.
-La prossima volta mi porto delle ciaspole, alla faccia di questa fottuta neve! E' impossibile andare avanti cosi-
-Pensa a camminare signorina, e smettila di lamentarti mi dai sui nervi-
-Si signorina, certo Red, tua madre non sembrava pensarla così l'altr...-
-Doc!-
Sotto i piedi di Doc si era aperta una grossa voragine, che evidentemente aveva ceduto a causa del peso della squadra. Cadendo provò ad aggrapparsi ai margini della fossa ma la neve era troppo friabile e continuava a scivolare verso l'oblio...
-Aha! Preso!- Kevin aveva afferrato il braccio di Doc ma anche lui iniziò ad essere trascinato giù.
-Oh merda!- Tentava disperatamente di aggrapparsi da qualche parte con il braccio libero
ma non riusciva a fare presa. Ad un certo punto altre quattro braccia lo afferrarono e lo trascinarono via assieme a Doc. Si stendette sulla neve col fiatone e gli occhi spalancati.
-Me la sono vista brutta cazzo. Grazie ragazzi!-
-Figurati. Non è ancora arrivato il vostro momento brutti figli di puttana! Ora rialzatevi presto, abbiamo già perso abbastanza tempo, e occhio alle buche-
L'incidente fece si che tutti e quattro fossero ancora più vigili nel camminare, e ad ogni passo controllavano dove mettevano i piedi. Camminarono per una altro quarto d'ora e finalmente scorsero in lontananza il campo nemico. Si sdraiarono sulla fredda neve per non farsi individuare dalle vedette, le loro mimetiche bianche li rendevo praticamente invisibili da quella distanza. Buck estrasse il suo binocolo e si mise a scrutare l'accampamento assieme a Red, che faceva la stessa cosa con l'ottica del suo fucile.
-Mm, quattro uomini sulle torri di sorveglianza, altri due all'ingresso, una decina sorveglia il resto del campo. Aspettate vedo anche gli ostaggi, palazzina grigia,, secondo piano, sono incappucciati e in ginocchio uno di fianco all'altro. Ci sono due soldati a fargli la guardia- Ripose il binocolo al suo posto nel gilet tattico.
-Andiamo, fate attenzione, Red coprici da qui-
-Si signore- Abbassò il bipode dell'arma e si mise in posizione. Gli altri membri della squadra avanzarono in fila indiana, i fucili puntati pronti a sparare.
-Alt- Buck si fermo, stessa cosa Kevin e Doc -Red i due sulle torri-
Red prese la mira sul primo dei due, il reticolo puntato precisamente sulla testa, prese un bel respiro per rilassare il corpo e premette il grilletto. Il rinculo spinse la spalla di Red all'indietro, mentre il proiettile raggiungeva il bersaglio, che cadde a terra lasciando una chiazza rossa su una trave di legno. Incamerò una altro colpo e spostò la mira sul secondo soldato. Anche questo colpo andò a segno ed il nemico scomparve dietro i parapetto della torre. Il silenziatore montato sull'arma fece si che nessuno si accorgesse di nulla.
-Ok via libera-
-Ricevuto, avanziamo-
I tre si avvicinarono alla recinzione metallica. Kevin estrasse un tronchese dallo zaino e si mise a tagliare la rete. Inizio dal basso e cominciò a salire formando un arco abbastanza grande per permettere ai membri della squadra di passare senza rimanere impigliati nel fil di ferro. Il punto in cui erano entrati era dietro uno dei due hangar. Kevin e Doc girarono a sinistra, Buck a destra.
-Tre contatti di fronte a noi- Mormoro Doc alla radio.
-Prendeteli-
-Ok ingaggio-
Doc mise il punto rosso luminoso sulla testa del soldato più vicino e premette il grilletto. Il nemico cadde a terra con un tonfo. Il secondo nemico, che si trovava accanto al primo, si giro attirato dal rumore del cadavere ma Doc freddò prontamente anche lui. Il terzo era distante quindi non si accorse di nulla. Kevin gli si avvicinò di soppiatto, da dietro, estrasse dalla fondina il coltello e glielo piantò alla base della testa. Riestrasse la lama dal corpo e gliela pulì sulla mimetica. Nascose il cadavere assieme agli altri due dietro l'Hangar poi raggiunsero Buck, che era rimasto a coprire l'altro lato. Videro che aveva preso anche lui uno dei mercenari.
-Per di qua-
Avanzarono tra i due hangar e giunti allo sbocco del vicolo videro una palazzina di fronte a loro. A destra si trovava una jeep, appoggiati a questa due soldati intenti a fumarsi una sigaretta e a scambiare due parole con un terzo uomo.
-Red mi ricevi-
-Forte e chiaro Buck-
-Al mio segnale elimina le altre due vedette-
-Si signore-
Buck prese una granata, verde e rotonda. La mano stretta intorno alla sicura, estrasse la spoletta.
-Uno, due, tre!- Alzò la mano e la sicura saltò via con un rumore metallico, subito dopo gettò la granata sotto la jeep. Red elimino le due vedette come aveva fatto in precedenza con le altre due. Subito dopo un boato. La jeep saltò in aria scaraventando i tre mercenari a parecchi metri di distanza. Si alzò un imponente fiammata, il calore giunse fino alla Task Force dietro l'hangar.
-Chto eto bylo?-
-Bystro,davayte posmotrim!-
I soldati nel resto del campo accorsero sul luogo dell'esplosione.
-State pronti- Buck strinse la presa intorno all'impugnatura del suo fucile.
-Ora!-
I tre uscirono dal riparo e separatisi a ventaglio eliminarono tutte le guardie. Buck ne prese due, Kevin ne prese altri tre con la mitragliatrice attraverso un muretto di cemento, mentre Doc ne prese un altro che tentava di correre via.
-Bene per di qua- Buck si voltò e si diresse verso la palazzina accanto alla prima, quella grigia.
-Kevin, a te l'onore-
Kevin si avvicinò alla porta, appiccicò una striscia di C4 alla serratura, poi si nascosero tutti e tre oltre l'angolo della casa.
-Falla saltare-
BUM! La porta venne sparata all'interno dall'esplosione e colpì due guardie che erano nella stanza. Caddero a terra prive di sensi.
-Di sopra, ora-
Salirono le scale e giunsero davanti alla porta della stanza dove gli ostaggi erano tenuti prigionieri. Buck mise una mano dietro la nuca, e Doc che si trovava dietro di lui, vi poggiò una flash bang già sprovvista di spoletta. Buck aprì leggermente la porta e la lancio dentro. Poco prima di sentire lo scoppio sfondò la porta e pochi secondi dopo che la granata era esplosa erano tutti e tre dentro, le cinque guardie all'interno a terra, morte. I tre si avvicinarono agli ostaggi li slegarono e li tolsero i cappucci dalla testa. Kevin si inginocchio davanti agli ostaggi e si rivolse loro.
-Io sono il capitano Dillinger, stati uniti, ora dobbiamo portarvi sani e salvi via di qui, quindi seguite ognuno di voi un membro della squadra, non rimanete indietro. Doc avverti la base, che mandino l'estrazione-
-Si signore. Base qui Charlie, richiediamo estrazione immediata passo-
-Charlie qui base, la mandiamo subito, segnalate la zona coi fumogeni-
-Ricevuto passo-
La squadra uscì dalla palazzina, ognuno dei tre aveva con se uno degli ostaggi. Kevin in capo alla squadra. Si avviarono verso la pista d'atterraggio degli elicotteri quando ad una tratto Kevin cadde violentemente a terra. L'elmetto volò via seguito da uno schizzo di sangue e rotolò lontano dal corpo ormai senza vita di Kevin Dillinger.
 
  
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