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Autore: Nanek    04/03/2014    16 recensioni
«E tu saresti?»
«Nemisaa»
«Che nome assurdo»
«E tu saresti?»
«Calum»
«Quanto a assurdità siamo molto simili»
E tutto era cominciato così, esattamente quattro anni prima, esattamente con quel sorriso, esattamente con quegli occhi verdi persi nei suoi, esattamente con quel rossore in viso, esattamente come se lo ricorda.
Lei era davvero speciale per lui, lei era davvero una parte di lui che mai avrebbe voluto lasciare… non in quel modo.
Stavano insieme, si amavano, erano felici, ma da quando la sua musica lo aveva portato più distante, cominciavano a non capirsi più.
Litigavano, ogni sera.
Litigavano, ogni volta che lui preferiva la sua musica.
Litigavano, quando lei era di pessimo umore, proprio quando potevano passare del tempo insieme.
Litigavano, ma mai come quella volta.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amnesia
 
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I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
‘Cause I’m not fine at all

 
«E tu saresti?»
«Nemisaa»
«Che nome assurdo»
«E tu saresti?»
«Calum»
«Quanto a assurdità siamo molto simili»

E tutto era cominciato così, esattamente quattro anni prima, esattamente con quel sorriso, esattamente con quegli occhi verdi persi nei suoi, esattamente con quel rossore in viso, esattamente come se lo ricorda.
Lei era davvero speciale per lui, lei era davvero una parte di lui che mai avrebbe voluto lasciare… non in quel modo.
Stavano insieme, si amavano, erano felici, ma da quando la sua musica lo aveva portato più distante, cominciavano a non capirsi più.
Litigavano, ogni sera.
Litigavano, ogni volta che lui preferiva la sua musica.
Litigavano, quando lei era di pessimo umore, proprio quando potevano passare del tempo insieme.
Litigavano, ma mai come quella volta.
Quella volta… la peggiore in assoluto, perché quella volta, lei gliel’aveva urlato chiaramente.

«A volte mi auguro di dimenticarmi di te, come tu fai con me: dimenticarti, cancellarti dalla mia mente, sparito nel nulla, neanche un lontano ricordo, nessuna traccia di te, uno stato di vuoto totale nei tuoi confronti»

Se le ricorda a memoria quelle parole, se le ricorda e sente ancora quella pugnalata sul petto, si sente ancora mancare il fiato al pensiero, si sente ancora il peso del mondo sulle sue spalle, come se quelle parole fossero fatte per non lasciarlo mai, come una punizione divina, come a volerlo far soffrire ancora, come se non si meritasse altro.
Perché quelle parole sono state esaudite davvero.
Perché quelle parole, grazie a non si sa quale divinità, sono diventate reali.
Sono diventate vere per dare inizio al suo incubo.
Lei si è svegliata e non ricordava più nulla.
Lei si è svegliata ed ha urlato: non sapeva dove si trovasse.
Ha urlato contro sua madre, ha urlato contro di lui: era spaventata da morire.
Era spaventata e non capiva, non si ricordava nulla, non riconosceva la sua camera, non riconosceva nessuno, non riconosceva neanche lui.
«Dimmi che stai scherzando!» aveva esclamato Calum, strattonandola, portando le mani sulle spalle di lei «Non è uno scherzo questo! Non fare l’idiota!» aveva gridato, spaventandola ancora di più, ricevendo da lei urla di disperazione, ricevendo «Lasciami! Lasciami!» pieni di paura, di terrore, tanto che la madre dovette allontanarlo, incitandolo a calmarsi.
Aveva cancellato ogni cosa.
Lo aveva fatto per davvero.
Si era dimenticata di tutto e di tutti.
La notte le aveva oscurato i ricordi.
La notte l’aveva resettata.
La notte aveva coperto pure lui.

«Sono Calum! Sono il tuo Calum!»
Quante volte gliel’aveva urlato, quante volte gliel’aveva ripetuto.
«Lo so che sei Calum, me lo dici sempre»
Lei rispondeva così.
«Niente altro?»
E lei scuoteva la testa: lei non si ricordava nulla, nonostante le foto, nonostante i mille tentativi di lui per riportarla indietro.
Lei se n’è andata.
Lei non sarebbe più tornata, lei è avvolta dal buio della sua mente.
E lui sa quante lacrime ha versato per lei.
Lui lo sa quante notti insonni ha passato, nel tentativo di trovare una soluzione, un qualcosa che la facesse risvegliare dal suo buio.
Ma nulla è servito, ma nulla gliel’ha riportata indietro.
 
«Il prossimo brano è Amnesia, questa canzone potrebbe farmi scoppiare a piangere» dice sempre Calum durante il tour, quando deve presentare quella canzone.
Amnesia è una canzone importante per Calum.
Amnesia è la canzone di Nemisaa, Amnesia è l’anagramma del suo nome.
Nemisaa si è davvero svegliata dimenticando ogni cosa, dimenticandosi di loro, dimenticandosi di lui.
Dimenticandosi dei posti che hanno visto insieme.
Dimenticandosi del loro primo e ultimo bacio.
Dimenticandosi il sapore delle loro labbra unite.
Dimenticandosi di quanto fosse bello svegliarsi nello stesso letto.
E Calum, dentro di sé, un po’ si odia quando canta quelle parole, si odia e vorrebbe anche lui dimenticare, vorrebbe anche lui svegliarsi e non ricordarsi più nulla, dimenticarsi di lei, dimenticarsi del suo nome, dimenticarsi di essere stato importante per lei.
Ma questo non avviene.
E Calum ricorda.
Ricorda le foto che lei si scattava dal suo cellulare per riempirgli la memoria, le ricorda e le conserva, perché ama guardarle ancora, quando è solo, quando ha voglia di vivere nel passato.
Ricorda i loro lunghi baci, ricorda quelle notti passate insieme, ricorda quegli occhi verdi che si perdevano in quel marrone.
Ricorda le lacrime sul suo viso, ricorda quel mascara nero che scendeva lento, ricorda quelle parole, le parole della loro ultima discussione.
Ricorda la sensazione provata nel vederla con un altro.
Ricorda la sensazione che provava quando lei era sua.
Ricorda ogni cosa di loro due, insieme, e vorrebbe davvero tanto dimenticare.
Dimenticare perché crede che non sia possibile tutto questo.
Dimenticare perché la loro storia sembra una bugia, sembra una cosa mai esistita, una cosa che andrebbe davvero gettata solo nel buio, nel vuoto, il vuoto che lei è riuscita a crearsi.
Dimenticare tutte quelle piccole cose che lo fanno piangere.
Cancellare ogni singola carezza, ogni singolo bacio, ogni singola mattina in quel letto, tra quelle lenzuola che profumavano di loro.
Dimenticare quanto fosse bello stare con lei.
Dimenticare tutto questo, tutti questi ricordi, che gli fanno male, che non sono da conservare, ricordi che uccidono, ricordi che neanche il tempo sembra voler consumare.
Ricordi dai quali, lui non avrà mai scampo.
 
 


Note di Nanek
La devo smettere con queste OS.
Hello lettrici, ma guarda un po’ chi non aggiorna “Love is magic” perché vuole proporre un’ennesima OS: la tristezza scritta in circa 841 parole, la tristezza che ho voluto far ricadere sul povero Calum... sono una bastarda, già nella mia long è un single a vita, qua gli tocca pure questa sofferenza… perdonami Cal, ma ti giuro che sarai felice anche tu <3
Come mi è venuta questa depressione di OS? Semplice: un po’ la colpa è di Calum, perché deve smetterla di dire ai concerti “Amnesia è la mia canzone preferita” “Con Amnesia mi emoziono troppo” “Rischio di commuovermi” perché insomma, queste piccole confessioni mi fanno pensare “E perché ti commuovi? Beside You è triste, eppure non ti commuovi, perché con Amnesia sì?” e il mio cervellino è partito, ha funzionato per ben mezz’ora ed ecco cos’ha sfornato, questa roba qua, o come la chiama la Virgola: quest’arma da guerra.
Il mio cervello poi, è rimasto sconvolto dalla canzone di Tiziano Ferro, “Indietro”, quando dice “Notizia è l’anagramma del mio nome” mi sono tipo illuminata “Notizia è Tiziano!! Non ci credooo!” sì, l’ho scoperto da poco, sono un po’ lenta :D e allora ho pensato “Creiamo un nome da Amnesia!” ed è uscito “Nemisaa”, nome molto strano (peggio di Tethy Berenice Juno lol ) ma particolare dai, mi ispirava, e l’ho messo =)
Il banner vi piace? Spero di sì, anche questo molto caratteristico: la ragazza quasi coperta del tutto ha un senso, è per far capire che la ragazza che Calum ha conosciuto… non c’è più, dato che la nebbia della sua mente ricopre ogni cosa… bene basta così.
Dopo questa ennesima spiegazione che nessuno leggerà (tranne te cara :D sì sì sto rivolgendomi a te, cugina cara :D ) vi lascio a voi la decisione: leggere e mandarmi a quel paese, leggere e magari lasciarmi qualche parolina dolce <3 che mi piacciono tanto le vostre paroline, oppure semplicemente lasciarmi perdere :D
Detto questo, oltre ad aver fatto l’idiota in maniera assurda oggi, spero che questa OS vi piaccia, spero… non so, che vi piaccia e basta, nonostante sia leggermente triste.
Grazie sin d’ora anche solo per aver letto <3
Vi adoro <3
Nanek
  
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