04/03/2014
7 recensioni
Salve ragazzi. Piccolo appunto di iniziare a leggere.
Questa è la mia prima storia che scrivo su Naruto e sulla coppia Sakura/Naruto.
Sono consapevole della poca fantasia del plot, ma mi stuzzicava questa idea di paragonare Sasuke e Naruto allo Yin e Yang attraverso i pensieri di Sakura.
Bon… il mio l’ho detto. A fine storia trovate le mie note.
Ci si vede!
Yin e Yang
Ci pensava ogni dannato giorno.
Per lei era impossibile non farlo. Così come il suo corpo non avrebbe smesso di assimilare ossigeno ed espellerere anidride carbonica, lei non avrebbe smesso di pensare a lui.
Perché li aveva abbandonati così? Perché aveva abbandonato lei?
Lui e la sua dannata ricerca della vendetta. Lui e il suo odio.
Non che Sasuke avesse mai mostrato segni di apprezzamento verso di lei.
Sakura sbuffò. Ma possibile che nonostante tutto non avesse mai capito quanto lui era importante per lei?
Ma poi… importante perché?
Beh. L’aveva protetta… qualche volta. Era un suo amico, era un suo compagno di squadra!
Ti ricordi quante volte lo ha fatto Naruto? Anche lui è un tuo amico e compagno di squadra. E a differenza di Sasuke, lui è ancora al tuo fianco. Lui è li che combatte per riportare indietro il suo migliore amico e la persona che tu dici di amare.
Amore… alla sua eta?! Improbabile, ma non impossibile.
Sasuke e Naruto. Pensò ai suoi due amici.
Yin e Yang.
Nero e Bianco.
Sasuke. Nero.
Nero come i suoi capelli.
Nero come i suoi occhi.
Nero come… la sua anima?
L’odio che covava dentro di se bruciava incessantemente e senza sosta, ottenebrando tutto il resto.
La scintilla bianca si mostrava raramente. Nei suoi scontri con Naruto, dove sembrava che la ragione stesse per prendere il sopravvento ma poi, inesorabilmente veniva ricoperta dalle nere fiamme dell’odio e della vendetta.
Con lei aveva mai mostrato quella scintilla? Forse… o forse no. Non ne era più tanto sicura.
Naruto. Bianco.
Bianco come la sua felicità.
Bianco come il suo inguaribile ottimismo.
Bianco come la sua incrollabile determinazione.
Determinazione che aveva dimostrato ben più di una volta. Nei suoi scontri con avversari ben più forti di lui. Nei suoi allenamenti costanti per potersi migliorare. Nella sua insistenza a voler uscire con lei.
La sua scintilla nera era il demone intrappolato dentro di lui. La sua forza usciva nei momenti in cui il ragazzo perdeva il controllo. Riuscendo però, alla fine di tutto, a tornare se stesso e spegnendo quella scintilla che, altrimenti, lo avrebbe distrutto.
Ridacchiò mentre pensava a tutti i rifiuti che aveva dato all’amico, ai suoi pugni per tenerlo lontano.
Tenerlo lontano da lei… perché poi?
Da qualche parte dentro di lei strisciarono fuori i sensi di colpa.
Perché tenerlo lontano difatti?
Non sapeva dirlo neanche lei. Naruto era di quelle persone che dava il massimo ai suoi amici e alle persone che aveva più care.
Forse era un po’ petulante e imbranato alle volte, è vero, ma sapeva farla ridere come nessuno (cosa che non avrebbe mai ammesso in pubblico) ed inoltre era sempre li accanto a lei, pronto a darle tutto se stesso.
Dare tanto ricevendo poco, o nulla, in cambio. Senza mai lamentarsi e sempre con il sorriso stampato in faccia.
Socchiuse appena gli occhi e piegando la testa di lato pensando al suo volto. Ai capelli biondi sparati in tutte le direzioni, ai suoi occhi azzurri in cui si poteva vedere tutta la determinazione che covava dentro e, naturalmente, al suo immancabile sorriso.
Dopotutto non aveva nulla da invidiare a Sasuke…
Come scusa?! Puoi ripetere?
Credo di non aver capito bene…
Ripensò ancora una volta a Sasuke. Ai suoi occhi… privi del calore di cui Naruto era pieno. Ai suoi capelli neri, lisci e anonimi rispetto ai luminosi capelli biondi e spettinati di Naruto.
Al suo sorriso, quasi sempre tirato e più simile ad una smorfia… del tutto diverso da quello sempre aperto e sincero di Naruto.
Sasuke e Naruto.
Nero e Bianco.
Ombra e Luce.
È vero, Sasuke avrebbe sempre fatto parte della sua vita, ma non voleva passare la vita nell’ombra. L’ombra di qualcun altro, l’ombra delle sue paure, l’ombra di un ragazzo a cui non sarebbe importato mai nulla di lei. Non voleva vivere la sua vita con la costante ombra a gravare sulle sue spalle e la sola speranza di una flebile scintilla che avrebbe potuto riaccendere i suoi sogni.
Voleva vivere nella luce. Con la consapevolezza di essere la migliore in quello che faceva, voleva affrontare tutte le sue insicurezze ed espellere le sue paure. Trovare una persona speciale che l’accettasse così com’era, senza maschere… senza ombre.
Certo, la scintilla nera qualche volta avrebbe alimentato le sue insicurezze, avrebbe ridato vita alle sue paure e cercato di ridare forma a tutto ciò che non avrebbe voluto essere. Ma era fiduciosa che bene o male lei sarebbe riuscita a domare quella fastidiosa scintilla, grazie anche alle persone che la circondavano.
- Sakura-chan? -
Naruto si era fermato davanti a lei, che totalmente immersa nei suoi pensieri, non aveva visto neanche arrivare. Si riscosse
- Naruto… ciao -
- Tutto bene? Cosa ci fai su questa panchina da sola? -
Domandò il ragazzo guardandosi attorno. Anche Sakura si osservò intorno e vide che il sole ormai stava calando nel parchetto ormai deserto, lasciando il posto ad un venticello fresco. Rabbrividì quando l’aria passò sulle sue braccia scoperte.
Subito Naruto posò la sua giacca nera e arancione sulle sue spalle. Si affrettò a parlare prima che lei potesse dire qualcosa
- Non preoccuparti, l’ho fatta lavare questa mattina -
Disse il ragazzo sorridendo. Sakura sbarrò gli occhi osservandosi le mani. A questo era arrivata? Era questo che pensava di lei? Che non l’avrebbe messa perchè fosse sporca?
Eppure nonostante tutto non aveva esitato a porgergli la sua giacca per proteggerla. Una piccola lacrima sfuggì dall’angolo del suo occhio, prontamente la sua mano la tolse decisa prima che il ragazzo se ne accorgesse
- Scusami Naruto. Scusami per come ti ho sempre trattato in questi anni -
Buttò fuori Sakura guardando dritto negli occhi Naruto
- Non so di cosa tu stia parlando -
Sorrise il ragazzo
- Come? Sto parlando del mio comportamento nei tuoi conf…-
- Sakura-chan. Ripeto, non so di cosa tu stia parlando -
La interruppe Naruto sorridendo ancora di più. La ragazza abbassò la testa e sorrise.
Testone di un Naruto.
- Ti accompagno a casa? -
- Volentieri -
Sorrise Sakura incrociando i suoi occhi verdi con quelli blu di lui.
Camminavano in silenzio, osservando il sole che bagnava con gli ultimi raggi le strade di Konoa mentre i locali cominciavano ad accendere le luci e la gente chiaccherava allegra dopo una giornata di lavoro.
Sakura infilò il braccio in quello di Naruto che teneva le mani in tasca. Quel gesto soprese il ragazzo che la osservò
- Che fai questa sera? -
Domandò lei
- Il solito. Una doccia e cena da solo -
Sakura si ritrovò ancora a pensare tutto ciò che aveva passato quel ragazzo. Quella routine di solitudine che per lui era normale abitudine era infinitamente triste.
E lei che si lamentava di sua madre quando le urlava per scendere a cena
- Beh, non stasera. Mangiamo fuori! -
Esclamò tirandolo per una manica
- Cosa? Io e te? -
Naruto si fermò paralizzato
- Si perché? -
- Ma allora è un appuntament…-
- Non è un appuntamento Baka! -
Urlò la ragazza tirandogli un pugno leggero sulla spalla
- Ma…-
- Non è un appuntamento -
Ribadì Sakura distogliendo lo sguardo
- Ok… ok. Se lo dici tu -
Rise Naruto massaggiandosi la spalla.
Erano arrivati sotto casa della ragazza
- Ci vediamo tra un’ora qui sotto? -
Sorrise Naruto
- Va bene -
- Allora corro a prepararmi! -
Esclamò il ragazzo correndo verso casa sua.
Sakura sorrise, mentre sopra la sua testa si accendeva una fila di lanterne illuminandola con la loro luce.
Poteva ancora vedere Naruto correre, mentre dalla parte opposta a lui camminava il maestro Kakashi con il suo inseparabile libro in mano
- EHI MAESTRO KAKASHI!!! IO E SAKURA-CHAN ABBIAMO UN APPUNTAMENTO STASERA! -
Urlò felice, facendo risuonare la sua voce per tutta la via e superando l’uomo in volata.
Sakura sgranò gli occhi mentre si accorgeva che molti passanti la stavano fissando ridacchiando.
- NARUTO IO TI AMMAZZO! VIENI QUI BAKA!!! NON CI ARRIVI VIVO A QUESTA SERA! -
Scattò la ragazza all’inseguimento di Naruto.
Kakashi osservo la chioma bionda e quella rosa di Naruto e Sakura sparire in lontananza
- Quei due mi ricordano Kushina e Minato -
Osservò riportando lo sguardo sul suo libro e continuando a passeggiare.
Note del pseudo-autore:
Salve ragazzi. Molto probabilmente, anzi, sicuramente non mi conoscete. Mi presento, sono JamesPotter182 e come potreste aver capito dal nome completo di solito scrivo in un altro fandom.
E allora perché venire a rompere qui? Bella domanda… cambiamento? Voglia di scrivere qualcosa di diverso? Probabile.
Ultimamente mi ritrovo con le mie storie bloccate. Mille idee per continuarle ma zero voglia di scrivere e allora ho deciso di cimentarmi con qualcosa di diverso ma che mi è sempre piaciuto ma che ho sempre seguito saltuariamente. Ovvero Naruto.
Perché scrivere di Sakura/Naruto? Beh perché semplicemente li ho sempre visti bene insieme e onestamente sono uguali a Kushina e Minato (volpone di un Kishimoto). Inoltre, diciamocelo sinceramente non ho mai sopportato Sasuke.
Bene, spero di non avervi tediato troppo.
Se volete lasciate una recensione, anche negativa, siete i benvenuti… perché ricordate sempre che le critiche costruttive aiutano a crescere.
Un saluto spettinato,
James Potter.