Questa
storia inizia così.
"Ah!
Che begli occhi che ho!" disse Andrea guardandosi allo specchio.
"Aspetta,
te li lavo, così splenderanno di più"
esclamò Kiass. E con un movimento deciso gli
sputò.
"Grazie!!"
cinguettò felicissimo Andrea. "Che ombretto posso mettermi
per andare a fare gli allenamenti?"
"Vai
a chiedere in prestito gli occhialini a Lele" suggerì Kiass.
Di
buon grado Andrea suonò il campanello della casa di
Zé: TOC TOC
"Chi
è?" chiese Zé.
"Il
lupo mang..."
"Ah!
Ciao Andrea" lo bloccò Zéro.
"Mi
presti gli occhiali di Lele?"
"Noooooooo!!
sono modello Elton John, ne è gelosissimo!" urlò
Zéro e gentilmente gli sbatté la porta in faccia.
Così
tornò a giocare con Alice: La cucina lavatrice, come faceva
tutti i giorni.
Lele
in casa non c'era, infatti, la mattina stesa era partito di buon' ora
per andare a fare il volo dell'uccello, no, il volo del pisello, no!
Dell'agnello... Ah, ecco, ho scambiato le lettere: il volo dell'angelo.
O
almeno questo era ciò che pensava la povera Zéro
che inconsapevole dio tutto stava mettendo in lavatrice un pollastro da
fare arrosto e stava mettendo in padella un paio di mutande sporche.
Infatti,
il caro Emanuele non era andato a fare nessun volo del cazzo,
bensì si era recato nel campo di paglia vicino a Fanculo per
andare a trovare la puzzola Rigulì Zigulì, con la
quale in precedenza aveva avuto una storia, ma lei l'aveva lasciato per
un asino volante che non faceva il volo del fagiolino (Quello che ti
butti mentre suoni il violino), ma faceva pur sempre il volo dell'asino.
Lele
però non aveva potuto scordarla del tutto, perchè
il suo violino era sempre accordato e da quando aveva saputo che stava
nel buco, quando poteva la andava a trovare e le recitava poesie che
spacciava per sue, anche se in realtà erano di Kiass.
Una
di queste era:
"Dove
prima c'era il verde ora c'è il grigio,
un
grigio che mi ha portato via una parte di me.....
La
vedo, una linea grigia, netta....
Cazzo,
m'hanno proprio rigato la macchina!
PRCD!"
In
quel momento il cielo si oscurò tutto, divento buio,
iniziò a piovere [e la puzzola: "Ma porca stuck! Altri dieci
anni nel campo di paglia"(Perchè la paglia ci mette dieci
anni per asciugarsi se piove)...e ne erano passati otto].
E
dalle nuvole si apri un varco e scese Dio in persona, incazzato nero
per essere stato insultato.
Lele
gli disse: "Cazzo Dio! Ma sei abbronzatissimo!", e Lui adulato dal
complimento rispose:
"Grazie,
lo so, sono stato in vacanza alle Maldive..." e se ne andò.
Poi
Emanuele disse sottovoce a Rigulì Zigulì: "Si
è fatto la lampada, si vede lontano un miglio,
l'abbronzatura non è bella come la mia! E' proprio uno
Stuck!"
E
dall'alto sui udì la voce del Signore:"Ma PRCMDNN! Mi hanno
scoperto, devo cambiare solarium!"
"Ma
PRCMDNN!" stava brontolando nel frattempo Kiass.Lei e Andrea dovevano
andare alla Standard a fare la spesard,ma Andrea non era ancora uscito
dalle docce del campo sportivo.
"Bastaaaaaaaaa!!"
urlò una voce dal cielo.
Kiass
guardò su e vide la Madonna in persona. In persona molto
incazzzata. "Sono stufa! Stufa che tutti bestemmiate il mio nome!"
"Ma
PRCMDNN!"Gridò Eolo, il dio dei venti e iniziò a
soffiare soffiare soffiare.
Il
vento si portò via tutto, anche la Madonna.
Finalmente
Andrea uscì dagli spogliatoi e con Kiass andò
alla Standard.
"Prendiamo
lo sgarello?"chiese, e Kiass gli diede una pezza sulla faccia. Poi,
andò a prendere lo sgarello.
"Dobbiamo
prendere la frutta?"chiese quel petulante di Andrea
"No,
che c'è il Lupo Mangiafrutti alla cassa e dopo se la mangia
tutta" disse Kiass.
"Compriamo
la carne?"
"No,
che c'è O Così O Pomì e dopo si ferma
a parlare per mezz'ora"
"Compriamo
la verdura?"
"Perchè
non stai zitto?" e gli diede un' altra pezza.
Tornarono
a casa soltanto con la birra.
Anche
Lele tornò a casa.
"Com'è
andato il volo del cazzo?" lo accolse Zé.
"mmmm....bene,
mi sono solo rotto i coglioni" rispose elegantemente Lele.
Zéro gli servì in tavola mutande fritte, e nelle due case attigue di Fanculo si cenò prelibatamente.